capitolo 23. [🔴]

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al termine della cerimonia gli invitati salutarono me e la mia famiglia prima di tornare a casa.

quando tutti furono andati via mi diressi in camera dopo aver dato la buonanotte e chiusi la porta a chiave prima di smaterializzarmi sulla torre di astronomia..dove avrei dovuto incontrare mattheo.

mi aveva scritto una lettera stupenda, mi aveva chiamata "mia luna" ed aveva scritto di un qualcosa che nascondeva da molto.

quando arrivai lì con ancora in dosso gli abiti della festa lo vidi, aveva una sigaretta tra le labbra e stupendo come sempre.

"mattheo."

lanciò la stecca nociva lontano da noi e si avvicinò.

"hey ethel." sembrò piuttosto imbarazzato.

"ho aspettato questo momento tutta la sera." confessò fermandosi a pochi centimetri da me.

"mi devi delle spiegazioni, mister bugiardo." ridacchiai un po' cercando di sciogliere il ghiaccio.

"sul 'mia luna' scritto sulla lettera, vero?" ci fissammo intensamente negli occhi.

"anche."

"non saprei da dove iniziare.." l'imbarazzo era palpabile, dopotutto non ci eravamo mai trovati in una situazione di quel genere.

"potrei aver mentito." aggiunse.

"ci ero arrivata anch'io fin qui, ma la vera domanda è un'altra." risposi.

"dimmela, cercherò di darti la risposta più sincera, è il mio regalo di compleanno." sorrise.

"perché ti brillano gli occhi?"

"perché quando ti vedo dentro di me si accende qualcosa di inspiegabile ethel, non posso negarlo." rispose immediatamente, senza pensarci due volte.

il mio cuore saltò dalla troppa gioia.

"sin da bambino ethel, sempre, sono riuscito a nasconderlo fino a poco tempo fa ma adesso la voglia di starti vicino è più forte di me, delle regole che mi ero imposto e di mio padre."

"andrei in capo al mondo per stare con te, ma è davvero complicato."

rimasi senza parole.

mattheo riddle stava confessando di provare qualcosa per me, stavo sognando?

"mattheo io.."
"non so che dire, davvero.."

"shh, non devi dire per forza qualcosa." sussurrò prima di far entrare in contatto le nostre labbra.

fu un bacio lento, appassionato, quello che bramavo da sempre.

quello non era il mio primo contatto con le labbra di qualcuno, ma il primo che desiderassi con tutta me stessa si.

sentii una scarica di eccitazione tra le cosce mentre le sue mani si posarono sui miei fianchi per tirarmi a sé.

posai una mano dietro la sua nuca ed una sulla sua spalla.

quando fermammo quel bacio e ci guardammo negli occhi spostai la mano sul suo petto.

fece una smorfia di dolore.

"tutto ok?" chiesi preoccupata, non l'avevo mai visto fare una smorfia di quel tipo.

"si, si." stava chiaramente mentendo.

"non mentire." gli sbottonai i primi bottoni della camicia e non bastò molto per scorgere una grande ferita.

"come hai fatto?" la osservai attentamente.

"non è importante ethel, davvero."

"per me si, avanti dimmi." lo incoraggiai a raccontare cosa fosse accaduto.

your moonWhere stories live. Discover now