25.

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Il tragitto sembrava interminabile. Ogni volta che scambiavo qualche battuta con Kit mi ritrovavo Luke trucidarmi con lo sguardo nello specchietto. Ad un certo punto tentai pure di spostare lo specchietto ma Luke si appoggiò sul sediolino facendomi innervosire a causa del suo respiro non tanto distante dal mio collo e mi sorrideva allo specchietto soddisfatto.

Basta!

Guardai improvvisamente dritto seria. Kit mi rivolse una sguardo veloce e disse
"Ehi Alex tutto bene?"
"Certo" dico con un sorriso nervoso.
Molly come sveglia dal sonno eterno notò la mia postura disperata così diede a Luke una gomitata nei fianchi. Sentì Luke fare qualche lamento e ne fui felice.
Da quel momento in poi il viaggio fu rilassante anche per me.
Quando arrivammo in aeroporto Molly mi sussurrò all'orecchio
"Al.. devo andare in bagno.. vieni?"
Annuì. Avvertì mamma e andai con lei. Voltammo l'angolo e ci ritrovammo la porta del bagno.
Il bagno era troppo piccolo per entrare in due così dissi

"Molly vai, rimango fuori"
Non se lo fece dire due volte ed entrò.
Appena entrò urlai
"Molly quando arrivi mandami un messaggio! "
Non capisco la sua risposta perché vedo Luke girare l'angolo per raggiungermi.
Evito il suo sguardo e mi appoggio al muro con le braccia incrociate guardando a terra.

"Muoviti Molly tra un quarto d'ora l'aereo arriva" urla Luke.
Non guardo il suo volto ma i suoi piedi. Va avanti e indietro fino a quando sono dritti verso di me.
"Alex" sento
"Mmh?" Rispondo senza alzare lo sguardo .
"Guardami"
"Ma neanche morta"
Sento un movimento improvviso. La sua mano mi tocca il mento ma il rumore della porta che si apre lo spinge a ritirarla.
Anche se durò per così poco tempo quel tocco era ancora lì.
"Andiamo!" disse Molly.
Annuisco imbarazzata e ringraziandola allo stesso tempo.
Molly e Luke ritornarono insieme mentre io stavo dietro di loro.
Quando arrivammo mamma disse
"Finalmente! Dai che perdiamo l'aereo"
Salutai mamma e babbo con un forte abbraccio mentre loro mi susurravano un "ti voglio bene", stringendomi fin troppo forte. Ma non dissi nulla e l'abbracciai anche io forte  con tutto l'amore che avevo per loro.
Salutai Molly abbracciando anche lei ma alla fine mi prese la mano e disse :
"Ti aspetto"
Gli faccio l'occhiolino.

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"Ovviamente se non avessi salutato Luke tutti si sarebbero accorti di qualcosa giusto?"
Annuisce
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Più nervosa che mai mi avvicinai porgendogli la mano.
Luke la guardò per un pò, per un attimo pensai che non l'avrebbe stretta ma poi lo fece. La strinse per un pò e contemporaneamente ci guardammo , entrambi distanti ... come due estranei, il suo volto era freddo più che mai. Ma poi fece una cosa che non mi aspettai. Mi accarezzò la mano con il pollice, la sua faccia non mutò di una virgola restando seria ma riuscì a vedere o,per meglio dire,  sentire solo io quel pollice accarezzarmi la mano. Di fatto, quando, in seguito,  chiesi a Molly se avesse visto qualcosa mi rispose che non si accorse di nulla.
Tolsi in fretta la mano e la portai dietro all'orecchio mantenendo una ciocca di capelli e mi voltai verso gli altri. Guardai Kit che mi osservò per un pò , poi mi rivolse un mezzo sorriso.
Non so perché ma in quel momento mi sentì sporca.

Perche? Kit è un mio carissimo amico... forse perché non sa niente?

Quando entrarono nell'aereo mi sentì libera..non per i miei e Molly ma per Luke. Finalmente non sentivo più quei suoi occhi marroni su di me. Feci un respiro profondo che mi fece sentire leggera ma allo stesso tempo diede agio alle lacrime di scendere. Subito portai le mani sulla faccia cercando di asciugare un minimo di faccia non coperta dalle lacrime. 
Kit appoggiò la sua mano sulla mia spalla e disse
"Andiamo?"
Annuì.
Non mi fece domande. Forse pensava fosse per i miei e mi stava bene così.
Quando entrammo in macchina inizialmente rimanemmo in silenzio. Fu Kit a rompere il ghiaccio.

"Così devi fare l'esame... "
Sbuffo e mi porto una mano sulla faccia annuendo.
"E sai già. . "
Non lo feci concludere
"No.. l'avevo completamente rimosso. Pensavo ad altro"
"mmh"
Mi voltai verso lui. Era concentrato alla strada ma pensava a qualcosa
"Che stai pensando? "
Sorrise
"Niente "
"Andiamo Kit si capisce da un miglio che pensi a qualcosa "
Sorrise. Era davvero molto dolce.
"A cosa pensavi tu, invece?" Mi chiede.

Forse era meglio far finta di niente.

"Mmh.. a cambiare posto" dissi guardando fuori dal finestrino.
"Sai che hai il mio stesso problema?"
Rido e dico
" si"
"Ok come non detto scusa".
Mi voltai per osservarlo, il suo sguardo era concentrato sulla strada ma le sue mani lo tradirono. Stava stringendo il manubrio.
".. un'altra volta. . Ti va?"
"Certo"
Feci un pugno con la mano aspettando il suo di pugno.
Lo guardò interrogativo e ridendo disse
"Davvero?"
Rido e dico
"Certo"
Toglie una mano dal volante e delicatamente i nostri pugni si toccano. Entrambi sorridemmo come due idioti.
"Ti va un gelato?"

Come potevo dire di no?

i knew you were trouble II d. o'b.Where stories live. Discover now