22.

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Rimasi a fissarlo mentre si alzava lentamente con una mano alla testa.
Mi porto le mani alla bocca e dico
"Uh,mi dispiace " dissi in modo ironico.
Invece non mi dispiaceva per niente. Mi voltai salutandolo con la mano e tornando al tavolo.

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"Luke che faccia aveva?" Mi chiede
"Era sconvolto quanto me, non me ne fregava molto ma rimasi anche io scioccata dalla mia risposta ironica"
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Torno a tavola seguita dallo sguardo di Kit. Mi siedo vicino a lui e gli sorrido
"Tutto bene?" Mi chiede avvicinandosi al mio orecchio. La sua voce mi fa solletico facendomi sorridere e poi annuisco cercando di essere convincente.

Non andava per niente bene. Volevo tornare alla vita prima che Luke tornasse. Avrei voluto spaccargli il naso quando stava a terra, avrei voluto mandare a quel paese anche il mio cuore! Batteva sempre ogni volta che il suo sguardo puntava su di me. Mi rendeva debole, desideravo quello sguardo ancora un pò ma poi, mi ricordavo della risata e tutto tornava come prima. Diventai un pezzo di ghiaccio.

Luke arriva dopo un pò con un cerotto sulla fronte. Molly non mi guarda in faccia e si siede mentre Luke non smette di guardarmi. Mi rendo conto che Kit sia nervoso a causa dei suoi movimenti, io fingo di non vedere nulla e continuo a mangiare il gelato. Dopo poco fu Mona a salvarci. Appoggiò la mano sulla mia spalla e disse
"Ragazzi è tardi credo sia arrivato il momento di tornare "

Guardo l'orologio. Erano le 22:30

È tardi?
Ma non mi sarei lamentata desideravo che se ne andassero al più presto.

Feci metà strada a braccetto con Kit fino a quando arrivammo alla fermata del pullman.
Quando entrammo li avevo entrambi di fronte. Molly era accanto a me. Stavo per voltarmi verso di lei quando improvvisamente il pullman fa una brutta frenata. Mi trattengo vicino alla sbarra di ferro, devo rialzarmi e mi ritrovo due mani tese. Guardo i propretari, da una parte Kit con una faccia preoccupata mentre dall'altra Luke con la stessa preoccupazione. Ma credimi.. non so perché, guardo Luke ma prendo la mano di Kit. Vedo la faccia di Luke cambiare tempestivamente, ritornando al ragazzo antipatico di sempre. Quando Kit mi riportò vicino a se, gli sorrisi. Durante il viaggio guardai di nuovo Luke ma lui guardò per tutto il tempo altrove... e per la prima volta.. vidi solo tanta  delusione sul suo volto.
Le parole di Molly mi portarono nella realtà
".. esame?"
"Cosa?" Dico voltandomi verso di lei.
"E l'esame? A me tocca tra due mesi. A te?"
Rimasi a bocca aperta
"Io.. io.. non lo so"
L'avevo completamente rimosso.
"Ah si cara!" Disse mamma avvicinandosi lentamente tentando di non cadere
"Lo farai a giugno. Verrai da noi per farlo. Incomincia a prepararti! "

Merda!

Kit notò il mio viso disperato, mi tirò a se e mettendo un braccio sulla spalla disse " ti aiuto io"
Stavo per rispondergli ma uno sbuffo improvviso mi fermò per poi vedere un movimento rapido  di  Luke che cercava di andare avanti evitandoci.
Mi volto verso Molly. Mi guarda con sguardo preoccupato. Lo guardo allontanarsi e mi avvicino di più a Kit.
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"Ovviamente la cosa non poteva finire là. Zia Mona decise di far dormire Molly e Luke da noi per non far spendere babbo" continuo
"Che cuore dolce " dice guardandomi sarcasticamente.
"Si, tanto... ma avrei voluto evitarlo "dico con un sorriso sarcastico.

Tu non sai...

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Molly venne a dormire con me mentre a Luke toccò il divano.
Mi ritrovavo in camera con Molly ma non facevo altro che pensare alla presenza di Luke in salone. Molly si avvicinò sul letto e disse
"Ehi.. calmati adesso"
"Come? Io adesso so." Gli risposi senza pensarci.
Rimase in silenzio  e questo mi diede il via libera per iniziare a parlare e dirle tutto quello che stavo provando.
"Lui è innamorato di me! È sempre stato vicino a me solo per questo! Non è mai stato mio amico! Ha tradito la mia fiducia!"
"E cosa avrebbe dovuto fare? Dirtelo? Così sareste diventati amici ?"
"Io.. avrei voluto la verità " dissi. Ero così stanca di quella situazione.
"Molly.. non posso perdonarlo.. mi sento anche in imbarazzo."
"Ecco! Vedi? Lui ti conosce e sapeva che se ti avesse detto tutto saresti rimasta in imbarazzo senza mai avvicinarti a lui "
Non la risposi, mi voltai notando che i miei occhi stavano diventando troppo lucidi e mi alzai. Vedendo che non riuscivo a fermare le mie lacrime decisio di  andare in bagno. Il corridoio era buio ma non ci feci molto caso e raggiunsi la porta. Mi sedetti sulla vasca da bagno. Le lacrime furono libere di scendere e contemporaneamente io mi mordevo il labbro per non fare troppo rumore con quei stupidi singhiozzi che non riuscivo a fermare.

Stupida perché piangi?

Mi dissi guardandomi allo specchio. La mia faccia era ricoperta di lunghe linee sulle guance, mi calai per sciacquare quel grande disastro. Feci un respiro profondo cercando di restare calma e cercai di sorridere per nascondere il tutto ma gli occhi sono lo specchio dell'anima giusto? Di fatto i miei erano tutti arrossati e gonfi. Decisi di non farci caso ed uscì dalla porta. Lentamente sto per andare in camera quando sento un tonfo e poi un urlo strozzato provenire dal salone..

Ci vado oppure no?.. mi chiesi.

i knew you were trouble II d. o'b.Where stories live. Discover now