Chapter 3.

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Il pullman arriva alla fermata, ma di Genn nessuna traccia.

Salgo e mi metto a sedere, ancora scossa dagli ultimi accadimenti.

Mi infilo le cuffiette e metto la riproduzione casuale.

How to save a life dei The Fray.

Improvvisamente l'autista frena e apre le porte.

Riconosco subito il cappelino nero con la visiera di Genn.

Si siede proprio davanti a me, ma non accenna ad iniziare un discorso.

Rimango in silenzio, in attesa che inizi a parlare, ma resta in silenzio.

Il pullman si ferma nuovamente e mi rendo conto di essere arrivata alla mia fermata.

La nostra fermata.

Scendo dopo di lui, sperando che dica qualcosa.

Qualsiasi cosa.

Ma fa come finta di non vedermi e inizia a camminare.

Cerco di capire se sia meglio tornarmene a casa o seguirlo per parlargli, ma evidentemente non vuole la compagnia di nessuno, quindi lo lascio andare.

Tiro fuori una sigaretta e cerco di calmarmi, ma non ci riesco.

In che guaio mi sono cacciata?

Arrivo a casa e leggo un post-it lasciato da mia madre: anche oggi mi toccherà fare cena da sola.

Ormai ci ho fatto l'abitudine, sono più le volte che faccio cena sola che quelle che la faccio con i miei, ma hanno molto lavoro e non posso biasimarli.

Mi butto sul divano, accendo la tv e metto su Mtv: Teen Wolf.

Adoro.

Oltre a non avere molti amici e avere un pessimo carattere, posso considerarmi anche leggermente nerd.

Appena finita la puntata preparo la cena cercando di non provocare un incendio.

Mangio molto tranquillamente e poi me ne vado a dormire.

Sono distrutta.

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Quando arrivo alla fermata del pullman Genn sta arrivando proprio in quel momento.

Indossa un maglioncino nero da cui posso intravedere una t-shirt rossa.

Gli dona.

I nostri occhi si incontrano, ma distogliamo subito lo sguardo.

E la routine sembra ancora la stessa, così monotona, così grigia.

Il tragitto verso scuola è lo stesso, come l'andata delle lezioni.

Ma arrivata al suono dell'ultima campanella, anzichè fermarmi a spiare Genn in aula di musica, busso e sento la sua voce dire 'avanti'.

Quando entro non sembra sorpreso di vedermi, ma capire le sue emozioni è praticamente impossibile.

Mi siedo poco distante da lui a gambe incrociate fissandolo.

"Che ci fai qui?" Chiede lui, come infastidito, prendendo la chitarra cercando di accordarla.

"Sono qui per dimostrarti che non sono come loro." Rispondo trattenendo il respiro.

Alza lo sguardo verso di me impassibile.

"Fai come vuoi." Dice guardandomi negli occhi ancora per una frazione di secondo per poi continuare ciò che aveva precedentemente iniziato.

Dischiude le labbra e aggrotta le sopracciglia, concentrato.

Inizia a fare qualche accordo e canta silenziosamente, come per non farmi ascoltare le parole della canzone.

"Alza la voce." Dico con un innato coraggio.

Alza la testa per guardarmi negli occhi, sono di un blu chiaro, gelido.

"Let me keep breathin your life
I feel your smell by my side
I'm alive?
my skin is gettin white
can I talk about myself tonight
look at me, you're paralized
I see the pain
darkness in your mind" canta concentrato, come se non ci fossi.

"Scusa." Dico con voce impercettibile, ma lui pare avermi sentito.

"Di cosa?"

Posa la chitarra per poi nascondersi le mani con le maniche del maglione, in un modo un pò bambinesco.

Alza lo sguardo su di me.

"Di averti spiato e averti costretto a cantare davanti a me. Sono cose tue personali." mi fermo per un secondo.

"Non dovrei essere qui." Rispondo cercando di evitare i suoi occhi.

"Non mi hai costretto." dice alzandomi il mento con un dito per guardarlo negli occhi "È bello essere in compagnia qualche volta."

Sorrido e lui fa lo stesso allontanadosi per prendere le sue cose.

"Dobbiamo andare a prendere il pullman."

Prendo il mio zaino.

E mi sento... felice.

Usciamo dalla scuola e Genn resta silenzioso per tutto il tragitto fino alla fermata.

Prima dell'arrivo del pullman prende un pacchetto di sigarette e me ne offre una con un cenno, prendendone una per se.

Fumiamo in silenzio, nessuno dei due sembra voler accennare parola, ma forse è giusto così.

Un passo alla volta.

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Ciao a tutte♡
Eccomi tornata con un nuovo capitolo, sono molto contenta che la storia vi piaccia.
Non immaginavo di poter arrivare a così tanti voti e commenti con solo due capitoli.
Continuate a sostenere la storia con voti (tanto ci mettete un secondo) e commenti (che mi fanno sempre molto piacere).
Spero questo capitolo vi piaccia, è anche un pó più lungo del solito e i nostri due protagonisti stanno iniziando a "conoscersi" un pò meglio.
Fatemi sapere cosa ne pensate e datemi anche eventuali consigli.
Grazie ancora e buona lettura♡

Urban Strangers.||Genn Butch (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora