Capitolo 6

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Dietro di me trovai un ragazzo abbastanza alto, capelli castani con punte bionde, occhi glaciali , e sorriso altrettanto mortale.

'Mi scusi , ma volevo chiederle se mi potrei sedere accanto a lei' Il suo accento Americano mi fece intendere che dell'inglese gliene sia rimasto poco.

'Gentile da perte sua chiedermelo, signorino Grier. Si sieda , però prima mi abbracci' Mi alzai e andai alla parte opposta della panchina.

Lì c'era il mio vecchio migliore amico. Lo conoscevo da quando avevo 5 anni. Ci siamo incontrati in un parco, e da quel giorno ci siamo promessi di vederci sempre. Un brutto giorno però, lui è la sua famiglia si sono dovuti trasferire , per diverse motivazione al quanto sconosciute.

Se nè era andato  quando io avevo 13 anni, l'anno dopo incontrai Selena, la quale divento la mia migliore amica, e quindi mi scordai per un po di lui. Ma adesso lui era ritornato.

Ci abbracciammo forte, come se non volessimo mai Staccarci.

'Mi sono mancati i momenti in cui stavamo insieme.
Quei momenti in cui facevamo cazzate da piccoli, cazzate da ragazzini.
Mi sono mancate tutte le volte in cui ti svegliavo con caldi baci sulla fronte. Mi è macato tutto....' Disse sorridendo, i suoi occhi così intensi. 'Mi sei mancata tu, Megan.'

'Anche tu mi sei mancato, Nash' Lui si avvicinò e poggio la sua fronte sulla mia. I miei occhi scuri incontrarono i  suoi così chiari.

Tutto così perfetto.

Il pullman arrivò appena ci staccammo. Lo invitai a sedersi accanto a me , così per avere la possibilità di parlare.

'Allora, che mi racconti? Scuola, amici, amori...?' Sì sedette con il viso rivolto a me , e io mi limitai a sorridere. Da piccoli diceva che i Miei sorrisi lo facevano calmare.

'Beh, nulla di nuovo. La zia é sempre la stessa testarda donna , che ci veniva a svegliare con un vassoio in mano, e con un sorriso a 32 denti. La scuola va abbastanza bene.' Feci un piccola pausa per osservare i suoi occhi chiusi.

'Mi stai ascoltando? Per caso ti faccio venire voglia di dormire?' Scoppiai in una alterata risata; che fece girare alcuni ragazzi.

'Non ti ricordi?' Negai con la testa e lui sospirò. 'Quando tu mi raccontavi qualcosa io chiudevo sempre gli occhi, per immaginarmi il tutto'.

'Oh, è vero. Adesso ricordo. Allora come ti stavo dicendo la scuola va bene. Dopo che tu te ne sei andato sono stata male per molti mesi, ma poi Selena, è riuscita a farmi tornare il sorriso'

'Selena?' Continuò 'Non era quella tua amica che aveva una cotta per me?'

'Sì proprio lei' Risi, e anche lui si unì. 'Ok, e a te come va ?'

'Ei, ei, non hai ancora finito... Dimmi come va in amore? C'è qualcuno che è riuscito a rubare il cuore alla mia tanto amata migliore amica ?'

'Io direi di no. Proprio no.' Dissi la verità. Anche se sentivo che forse stavo mentendo.

'Direi perfetto...' Sì avvicinò ancora di poco a me , quasi come per leggermi nella mente. 'Anche a me tutto bene, scuola , famiglia, amici, eccetto che per una futura 'signora Grier' ' Rise , nascondendo il suo Evidente dolore.

'Ehm, capisco.' Lui si rimise a sedere normalmente. Il tragitto passò velocemente tra segreti ,cose mai dette, passati.

Il pullman si fermò. Eravamo arrivati alla penultima fermata. Eppure qualcosa mi diceva che stavo scordato qualcosa. E poi mi ricordai. Mi ricordai appena il ragazzo dai capelli mori, e sguardo deluso mi passò accanto. Oh no. Cameron.

Arrivati davanti scuola io mi incamminai verso il muretto situato accanto all'entrata. Oggi dovevo perforza parlare con Cameron.

