capitolo 17.

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passammo il resto della serata tra la folla, inoltre scoprii che mattheo non beve alcool.

cedric lo vidi un paio di volte ma non si avvicinò nemmeno, fortunatamente.

mattheo sparì qualche minuto prima del termine della festa.

-

"buongiorno principessina." aprii gli occhi e pansy era già pronta.

"come fai a svegliarti così presto dopo una festa?" ero stupefatta.

la mia migliore amica mi sorprendeva ogni giorno di più.

"non fare domande e sbrigati."

sbuffai rumorosamente e mi diressi in bagno.

come da routine feci la solita doccia e con cinque minuti di ritardo arrivai in sala comune.

"buongiorno." ero stanchissima.

mio fratello non mi degnò di uno sguardo.

"principessina, come stai?"

"bene theodore, sono solo stanca." sbadigliai.

notai che mattheo non era lì con noi.

conoscendolo probabilmente era rimasto a letto, dopo le feste non si presenta mai.

oppure

era in camera di qualche ragazza dopo essersela scopata.

facendoci caso mancava proprio astoria greencass.

stavo per impazzire.

"vado in bagno." mi alzai di scatto e corsi fuori dalla sala.

avevo 10 minuti per trovarlo.

cercai nei bagni, nelle sale comuni, nel giardino e nel corridoio principale ma non c'era traccia di nessuno dei due.

"cazzo!" imprecai.

i dieci minuti erano passati, forse anche qualche tempo in più.

poi la vidi.

astoria era davanti a me, camminava a passo svelto e si dirigeva verso la classe.

"greencass!"

si voltò verso di me e si avvicinò.

"ciao malfoy, come va?" avevamo parlato in poche occasioni.

"che hai fatto ieri? alla festa dico." dovevo scoprirlo.

"niente di particolare." mi sorrise.

"e con mattheo? ho saputo che ti ha lasciata." continuai.

"no, adesso è tutto apposto, ieri sera abbiamo chiarito." era felice.

dovevo andare via prima che l'istinto prendesse il sopravvento, altrimenti l'avrei fatta fuori.

"oh, sono felice per te!" finsi.

"adesso vado, altrimenti faccio tardi, ciao!" corsi via.

sospirai appena mi accomodai al mio solito banchetto in ultima fila.

"signorina lei è in ritardo." la McGranitt mi guardò confusa, non era da me tardare alle sue lezioni.

io amavo trasfigurazione.

"lo so, scusatemi." calai il capo.

"stia tranquilla, per questa volta la perdono."

quando la professoressa si voltò per afferrare il libro mattheo si accomodò accanto a me.

your moonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora