Proposta Al Sapore Di Risotto

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Dario & Anita

Da quando ero bambina mi ero sempre distinto per il mio carattere tranquillo e allegro. Non mi davo mai per vinta e riuscivo a trovare il lato buono delle cose e delle persone. Anche quando Massimo, mio compagno delle elementari, si era preso la porta sul naso e aveva perso di conseguenza un bel po 'di sangue. Mi avvicinai a lui e gli diedi un cerotto e la mia merenda. Era tutto quello che avevo, ma lui ne fu entusiasta e lo classificò come uno dei più bei giorni della sua vita. Era una filosofia di vita che mi piaceva e che mi ero trascinata fino all'età adulta. Filosofia che ebbe segni di cedimento quando incontrai Edoardo e a tratti con Dario. Con quest'ultimo le cose non andavano così male, ma quando si impuntava su cose che io ritenevo sbagliate, mi ritrovavo a fare i conti con la mia rabbia. Non tolleravo questo suo fare troppo protettivo come non tolleravo il fatto che fosse lui a decidere per tutti e due. Entrai in ufficio sbuffando e sbattendo la borsa sulla scrivania prima di avvicinarmi alla grande finestra di fronte ad essa prendendo i capelli tra le mani.

« Ani, tutto ok? » si palesò davanti alla porta Federica con un malloppo di fogli e cartelle tra le mani. I suoi occhi si strinsero interrogativi cercando di captare cosa si celava dietro al mio dissenso.

« Dario. » sbuffai ancora una volta portando le mani ai fianchi.

« Un nome una garanzia. » sorrise lei appoggiando i fogli sulla scrivania, strappando un sorriso anche a me.

« Cosa devo fare con lui? » domandai retoricamente sedendomi al mio posto davanti alla scrivania.

« Beh, se io fossi in te ci farei un sacco di cose con lui », sorrise maliziosa sedendosi anche lei davanti a me.

Sorrisi anch'io arrossendo come una scema. « Si dia al caso che io vorrei davvero fare tante cose con lui, ma è lui a rifiutarsi. »

« Cosa? » domandò lei sorpresa. « Non è da lui. O sta male o sei incinta! » esclamò scherzosamente incontrando i miei occhi che dicevano la verità. « Sei incinta? », chiese poi trovando me emozionata e con gli occhi ricolmi di lacrime. « Ani, ma che bella notizia! »

Lei si alzò subito in piedi ad abbracciarmi e io non feci altro che ricambiare l'abbraccio ed iniziare a piangere.

« Non sapevo come dirtelo, ma vedo che Dario ci ha offerto la possibilità su di un piatto d'argento. » affermai cercando di asciugarmi le lacrime senza intaccare il mascara.

« Come posso dimenticare le sue paure e paturnie quando aspettavi Amalia. Per poco non lo hanno chiamato allo show dei record! » ridacchiò lei provocando in me la medesima reazione.

« E adesso sembra peggiorato. » sorrisi prendendo un kleenex.

« Ma da quando lo sapete? »

« Da quasi un mese, però volevo aspettare la seconda visita dalla ginecologa prima di dirlo a tutti voi. Scusami se te l'ho tenuto nascosto. »

« Non devi scusarti, è giusto che prima foste tranquilli voi. Anche se, da quello che mi dici, Dario non è molto tranquillo. »

« Lui è andato nel panico più totale. Ha un insensata paura che possa farmi del male, e stamattina abbiamo litigato per questo motivo. »

« Secondo me, hai sbagliato approccio. »

« Cioè? » domandai sorridendo.

« Prova a presentarti in lingerie sexy prima di mettervi a letto, e poi vediamo se non gli passa la paura. »

« Sei diabolica! », esclamai sedendomi nuovamente.

« Come pensi abbia convinto Vittorio a sposarmi? », ridacchiò lei facendo spallucce.

Tu, Che Sei Parte Di Noi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora