Chapter 32.

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"Posso aiutarti in qualcosa?" chiedo a Rose, intenta a cucinare.

"Non ti preoccupare, accomodati a tavola." mi risponde lei con tono premuroso, così raggiungo Genn e Alex, che si sono già seduti.

"Siete davvero due scansafatiche." dico sedendomi.

Si guardano e si mettono a ridere.

"Alex mi prendi il mestolo?" chiede Rose, mentre porta la pentola a tavola, interrompendo Genn, che stava per dire qualcosa.

"Ai suoi ordini!" risponde lui, alzandosi.

Il pranzo va abbastanza bene, la pasta è davvero buona e Rose, dopo aver preso un pò di confidenza, si rivela una gran chiacchierona.

"Come vi sentite per domani sera?" chiede la rossa, mentre stiamo sparecchiando.

"Siamo abbastanza tranquilli, sono pezzi che conosciamo bene."-dice Alex, andandosi ad accomodare sul divano, con l'amico-"Abbiamo solo aggiunto Cupid's Chokehold e Runaway."

"Runaway?" chiede lei, anticipandomi.

"È una canzone nuova. L'ha scritta Genn, ultimamente è molto come dire... ispirato." risponde Alex, procurandosi una spinta da Genn, che è scoppiato a ridere.

"Andrà tutto bene, ne sono sicura. E lo è anche Storm, vero?" dice Rose, mettendo le ultime cose nel lavandino.

Annuisco con un sorriso, andandomi a sedere affianco a Genn, che mi mette un braccio intorno alle spalle, stringendomi.

"La febbre ti è passata?" chiedo sottovoce, per non farmi sentire da Alex e Rose, che sono nella nostra stessa posizione, intenti a guardare The Big Bang Theory.

"Quasi del tutto, non ti preoccupare." inizia ad accarezzarmi i capelli e io gioco con le sue dita.

"Sicuro?" chiedo alzando lo sguardo, notando che mi sta guardando.

"Sì."-dice lui sorridendo-"Ti va di salire sopra? Così lasciamo i piccioncini soli..."

Mi volto verso Alex e Rose che si stanno baciando con molta foga, non facendo per niente caso a noi.

Si stanno mangiando la faccia.

Annuisco alzandomi, seguita da lui che intreccia le sue dita alle mie.

"Io e Storm andiamo sopra, evitate di riprodurvi sul divano."

Genn inizia a ridere per via della loro reazione e io cerco di farlo smettere.

Mentre Alex sembra infastidito, Rose è diventata praticamente viola per la vergogna.

Saliamo le scale abbastanza velocemente e una volta arrivati nella sua stanza mi butto letteralmente sul letto, a pancia in sotto.

"E io dove dovrei mettermi?" chiede Genn, mettendosi davanti a me, con le braccia incrociate.

"Puoi anche restare dove sei, per me non è un problema." Rispondo con sufficienza, per prenderlo in giro.

"Dovrei approfittarne per farti qualche foto al culo."

Gli tiro un cuscino in faccia, ma lui lo prende al volo.

"Coglione." mi giro su un lato, lasciandogli abbastanza spazio per allungarsi.

Lui scoppia a ridere per la mia reazione e si distende.

Restiamo un pò a guardarci e sorridere, fino a quando lui non proferisce parola.

"Cosa vuoi per Natale? Mancano solo dieci giorni." chiede, prendendomi una ciocca di capelli tra le dita.

"Non posso dirtelo io, altrimenti che regalo sarebbe?" rispondo io guardandolo, mentre lui è concentrato ad arrotolarsi i miei capelli intorno ad un dito.

"Certo che sei antica eh..." torna a guardarmi, ridendo.

Faccio una smorfia, prima di mostrargli il medio.

Lui scuote la testa e scoppia a ridere.

"Comunque mia madre vuole conoscerti, ti ha invitata alla Vigilia."

Ricordo di averli sentiti parlare al riguardo e mi viene da sorridere.

"Devo vedere se i miei lavorano... Altrimenti non mi faranno venire." rispondo semplicemente.

Sarebbe bello conoscere la famiglia di Genn, sono sicura che non si comporteranno come i miei genitori.

"Si ripenseranno mai su noi?" chiede lui dopo un pò, guardandomi negli occhi.

Sembra triste per questa cosa.

E fa essere triste anche me.

"Mio padre non penso ce l'abbia con te, mia madre invece fa sempre così, con tutti... Tranne con Luke ovviamente... Con tutti i soldi che ha..." non posso fare a meno di provare rabbia.

Genn non dice niente, resta in silenzio, a fissare il soffitto.

E io lo imito.

Sento la sua mano cercare la mia, fino a quando non intrecciamo le dita.

"Vorrei poter fare qualcosa..." dice lui dopo un pò, con un tono di voce diverso, tra il colpevole e il dispiaciuto.

Mi giro e mi alzo sui gomiti, guardandolo negli occhi.

"Stai già facendo qualcosa. Sei qui, con me. E mi basta."

Lui alza un angolo della bocca, sorridendomi e mi tira a sè.

"Grazie." mi sussurra in un orecchio.

"Di cosa?" chiedo.

"Di tutto."

Sento quelle parole e non posso fare a meno di stringerlo più forte.

La felicità.

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Hello!♡
Lo so.
Sono passati due giorni e il capitolo è corto e fa leggermente cagare.
È un capitolo di passaggio e non avevo nessuna idea.
Oggi ho perso anche il daily.
Devo ancora vedere i video diari.
Sono disagiata.
Troppo.
Per il prossimo capitolo 700 vidualizzazioni, 160 voti e 130 commenti.
Sto una merda oggi.
Quindi vi saluto♡
Al prossimo capitolo♡

PS: Ricordatevi domani e venerdì di usare #ImAnUrbanStranger, bombardiamo i social!

PPS: La tipa che mi aveva copiato il nome su instagram l'ha cambiato. Ammetto di essere felice di questa cosa.
Di Mess.Butch ce ne sta una solaaa.
Vabbè la smetto.



Urban Strangers.||Genn Butch (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora