Mirko & Claudia
Il mattino e il suo magico silenzio, era da sempre stato un amico fedele alla quale potevo confidare i miei pensieri e le cose da svolgere durante la giornata. Amavo alzarmi alle prime luci dell'alba e sentire il profumo della notte che lascia spazio al giorno, e i primi rumori della città che si sveglia. Amavo anche sedermi alla mia scrivania per rivedere la scaletta della giornata e per visionare fratture che dovevano essere attenzionate. Quella mattina però, qualcuno mi aveva preceduto, e se ne stava con lo sguardo fisso su un foglio sulla quale continuava a utilizzare la penna rossa che aveva tra le dita della mano destra.
« Quattro? », sussurrai entrando nello studio, cercando di trattenere un sorriso.
« Qua si merita almeno due, altrochè », sottolineo evidenziando l'errore successivo.
« Non pensavo di trovarti qui così presto, non riuscivi a dormire? »
« Non ho chiuso occhio tutta la notte. Mi sento terribilmente in colpa nei confronti di Anita. Avrei dovuto essere più delicata nel farle quella domanda. Quello è stato un brutto momento per lei, e io ho solo messo il dito nella piaga. Forse dovrei chiamarli entrambi »
« Amore, non volevi farlo apposta. »
« Ma è quello che è successo. Non dovevo essere così diretta su quel passato che le fa ancora male. Penso che Dario sarà arrabbiato con me. Ho visto il suo sguardo quando è corso dietro ad Anita. Sembrava perso, non sapeva che fare. », sbuffò lanciando la penna sulla scrivania. « Sono un vera stupida. »
« No che non lo sei. », mi avvicinai a lei sedendomi per metà sulla scrivania. « Vedrai stamattina avranno già superato tutto. Dario, non mi pare tipo da far cadere la cosa così. Sicuramente avranno chiarito tutto e sono andati a letto. »
Mi si stringeva il cuore a vederla così in apprensione. Claudia, aveva da sempre avuto questo caratterino diretto verso gli altri. A volte sembrava che la cosa non la scalfisse, ma altre invece, la facevano stare male.
« Tu dici così, solo perché sono tua moglie. Altrimenti mi avresti messo alla gogna pure tu. », si alzò cercando di recuperare tutti i fogli sul piano, quando decisi di abbracciarla da dietro per farla sentire meglio.
« Amore, ma non è vero. »
« Invece è vero! E capisco anche che questa volta ho torto marcio. », continuò sbattendo i temi uno sopra l'altro.
« Questa volta? », chiesi scherzando facendola girare di scatto.
« Hey! Ma non eri qui per fare il marito premuroso? », rise lei, poggiando entrambe e le mani sul mio torace.
« Ed è così. Mi premuro di far sorridere e far stare bene mia moglie. »
« Sei un tesoro. », sussurrò dandomi un bacio a stampo sulle labbra.
« Ti amo. », risposi a quella dolcezza senza indugio e ricambiando quel bacio che si tramutò subito in qualcosa di diverso.
Le strinsi i fianchi portandoli verso di me, facendo apparire sul suo viso un sorriso complice. « Che intenzioni hai? »
« Io? Voglio solo farti stare bene. », incalzai slacciandole la vestaglia di raso verde acqua, mostrando il bignami sotto lo stesso tessuto.
Erano settimane che non stavamo insieme. Tra i bambini, la scuola e l'ampliamento dello studio, non avevamo avuto un attimo di pace. Non ero mai stato ai livelli di Dario e Saverio, ma anche io arrivavo al limite della sopportazione.
« Di solito Matilde è già sveglia a quest'ora, non vorrei che si svegliasse mentre noi- »
« Mentre noi? », la fermai facendole cadere la vestaglia a terra.
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Tu, Che Sei Parte Di Noi
RomanceTERZO SEQUEL Di OGNI PARTE DI TE Dario e Anita, sposati ormai da cinque anni, vivono la loro vita con la loro bambina Amalia, e i loro amici e parenti. Tutti sembrano aver trovato la propria strada e tutto sembra andare nel verso giusto, se non foss...