Sempre insieme|| Severus Snape × t/n

17

Indossai la mia divisa da serpeverde. Mi donava quel colore ma mi faceva anche pensare alla mia"famiglia": non era in una posizione favorevole nel mondo magico.
In qualche modo, pensai, ero imparentata con Sirius e la cosa non mi dispiaceva. Non lo conoscevo troppo bene ma ora avevo il pretesto per farlo.
Il professor Lupin questa volta faceva lezione nella Sala Grande insieme a un nuovo insegnante mai visto prima: avrà avuto meno di 25 anni, occhi chiari e di bell' aspetto
"Ragazzi, vorrei presentarvi il nuovo insegnante di Difesa contro le Arti oscure, il professor Smith" annunciò il nostro solito prof
La parte femminile applaudì con vivacità e lui sorrise. Non doveva essere di troppe parole; a un certo momento mi fissò e fece l' occhiolino. Strano,  veramente strano.
"Oggi ragazzi mi farete vedere quanto siete bravi con i duelli" aveva una voce molto profonda e bella,  che quasi stonava con i suoi occhi così chiari.
Decise di creare una sorta di torneo con pescaggio casuale,  in modo tale da proclamare un vincitore che donerà 150 punti alla sua casata.  Eravamo tutti abbastanza competitivi, soprattutto noi serpeverde.
Ogni duello era fatto in modo che nessuno finisse per scontrarsi con uno della sua stessa casata.  In caso la finale era contro due della stessa,  si faceva solo per pura soddisfazione personale dei duellanti. Un pensiero maligno mi venne in mente: usare la mia tecnica, il mio talento riguardo gli incantesimi, non dirli ad alta voce. E sarei  abbastanza serpeverde per farlo.
Iniziò Kat, che dovette battersi contro un certo James Tassorosso: fu una battaglia dura ma alla fine vinse la mia amica. Quando finì la abbracciai
"BRAVISSIMA" esclamai
Lei sorrise molto sorpresa:"Sei cambiata in meglio, t/n"
E sorrisi, Severus mi faceva bene
"Ora tocca a Jack contro Lizy. Corvonero contro Grifondoro"

Fu abbastanza scontato il risultato, vinse Jack e andai a congratularmi con lui. Lui ne fu felice, alla fine era palese che avesse una cotta per me.
Si fecero numerosi duelli, dove Serpeverde era alla pari con Corvonero mentre Grifondoro era all' ultimo posto. Non sono mai stata una persona che credeva alle discriminazioni ma sotto sotto ero soddisfatta del risultato dei rossi.
"T/n contro Artemius, Serpeverde contro Tassorosso"
Salii la pedana, con tanta voglia di combattere,di far vedere a tutti che non solo ero sopravvissuta ma anche che ero forte. Ne avevo passate tante ma un conto è passarli i brutti ricordi un altro è vincerli.
Dopo i soliti rituali iniziammo a combattere. Avevo escogitato una tecnica: usare solo la difensiva per mostrare a tutti di che pasta ero fatta. Ora che ero guarita del tutto mi sentivo forte,  sentivo il potere dentro di me, l' ambizione e la grandezza del mio potere
Paravo tutti i suoi incantesimi. Tutti, e senza proferire parola. Sentivo in lontananza le persone che esultavano, come anche gli insegnanti. Era bello ma stancante.  Dopo 10 minuti così vi fermammo per riprendere fiato
"Sei agguerrita, Malfoy"
E tutti fecero un verso sorpreso, lo sapevano. Tutti lo sapevano
Possibile che Severus lo abbia detto di già pubblicamente senza confrontarmi? No, impossibile
Sentivo la rabbia aumentare dentro di me e urlai:"EXPECTO PATRONUM"
Uscì il mio serpente, ma invece di starsene buono iniziò ad inveire contro il mio avversario. Mostrava i denti e lo guardava minacciosamente
"Che razza di Patronus è questo, t/n" Mi chiese Lupin, con un tono più sorpreso che arrabbiato
"Incredibile,  stupefacente. Non ho mai visto una cosa del genere" disse il nuovo prof
"Piccola vampira, smettila di far arrabbiare il tuo serpente contro di me" mi chiese Artemius
"Non sono io"
"Impossibile"
"Non crederci allora, sono problemi tuoi. Tanto sono più forte io" e iniziò un lungo applauso tra i serpeverde.
Sono stupita di me stessa: quando so di avere forza e una possibilità di vincere sono tagliente. Il tassorosso non apprezzò
"Vuoi sapere una cosa t/n?"
"Dimmi"
"Sei forte, hai ragione. Ma non ho usato tutto il mio potenziale"
"Prego,  fai pure"
"CRUCIO! CRUCIO! CRUCIO!"
E iniziò il dolore. Mi accasciai a terra tenendomi lo stomaco, il punto più dolente. Non so per quanto urlai, per quanto pregai il professore di fare qualcosa, per quanto lui provò a bloccare l' incantesimo; ma nella mia mente urlai
BOMBARDA MAXIMA