Chapter 43.

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"Ora è meglio se vado, dopo passo a casa tua, okay?" dico aprendo lo sportello della macchina per poi piegarmi verso di lui, per baciarlo.

"Okay." dice sulle mie labbra con un sorriso sincero.

Sto per chiudere lo sportello quando mi ferma.

"Ti amo." dice guardandomi negli occhi.

"Ti amo anche io." rispondo con tono dolce.

Vorrei risalire in macchina e andare via.

Fuggire da qualche parte, con lui, che ormai è indispensabile.

Sono stati giorni bellissimi.

La sua famiglia mi ha accolta e mi ha trattato come se fossi parte integrante della loro quotidianità.

E poi lui...

Ho potuto conoscere il suo lato più dolce, più protettivo.

Fisso il bracciale che ho al polso mentre chiudo la portiera.

Mess.

Casino.

Come il casino di emozioni che ho provato la scorsa notte.

Posso rivivere quei momenti a rallentatore nella mia mente.

I suoi baci, il suo tocco, i suoi occhi.

Di un blu scuro, che andava a confondersi con il nero della pupilla.

La nostra prima notte insieme.

Questi pensieri vengono interrotti improvvisamente quando varco la soglia di casa.

Mia madre deve parlarmi e so che è a casa.

La trovo in cucina, sta preparando del thè.

Si volta verso di me con un sorriso strano, mai visto prima.

"Bentornata" dice con un tono calmo, venendomi ad abbracciare.

Il suo comportamento è strano.

Avrei giurato che avrebbe iniziato ad urlarmi contro, invece non è così.

"Come è andata?" chiede facendomi accomodare in cucina.

"Bene..." rispondo, sorpresa.

Porta il thè in tavola e me ne serve una tazza.

Sa che lo odio e preferisco di gran lunga il caffè.

"Cosa è successo?" chiedo guardandola mentre continua a girare lo zucchero.

Resta in silenzio a fissare la tazza.

"Io e tuo padre abbiamo deciso di prenderci una pausa." dice lei, in modo forzato.

"Una pausa?" chiedo non capendo, anzi, cercando di non capire.

"L'ho visto con un'altra donna." risponde sul punto di piangere.

Non rispondo.

"Cosa vuol dire? Non... non è possibile." sbotto alzandomi da tavola, sconvolta.

"È così Storm."-dice alzando lo sguardo, rivelando due occhi rossi-"L'ho buttato fuori casa."

A quelle parole non so che dire.

Da una parte sono incazzata per il comportamento di mio padre, dall'altra invece sono confusa.

"Lui dov'è adesso?" le chiedo.

Urban Strangers.||Genn Butch (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora