Chapter 39.

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"Dove stiamo andando?" chiedo a Genn non appena usciamo di casa.

Abbiamo il pomeriggio libero e so che dobbiamo andare da qualche parte.

Fa abbastanza freddo, quindi mi chiudo la giacca, mentre a Genn pare non importare.

Mi prende la mano prima di rispondermi, facendo intrecciare le nostre dita.

"Da una persona." risponde lui semplicemente, rimanendo sul vago.

"Posso sapere chi?"-lui mi guarda e non dice niente-"Lo prendo per un no."

Camminiamo silenziosamente per varie strade, fino a quando non arriviamo davanti a un alto cancello in ferro battuto.

Un cimitero.

Capisco dove stiamo andando e perchè Genn non sembra affatto tranquillo.

Riesco a percepire il suo tormento, solo dal modo in cui si guarda intorno, senza battere ciglio.

Continuo a tenere stretta la sua mano, per fargli capire che ci sono.

Si volta verso di me e ci guardiamo per un frazione di secondo, prima di fermarci.

Siamo arrivati.

Genn lascia andare la mia mano e se la mette in tasca.

Sta lottando contro se stesso.

Lo so.

Guarda fisso la foto sulla lapide e non fa nulla.

"Genn..." provo a risvegliarlo da quel suo stato di trance.

"Sono venuto qui solo al suo funerale. E non ci sono più tornato. Non ne avevo il coraggio. Fino ad oggi."-lo sento tirare su con il naso, per poi riprendere il discorso-"Prima di conoscere te ero un ragazzo perso. E ora sono qui, ad affrontare il passato."

Lo abbraccio, anche se lui resta fermo.

Dopo un pò lo sento reagire e continuo a chiedermi perchè tutta questa sofferenza sia toccata a noi due.

Sta piangendo.

Sento i singhiozzi.

E inizio a piangere anche io.

"Andrà tutto bene." provo a dire.

Anzichè rispondermi mi stringe più forte.

Mi sento morire dentro.

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"Che ne dici di andare alle bancarelle di natale? Abbiamo ancora del tempo libero." chiede Genn, ancora un pò pensieroso.

"Sei sicuro di non voler tornare a casa?" chiedo, leggermente preoccupata.

Ha evidentemente la testa da un'altra parte.

Odio vederlo così.

"Sicuro." risponde mettendomi un braccio intorno alle spalle.

"Allora va bene."

Piano piano sembra tornare sereno e quando iniziamo a vedere le prime bancarelle inizia a fare commenti su qualsiasi cosa gli capiti davanti.

"Hai visto quella paperella vestita da Babbo Natale? È davvero ridicola." dice sbuffando.

"Io la trovo carina." commento io, ricevendo un versaccio come risposta.

"Tu non capisci proprio un cazzo, scusa se te lo dico."

"Parla quello che ha comprato una sveglia a forma di maiale." ribatto, indicando la busta che ha in mano.

"Almeno ha un'utilità."

"Ma va va." dico avvicinandomi ad un'altra bancarella.

Ci sono vari accessori di metallo, incidibili.

"Guarda quello." mi fa Genn indicando un bracciale di cuoio con una lastra di metallo argentato, su cui scrivere.

"È carino, ma poi che ci incido?" chiedo voltandomi verso di lui.

"Chiudi gli occhi e dimmi cosa ti viene in mente."

"La mia mente è talmente incasinata che sto pensando a settecento cose contemporaneamente." dico ridendo, rivoltandomi a guardare quel braccialetto.

"Casino."

"È?" chiedo, non capendo cosa intende.

"Scrivi casino. Mess."

Ci penso un pò su.

E mi sembra una buona idea.

La mia vita è un pó tutto un casino.

"Mess." continuo a ripetere.

Suona bene.

"Mi piace." dico convinta.

Lui sorride e chiedo il costo del bracciale e dell'incisione.

Una volta pronto, io e Genn iniziamo a discutere e alla fine cedo, lasciandolo pagare.

Metto subito il bracciale e sono davvero soddisfatta.

"Dietro alla scritta ho lasciato un mio tocco personale." dice lui.

Volto la lamina di metallo e vedo una "G" in corsivo.

"Non vale. Tu non hai niente con la mia iniziale." faccio finta di lamentarmi.

"E qui ti sbagli."

Alza la manica della giacca e vedo un bracciale identico al mio con scritto "Storm".

"Storm come te, ma anche come tempesta."

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Hi♡
Scusatemi per l'orario e per il capitolo corto, ma sono a pezzi.
Me ne stanno capitando di tutti i colori ultimamente.
Ma almeno ora sono in vacanza.
Cercherò di fare il mio meglio per portarvi dei capitoli più lunghi e meno insignificanti.
In questo capitolo ho voluto mettere anche qualcosa di personale, qualcosa di mio.
Ho iniziato le mie OS, ne ho pubblicata una ieri.
Quindi se ne avete voglia, leggetela, anche se non mi convince del tutto.
#BaellTour2016 e #alessioètroppoforte sono in tendenza.
Piango.
Genn continua a ignorarmi sigh.
Fortunamente ci siete voi a tirarmi su il morale.
Grazie di tutto♡

Per il prossimo capitolo 150 commenti e 250 voti♡

Urban Strangers.||Genn Butch (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora