9

75 6 0
                                    

Tutto girava intorno a me, le scale e i quadri sembrava facessero un vortice intorno alla mia testa; inoltre continuavo a vedere quella brutta faccia che mi sorrideva e mi faceva l'occhiolino. Mi misi le mani sulle tempie e mi accasciai a terra, volevo che tutto smettesse. Tremavo vistosamente. A quest'ora erano tutti in Sala Grande, nessuno era mai in ritardo per la cena, quindi almeno su questo potevo star tranquilla: nessuno mi avrebbe visto in questo stato pietoso.
Non riuscivo ad alzarmi, era tutto così difficile; volevo solo una vita normale dopo tutto quello che avevo subito.
"T/N" qualcuno mi stava chiamando. Non riuscivo a rispondere ma pregai qualsiasi divinità affinché non fosse uno studente
"T/N!" Ancora mi stava cercando e si faceva più vicino.  Vieni da me ti prego
"T/n, piccola mia... cosa ti hanno fatto" Era il mio eroe venuto a salvarmi, ringraziai in silenzio tra il panico che mi avvolgeva. Mi prese in braccio e mi portò nelle sue, o ormai dovrei dire, nostre stanze. Mi fece sedere sul divano, e mi diede qualcosa da bere: qualsiasi cosa fosse dopo pochi minuti sentii la mia testa leggerissima, il dolore sparire
"T/n cosa ti è successo" mi chiese con un tono e con espressione decisamente preoccupata
"Non sono in grado di dirtelo, entra nella mia mente per favore"                      "Ne sei sicura, piccola?"                            "Prometti che non farai nulla di impulsivo"
Lui non rispose ma entrò nella mia mente, facendomi provare la stessa sensazione di fastidio dell'ultima volta
"Ora vado da Draco"
"No, Severus ti prego"
Quelle parole lo bloccarono un attimo poi aggiunse:"Nessuno ha il diritto di trattare una donna così, soprattutto se la donna è la mia fidanzata"
Detto questo uscì dalla porta, sbattendola violentemente. Non volevo rimanere da sola, forse mi sentivo un po' delusa dal fatto che avesse preferito sistemare il nostro onore che far sentirmi meglio. Qui non ci sarei stata un minuto di più,  perciò andai alla ricerca di qualcuno altrettanto maturo: il professor Lupin si trovava al Lago Nero, chissà perché andiamo tutti lì.
"P-Professore?"
Lui si gira e mi sorride gentilmente
"Ciao T/n, vedo che ti sei risvegliata. Sarei venuto volentieri a trovarti ma volevo evitare problemi con il professor Snape"
"Lo capisco, professore. Ma lei non prova più rancore nei suoi confronti, si fidi"
"T/n, sei in grado di vedere sempre il buono nelle persone. Sei una Serpeverde con qualche dettaglio Grifondoro che ti rende una fantastica alluna"
"Lei è troppo gentile, professore"
"Non ti vedo veramente ripresa completamente. Ti consiglio di riposarti"
"A dire la verità, professore, non voglio stare sola in questo momento. Ho paura di stare da sola"
Mi guardò dolcemente e aggiunse:"sento che oltre a star male fisicamente non sei in forma neanche mentalmente.  Posso solo dirti che Severus prova veramente qualcosa per te e ti aiuterà ad affrontare tutto"
Con quelle due frasi è riuscito a farmi star bene, quasi riuscii a sorridergli. Era un brav'uomo Lupin, ma il destino non fu così generoso con lui: persa la moglie durante la Seconda Guerra Magica e con lei il bambino che avevano concepito grazie all'amore. Fu sicuramente un duro colpo per lui, ma non lo dava mai troppo a vedere.
Penso che ora si sia, come dire, arreso al fatto: è accaduto e lui non può far altro che andare avanti in qualche modo; nel suo caso dandosi completamente al lavoro di insegnante e aiutando tutti gli studenti. Ha sempre avuto un debole per me, forse i casi disperati lo attiravano
"Sai chi mi ricordi, t/n?"
"Mi dica, professore"
"Mi ricordi Sirius, sopra avete entrambi una corazza ma in realtà siete persone estremamente fragili"
Non so se sia un complimento o un' ammonizione. Fortunatamente questa indecisione venne arenata quando vidi la mia compagna di stanza. Non le avevo più parlato, non avevo trovato il coraggio di affrontare una situazione del genere. E decisi che nemmeno ora lo avrei fatto
"Professore, come vede si è fatto tardi. Mi incammino verso il castello. La ringrazio"
Mi sorrise e mi salutò soddisfatto; decisi di andare direttamente nelle camere di Severus, per poter essere tranquilla e nel tragitto sperai di non incontrare nessuno e pregai qualsiasi divinità affinché Severus abbia mantenuto la ragione.

Sempre insieme|| Severus Snape × t/nWhere stories live. Discover now