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Il quinto anno sta per iniziare. Sono contenta di lasciare questo orfanotrofio
Qui sono la più vecchia, nessuno mi ha mai voluta, sarà il mio aspetto: carnagione pallida, cadaverica, capelli impossibili da pettinare e biondi, estremamente biondi e occhi che tendevano al verde sotto uno sfondo blu. Ho sempre cercato la risposta a questo quesito, finché un giorno non arrivò la lettera; le signore che si prendevano cura di noi non avevano minimamente idea di cosa fosse Hogwarts e rimasero sorprese. Spiegai loro che era solamente una scuola privata e ci credettero, sono molto brava a convincere le persone.
Sono serpeverde e ne vado fiera; Voldemort è stato sconfitto lo scorso anno, lasciando dietro di sé numerose morti, ma lasciò indenne tutti gli insegnanti, perfino Snape che subì solamente qualche graffio. Appena tutti appresero cosa aveva fatto per salvarci e salvare Harry la sua popolarità crebbe e divenne l'insegnante preferito di molti, tra cui io, che già in precedenza lo consideravo un ottimo professore.
Ora la preside è la McGranitt e il professor Snape ritornò alla cattedra di pozioni per lasciare Difesa contro le Arti Oscure a un nuovo insegnante.
Facendo mente locale mi accorsi di essere arrivata al Castello, la mia vera casa


"Sei sempre la solita t/n. Non mangi nulla" mi disse la mia compagna e amica Katy al tavolo
"Non iniziare Kat, sto bene così" dissi io. Non sono mai stata una ragazza di molte parole, anzi, preferivo sorridere e annuire piuttosto di intraprendere conversazioni: amavo il mio silenzio e rimanere a pensare. Decisi di mangiare solo una coscia di pollo: sarà stato l'orfanatrofio a insegnarmi a mangiar poco, non ero abituata all' abbondanza.
Alle 21 andai in camera mia per finire di sistemare la mia valigia e leggere qualcosa; il giorno dopo avrei avuto 2 ore di pozioni alla mattina, ero felice ma anche preoccupata, chissà quanto sarà cattivo Snape. Mi misi il pigiama e andai a lavarmi in bagno, guardandomi allo specchio: ero veramente un cadavere dove solamente i miei occhi splendevano insieme alle labbra, la mia parte del viso preferita, che curavo maniacalmente.

Provai a dormire ma gli incubi riaffiorarono: le violenze subite, di ogni genere, Voldemort che mi chiede di diventare Mangiamorte durante la battaglia alla scuola, le botte. Mi svegliai di soprassalto e, dopo essermi calmata un attimo decisi di uscire
Erano solo le 5 ma il sole stava iniziando a spuntare con la sua calma.
Girovagai un po', pensando al perché mi fossi vestita invece di rimanere in pigiama, sicuramente non avrei trovato nessuno in carne ed ossa. Con la mia bacchetta facevo luce, tenue ma abbastanza per distinguere un corridoio da un muro; ringraziai il fatto di esser capace a controllare la luminosità dell' incantesimo Lumox. Almeno i quadri esposti non si sarebbero lamentati.
Girai per un bel po' dai piani più alti ai sotterranei, erano solo le 5.30 e avevo un passo molto svelto. La mia mente girovagava, come le mie gambe e non riuscivo a far nessun pensiero lucido finché non riuscii a inciampare su qualcosa o, meglio, qualcuno
"Guarda un po' chi si vede. T/n, stai allenando i muscoli per una corsa?"
"B-Buongiorno professor Snape, mi scusi non ho fatto apposta a scontrarmi addosso a lei" dissi imbarazzata
"Lo credo bene sia stato uno sbaglio t/n. Ora, mi può dire cosa ci fa a quest'ora in giro per il castello?"
"I-io in realtà..."
Non riuscì a finire la frase che mi sentii la testa pesante, stava usando la legimanzia. Provai ad alzare delle deboli barriere mentali ma come era prevedibile riuscì ad infrangere
"Ha finito per caso di spiare la mia vita, professore?" chiesi
"Non immaginavo quanti orrori nascondesse il suo passato t/n. Non ne avevo proprio idea"
"Bene ora lo sa, ci vediamo alla sua lezione. A dopo, professore" dissi nervosa ma mentre mi girai sentii un:"mi dispiace t/n"
Non avrebbe dovuto osare, ha visto tutto di me. Ogni singolo ricordo lui ora lo conosce; non mi importava che avesse chiesto scusa, non avrebbe dovuto farlo. Piangendo tornai in camera mia, decisi che quel giorno non sarei uscita della mia stanza, nemmeno per i pasti.

Sempre insieme|| Severus Snape × t/nWhere stories live. Discover now