Decisi di parlarci all'ora di Francese. Però, poi mi venne in mente che forse a quell'ora lui non mi avrebbe nemmo più rivolto la parola.

Mi alzai infreddolita, e infastidita. Camminai normalmente senza far capire agli altri la mia ovvia paura. Mi avvicinai al ragazzo moro, il quale era di spalle.

Aspettai un po ,prima di picchiettare la sua spalla. Lui in tutto il suo splendore si girò , squadrandomi da capo a piedi.

'Ei' Dissi in un fil di voce.

'Ei' Rispose ditrattamente.

'Mi dispiace. È arrivato da poco il mio vecchio migliore amico. Avevamo detto che ci dovevamo sedere accanto. Mi disp...' Interruppe la mia frase a metà, baciandomi.

Si staccò solo dopo aver allacciato le sue mani dietro la mia schiena. 'È tutto okay. Credevi che mi arrabbiassi per il fatto che tu ti sia seduta accanto a uno dei miei amici d'America?'

Rimasi basita. Loro erano amici...? E io mi preuccupavo per nulla ? 'Wow, grazie di avermi fatto sentire in colpa.' Feci la finta offesa.

'Ehm , si si. Ma dimmi ti é piaciuto il bacio, eh?' Il suo sguardo pervertito non mi piacque per niente.

'Sì sì. ' Risposi con il suo stesso tono. ' Ma adesso cosa... Cosa siamo...?' Chiesi quasi più a me stessa.

'Oh, giusto.' Sì inginocchiò davanti a me , pur sapendo che tutti ci stessero guardando.' Megan Johnson, vuoi essere la mia ragazza?'

Senza pensarci due volte annuì, con tutto l'intusiasmo che avevo in corpo. Il mio Cameron mi aveva chiesto di mettermi con lui. Questo era un sogno, e questo era il momento in cui mia zia lo distruggeva  entrando  in camera mia con il suo solito sorriso. Ma non successe.

Era tutto vero. Ci pensò lui a svegliarmi dalla mia fluida immaginazione. 'Meg, entriamo, prima ora Francese' Mi prese la mano e mi trascinò dentro.

Non potevo ancora crederci . Il momento nel quale la voce di mia zia mi svegliasse era ancora valido.

'Ei, principessa a cosa pensi?' Appena seduti mi abbandonai alle sue braccia , coccolata dal suo profumo.

'Niente. Pensavo che é troppo strano' Mi misi al sedere sulla sedia, appoggiando le mani sul banco difronte a me.

'Cosa è troppo strano, Meg?' Come sempre lui mi guardò attentamente cercando un eventuale cenno da parte mia.

'È strano il fatto che tu mi abbia chiesto di essere la tua ragazza. È strano il fatto che Nash sia tornato , così all'improvisso'

'Devi sapere che avvolte ci sono momenti bui , e altre in cui è tutto più luminoso. Partiamo dal fatto che di momenti tristi tu ne abbia già passati molti, e adesso la vita ti sta sorridendo, quindi sorridi picco mia'

Furono quelle parole a portarmi felicità e tranquillità immensa. Aveva ragione . Perfettamente ragione.

La lezione incominciò é io mi persi a guardare il mio ragazzo, non capendo quello che la professoressa stesse dicendo.

Fino a quando un ragazzo , ormai quasi come un fratello per me non entrò in classe. Si avvicinò alla professoressa di francese dicendole qualcosa all'orecchio.

'Signorina Johnson, esca l'aspettano' La prof. mi comunicò questo avviso sorridendo ampiamente al ragazzo situato accanto a lei.

Chi poteva mai essere?
Chi voleva vedermi?
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Eii
Grazie per le 230 visualizzazioni.
Vi amo♡.

Chi potrà mai essere la persona che cerca Megan...
Scusate per gli eventuali errori.
Io vi ricordo di lasciare un commento e una ☆.
Prossimo aggiornamento mercoledì.
Un bacio a tutte/i.

#Mely XOXO

•Secrets•||Cameron Dallas#Wattys2016Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu