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"Mi dica"
"No, niente. Riposa ora; te lo dirò quando sarai meno stanca"
"Rimanga qua con me, la prego"
Lo dissi senza pensarci, senza rifletterci, ma lui non ne rimase sconvolto: anzi, mi fece un sorriso e si mise dietro di me abbracciandomi con le sue grandi e potenti braccia
"T/n"
"Si?"
"Mai più. Questo mostro lo combatteremo insieme. Promesso?"
"Insieme si, promesso"
Era ora di accettare i miei problemi e risolverli. La morte, forse, è la via più semplice da seguire.
Mi addormentai così, tenuta e protetta dall' unico uomo che, forse, mi interessava veramente.

"Buongiorno principessa" mi disse Snape accarezzandomi la guancia
"Buongiorno professore" risposi un pochino assonnata:"che ore sono?"
"Hai dormito parecchio, sono le 9"
"Oddio le lezioni" e mi alzai di scatto sul letto
"Ferma. Ferma. Tu non farai lezione finché non ti sarai ripresa completamente; e poi, a cosa ti servono le lezioni se sei la migliore?" mi sorride con un moto di orgoglio
"Sento odore di orgoglio personale, professore" risposi ammiccando
"Non pensavo avessi anche un lato scherzoso t/n"
"Lei non conosce tutto di me" risposi ancora beffarda. Ma cosa mi stava succedendo? Stavo giocherellando con un insegnante e lui stava al gioco. Non mi riconoscevo ma nemmeno riconoscevo lui.
Snape si alzò e venne davanti al mio lato del letto: aveva un pigiama nero semplice, ovviamente il colore era scontato
"Ora da brava dammi le mani" mi disse allungando le sue braccia nella mia direzione. Gli appoggiai le mani sopra i suoi palmi e lui le strinse forte; che strana emozione che stavo provando: non avevo mai stretto le mani di un uomo. Mi sembrò la cosa più bella e romantica di tutta la mia vita.
"Appoggia un piede per terra, ecco...brava. Ora l'altro"
Voleva farmi camminare,  vedere quanto ero in grado di muovermi
"Alzati con calma e aggrappati a me"
Così feci,  avevo la sensazione che le mie gambe non riuscissero a tenermi,  quasi caddi ma Snape mi aiutò
"La ringrazio"dissi onestamente
"Quando siamo da soli dammi pure del tu, t/n"
"Va bene anche tu, professore"
"Non ti piace il mio nome, t/n?"
"No No Severus è un bellissimo nome"
"Grazie. E ora facciamo qualche passo: vieni verso di me. Ti tengo io"
Senza sapere perché mi fidai di quell' uomo praticamente sconosciuto e mossi il piede destro nella sua direzione. Continuavo a guardarmi i piedi, fidandomi più di Severus che di loro; feci un paio di passi, con calma, titubante e Severus esultò:"Bravissima t/n ti stai riprendendo"
"Grazie Severus"
Sorrise, in maniera diversa rispetto al solito: un sorriso ampio, che costringeva a socchiudere gli occhi, un sorriso vero, che lo rendevano ai miei occhi attraente. Non era un bell' uomo nel senso proprio del termine, un uomo normale ma ricco di fascino. Io 18 lui 38, erano tanti gli anni di differenza.
"Il prossimo passo è insegnarti a mangiare bene t/n. Non voglio più vederti soffrire nemmeno fisicamente; non lo sopporterei" e divenne subito triste quando mi squadrò il corpo spigoloso descritto dalle ossa.
Come facevo a piacergli anche caratterialmente se non avevamo mai parlato insieme? Ci saremo scambiati si e no due parole ma a lui piacevo. Ah si, giusto, aveva visto tutto di me, anche ricordi che mi sono dimenticata. Sarà da quel momento che ha capito che persona ero.
"Severus"
"Si?"
"Inizio a sentirmi stanca. Posso sedermi?"
"Certo piccola. Siediti pure, anzi ti porto io"
E mi prese in braccio, in quel momento mi misi a ridere:"Oddio Severus che stai facendo"
"Porto la mia principessa sulla sedia"
E continuai a ridere, con la mano sinistra mi teneva il fianco, sentivo il sollecito e mi muovevo tutta
"Stai ferma o mi farai cadere" disse sorridendo
E ovviamente cadde. Era riuscito a mettermi sulla sedia e poi si sbilanciò: i nostri volti erano così vicini,  sentivo il suo respiro su di me.
Gli spostai una ciocca di capelli neri dal volto, diventando immediatamente seria; anche lui si ammutolì e iniziò a guardarmi profondamente. I suoi occhi neri, come mare di notte e miei avevano creato una sfida a chi distoglieva prima lo sguardo
"Sei bellissima t/n"
"L'importante è che piaccia a te"
Presi il suo viso tra le mani e baciai quell' insegnante che era riuscito a peggiorare la mia vita e subito dopo a renderla una vita degna di essere tale

Sempre insieme|| Severus Snape × t/nWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu