Sempre insieme|| Severus Snape × t/n

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"Cosa le è successo, Snape?" chiese una voce di donna anziana
"Minerva, è colpa mia. Me ne assumo la responsabilità. N-non d-dovevo..." si fermò singhiozzando
"Le vuoi bene vero?" richiese la voce
"Darei la mia vita per lei" rispose l'altra voce
"Madama Chips, fra quanto si risveglierà?"
"Non lo so, tutto sta in lei ora. Ho finito le mie soluzioni"
"La terrò nei miei appartamenti allora" dichiarò Snape, penso.
Sentivo tutto ovattato e non riuscivo a muovermi. Era tutto così confuso, ero morta? No, penso. Se sentivo la voce di Snape o era un angelo che mi portava in Paradiso o era la realtà: mi sentivo pesante, ogni parte del mio corpo sembrava fatta di marmo, non ero in grado di fare nulla.
Non sapevo nemmeno se ero sveglia o no, se stavo sognando tutto o era reale. Capii che non era rimasto più nessuno, perché non sentivo più suoni, quando improvvisamente sentii una voce parlarmi
"Cosa mi hai fatto t/n. Mi hai stregato, dopo tutto questo tempo come mia alunna mi hai stregato. Sono entrato nella tua testa e ho visto nero, la morte, e in quell'oscurità mi sono rivisto. Sei così simile e per certi versi così diversa da me. Tu hai bisogno di essere salvata e io di essere felice. Con te"
Non so se parlò ancora perché mi riaddormentai

Stavolta riuscii a muovere lentamente le dita della mano destra, ad aprire gli occhi, ma c'era troppa luce che mi faceva male. Da un lato sentii un urlo
"È SVEGLIA. PROFESSORE È SVEGLIA. VENGA SUBITO"
Dei passi molto veloci vennero nella mia direzione
"Malfoy se ne vada"
"Ma..."
"ORA"
"S-si, passo dopo" e se ne andò chiudendo la porta dietro di sé
Io continuavo a provare a muovermi, riuscivo a tenere gli occhi abbastanza aperti da distinguere i volti
"Ciao bellissima" disse Snape. Non ci credo, stava piangendo
Provai ad alzarmi ma ero debole
"Piccola, aspetta ti aiuto io" mi prese delicatamente i fianchi magri e mi tirò su, mentre lui mi faceva da schienale in modo tale che mi appoggiassi al suo petto con la schiena
"P-p-professore" dissi con molta fatica
"Oddio t/n. Non sai che sollievo mi stai dando ora" e sentii le sue lacrime sulla mia spalla
"Hai dormito una settimana t/n"
Rimasi sbalordita. Una settimana in coma, e pensare che a quest'ora dovevo essere morta
"C-come ha fatto a s-salvarmi?"
"Dopo che è uscita dal mio ufficio ho aspettato 30 secondi per poi cercarla e venire a scusarmi di nuovo con lei. La vedevo che andava verso il Lago Nero. Pensavo volesse solo prendere un po' d'aria quindi rimasi un po' più indietro. Successivamente mi avvicinai alle sponde per sedermi vicino a te, quando notai praticamente tutti i tuoi abiti. Mi guardai intorno e ti vidi..." si fermò sospirando
"Ti prego t/n non farlo mai più. Non voglio perderti"
Era tutto così confuso, così strano. Tutto mi sembrava così surreale: avevo appena ricevuto una dichiarazione?
Rimasi così, appoggiata a lui, per un tempo indefinito quando qualcuno bussò alla porta.
Snape mi appoggiò allo schienale del letto e con voce fredda urlò:"Avanti"
Pensavo fosse solo una persona, invece era un intero gruppo venuto a confermare il fatto che non fossi all'altro mondo: Kat, Draco, Jack erano venuti per me. Notai in fondo al corridoio anche la professoressa Mcgranitt con aria seria e composta come sempre.
"Non osate affaticarla. Torno fra 5 minuti" disse Snape andando verso la professoressa e chiudendosi dietro la porta
"Ti prego t/n dicci cosa è successo. Snape non ha voluto spiegarci nulla" chiese Kat. Fortunatamente il professore ebbe una buona idea a non dire nulla
"T/n abbiamo avuto paura per te" disse Draco con un filo di imbarazzo mentre Jack lo guardava storto.
Kat non ci pensò due volte e mi abbracciò mentre Draco mi diede un bacio sulla fronte e Jack mi tenne la mano
"Ci racconterai tutto quando ti sarai ripresa. Non vogliamo affaticarti" disse Jack facendo l'occhiolino.
"Teste di legno vi voglio fuori di qua" urlò Snape mentre entrava nella stanza. Tutti mi salutarono e uscirono, la professoressa mi sorrise e prese con sé tutti i miei amici
"T/n devo dirti una cosa"