Capitolo 9

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KYLA

Nella vita tutto inizia e tutto finisce.
E oggi sfortunatamente è arrivato il giorno in cui finisce la visita di Alya, il cuore si riduce in un cumulo di macerie perché non voglio che parta, ma è impossibile che possa restare.

Alya sta cercando di rimettere in sesto la sua vita, e il suo posto è in Kansas insieme ai suoi familiari e agli amici che aveva prima di essere rapita.
Ammetto che la sua presenza è stata una mano santa, ma purtroppo non posso attaccarmi soltanto ai legami del mio passato per andare avanti.
Forse Alya ha ragione, forse dovrei iniziare ad aprirmi e confidare a qualcuno tutto quello che realmente è successo.

Mia madre è stata sempre dalla mia parte, ma dopo che mi ha perso per dei mesi non so come potrebbe reagire al fatto che sto aspettando che un ex capitano della Bratva ritorni nella mia vita.
Vorrei tanto parlargli apertamente come un tempo, ma i pensieri ostacolano la mia bocca, perché al momento vivo in un soffocante stato d'animo e non vorrei impiccarmi con le mie stesse mani raccontandogli di Alek.
Come mi ha consigliato Alya potrei raccontare di lui a Savannah, ma il punto è sempre lo stesso, il nostro legame familiare è talmente forte che non sono sicura che accetterebbe senza problemi l'idea che un giorno possa andare nuovamente lontano da loro per vivere la mia vita insieme alla persona che amo.

Sono più che certa che la mia famiglia tenterà di ostacolare quest'amore del quale entrambi non potremmo mai farne a meno.
Intanto il peso di quello che ho vissuto inizia a schiacciarmi le costole, e l'unica soluzione per rendere meno intenso e acuto lo sgomento è raccontare a qualcuno tutto quello che non riesce a farmi stare bene, e al momento potrei raccontare la mia storia ad un'unica persona.

La mia strizzacervelli, perché tra noi dovrebbe esserci il segreto professionale e tutto quello che la mia bocca libererà nel suo studio resterà per sempre bloccato in quelle quattro mura.

«Mi mancherai tantissimo» Stringo a me la mia dolce Alya.

«Anche tu Kyla. Ti aspetto in Kansas» Mi ospita lei, ma sarà difficile convincere mio padre a lasciarmi andare.

«Spero di venirci presto» Stringo le labbra amareggiate perché sarà un'impresa accettare un "si" dall'iperprotettivo uomo che vive sotto il mio stesso tetto.

«Posso venire anch'io a farti visita in Kansas?» Chiede con un grosso sorriso Joshua che credo sia già stracotto di lei.

«Certamente, mi farebbe piacere» Le labbra carnose di Alya gli sorridono di rimando.

«Alya dobbiamo andare» Suo padre la richiama perché altrimenti perderanno il volo.

«Arrivo subito» A malincuore deve lasciarmi e so che neanche lei vorrebbe.

«Mi raccomando Kyla non lasciare che il passato ti distrugga, sei forte e luminosa e devi ritornare a risplendere» Tenera mi accarezza la guancia, mi accoccolo sul suo palmo prima di trascinarla nuovamente verso il mio cuore.

«Ti voglio bene Alya»

«Ti voglio bene anch'io. E so che presto verrai a farmi visita con Sokolov» Mi sussurra nell'orecchio e spero veramente che le sue parole si avverino.

Il sabato mattina è fatto per le passeggiate, le compre, le uscite con gli amici, le risate, le chiacchiere, i pranzi in famiglia o come in tanti lo passano a riposare.
C'è chi invece dedica il suo sabato mattina agli hobby, a leggere un libro, guardare un film, alle corse nel parco e a tante altre passioni.
Poi esiste quel piccolo gruppetto di persone che trascorrono il loro sabato mattina immerso nei soliti impegni lavorativi, sempre di fretta, di corsa, giornate di caos e tempo che scorre alla velocità della luce.

Kpokyc 2 (Croco)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora