capitolo 5.

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quella mattina mi destai in seguito alle urla delle mia migliore amica. "se non alzi quel maledetto culo faremo tardi a lezione!" sbuffò pansy mentre finiva di indossare i suoi indumenti.

"cazzo arrivo." sospirai, sapevo che finché non mi sarei alzata pansy avrebbe continuato ad urlare.

mi diressi al bagno e feci una doccia per riprendermi dal sonno.

indossai la mia divisa, le scarpe, spazzolai i capelli e dopo mezz'ora ero già pronta.

"muoviti, dobbiamo fare anche colazione." la mia compagna di stanza mi trascinò con sé in sala comune.

"buongiorno." sbadigliai nel mentre che mi accomodavo accanto a mio fratello.

"qualcuno qui non ha voglia." mi derise theodore provocando la risata di tutto il gruppo.

"che cazzo avete da ridere, lasciatemi stare." risposi.

la colazione finii troppo presto, dopo dieci minuti ero in classe con tutti gli altri, ma senza motivo nessuno si era accomodato accanto a me.

"theodore!" sussurrai.

"hey principessa, dimmi." si voltò, era seduto proprio davanti a me accanto a draco.

"siediti vicino a me, non voglio stare da sola, ti prego." lo supplicai.

"il posto adesso è occupato, mi dispiace." era mattheo.

theodore sorrise e tornò a guardare davanti a sé.

"hey mattheo." lo salutai.

non mi rispose.

"mattheo?" lo richiamai cercando di ottenere una risposta, ma niente.

il professor lumacorno si fece strada tra in banchi per arrivare alla cattedra.

                                            -

terminate le lezioni aspettammo ora di pranzo tutti insieme in sala comune.

mi accomodai accanto a theodore, il mio migliore amico.

"come stai?" mi chiese, forse si riferiva alla rottura con cedric.

"bene." lo guardai ed egli mi sorrise.

rimasi quasi incantata a fissare le sue iridi chiare, ho sempre pensato che theodore fosse un ragazzo stupendo.

"ti sei incantata?" schioccò le dita.

"cosa? no, no." invece si, mi ero incantata.

"ti va di venire in camera mia oggi pomeriggio?" mi chiese cambiando argomento.

"certo!" fui felice della sua proposta, finalmente senza dare conto a cedric potevo accettare le proposte del mio migliore amico.

"oh raga, venite?" c'eravamo distratti così tanto che non ci rendemmo nemmeno conto che si era fatta ora di pranzo.

                                          -

finito di mangiare io e theodore ci dividemmo dal gruppo per tornare nella sua stanza.

quando entrai pensai a quanto mi fosse mancato fare irruzione in camera di theodore senza avvisarlo e a quanto mi fosse mancato stare con lui.

cedric mi aveva vietato di vivere la mia vita normale costringendomi a passare il mio tempo solo con un uomo, lui. mi aveva strappato la felicità, mi aveva separato dalle persone più care, mi aveva fatto di credere di essere diverso..ma mi bastò una sola settimana per capire in realtà che persona di merda fosse. mi aveva intimorita così tanto che per mesi finsi di amarlo per paura che potesse ammazzarmi. cedric era ed è tutt'ora un mostro e le persone come lui meriterebbero di rimanere sole.

your moonWhere stories live. Discover now