capitolo 22. [mattheo]

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quando la mattina seguente mi destai dalle poche ore di sonno fatte mi resi conto di essere in ritardo, avrei voluto essere presente tutto il giorno per passare del tempo con lei.

sotto la doccia sospirai pensando che avrei dovuto metterci tutto me stesso per non risultare stronzo anche in quel giorno tanto speciale.

mi vestii frettolosamente e nel preciso istante in cui stavo per chiudere la porta ricordai di star dimenticando un dettaglio troppo importante

la lettera.

l'afferrai velocemente e la richiusi nella busta prima di consegnarla al mio gufo e comunicargli il destinatario, poi corsi via.

spalancai le porte della sala grande e mi accomodai accanto al mio gruppo.

lei non c'era ancora..

solitamente il sabato non faceva mai colazione, preferiva dormire fino a tardi ma in quel giorno tanto importante..

entrò accompagnata da theodore, il suo, o meglio nostro, migliore amico.

"buongiorno." sorrise come una bambina entusiasta di spegnere le cinque candeline sulla torta.

fui l'unico a rimanere in silenzio mentre tutti gli altri l'abbracciavano e le davano gli auguri.

si accomodò di fronte a me, mi osservò attentamente.

mimai un "auguri" con le labbra e lei mi sorrise abbassando lo sguardo e portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

pensai che fosse davvero una strana reazione dopo la conversazione del giorno precedente, ma dovuta a cosa?

quando finì tutto il cibo nel piatto si alzò e scusandosi andò via con pansy.

"ho il presentimento che scompariranno tutto il giorno." disse draco rivolgendosi a me, theodore e blaise.

"lo penso anche io." rispose quest'ultimo.

mi ero sforzato per esserci tutto il giorno e invece a sparire sarebbe stata lei?

sospirai e tornai in camera.

quando arrivai a destinazione decisi di far sparire la lettera troppo sentimentale, ma prima volli leggerla un'ultima volta.

fu al terzo rigo che realizzai che tra le mani avevo il foglio che avrebbe dovuto avere lei, quello con la firma in anonimo.

nella fretta le avevo mandato la lettera troppo schifosamente dolce dove le confessavo che lei era la mia luna, che coglione.

"cazzo!" sbottai.

era per quello che aveva reagito in modo carino ai miei auguri.

ero un fottuto coglione, come avevo fatto?

a quel punto avrei solo dovuto chiudermi in camera e non farmi vedere mai più.

ma non lo feci.

mi feci coraggio smaterializzandomi a casa e cercando di non farmi vedere mentre entravo in camera.

aprii l'armadio ed iniziai a cercare dei vestiti consoni alla sua festa.

misi a soqquadro l'intera camera per essere alla sua altezza nonostante sapessi perfettamente che non ci sarei mai arrivato.

passai ore ed ore lì.

"figliolo, torni a casa e non avvisi?" papà fu più veloce di me.

"padre."

"come mai sei qui? perché metti in disordine il tuo armadio?" mi intimorii.

"padre, oggi la figlia di lucius e narcissa malfoy compie diciotto anni, stavo cercando un abito consono per partecipare alla sua festa." ammisi.

your moonWhere stories live. Discover now