capitolo 19.

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era stato così gentile da chiedermi il consenso e per convincermi a parlare aveva pronunciato delle parole dolcissime.

nessuno si aspetterebbe una cosa del genere da lui.

tutti lo descrivono come una persona rude e sempre con il ghigno.

invece io stavo scoprendo il vero mattheo, quello innamorato della luna.

non ero mai stata così felice in vita mia.

-

dopo la giornata passata insieme a lui nello stesso letto e senza indumenti mattheo non fu più lo stesso.

ormai si stava avvicinando il mio diciottesimo compleanno, avrei dovuto sprizzare gioia da tutti i pori..
invece per colpa sua non ricordavo nemmeno quanto mancava al grande giorno.

"si può sapere che hai? ti vedo diversa in questi giorni." il mio migliore amico, seduto accanto a me in sala comune, era preoccupato.

"ha ragione, che hai?" mio fratello aveva ricominciato a rivolgermi la parola pochi giorni prima.

"sto bene ragazzi, sul serio." li confortai mentendo.

"so perfettamente quando menti, ed ora lo stai facendo." si intromise pansy.

ero accerchiata da persone che mi conoscevano fin troppo bene.

mi limitai ad abbracciare il mio migliore amico per conforto, in fin dei conti non ero depressa, ero solo pensierosa.

-

"tra due giorni è il tuo compleanno!" draco fece irruzione in camera mia.

"lo so." mi limitai a rispondere annoiata.

"si può sapere che succede?" si accomodò sul letto accanto a me pronto ad ascoltarmi.

se gli avessi confessato la verità forse mi avrebbe uccisa.

"nulla di particolare." sbuffai.

"c'entra mattheo, vero?"
"ultimamente è sempre assente, anche a tavola, e quelle poche volte che si fa vivo ti tratta male."

ci era arrivato senza che io proferissi parola, il che mi terrorizzava.

rimasi in silenzio, non diedi conferma alla sua teoria.

"stare in silenzio non sarà utile a niente, ti ho sgamata." accarezzò il mio volto teneramente come se fossi una bambola.

"ethel, puoi dirmi tutto, lo sai."
"e nonostante io ti abbia detto di lasciarlo perdere perché sapevo come sarebbe andata a finire e avevo ragione io ti supporterò sempre lo stesso." mi sorrise.

avevo dubitato di lui.

"io ci tengo troppo." i miei occhi si riempirono di lacrime.

"e dimmi, avete scopato?" mi irrigidii.

quella domanda così esplicita mi metteva in soggezione, dopotutto ero sempre stata una verginella.

"quasi." confessai.

mio fratello spalancò gli occhi, era sconvolto.

"davvero?" ed ora sembrava abbastanza arrabbiato.

"raccontami, ora." non avevo via di scampo, finché non gli avessi raccontato qualcosa non sarei uscita di lì.

"mi sono tirata indietro all'ultimo, ma lui mi ha supportata dicendo che non dovevo sentirmi obbligata, ti basta questo per capire che non è uno stronzo come dicevi sempre." dissi, proteggendo ancora una volta il mio angelo.

your moonWhere stories live. Discover now