Ultimatum

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T

Vedere Gabe che mollava tutto per venire verso di me su una pista da ballo, era una delle cose che mai mi sarei sognata di vedere avverarsi.
Era così intenso il modo in cui mi guardava da farmi sentire le farfalle.
Quando fu davanti a me, mi prese per i fianchi e mi guidò più vicina a lui. O meglio, mi appiccicò a lui! Potevo sentire tutto e in quel momento non mi dispiaque.
Ci muovemmo a tempo e mi ritrovai a ballare come non avevo mai fatto. Quando però vide che notai come i nostri amici ci guardavano, divenni più rigida. Lui seguì la direzione del mio sguardo e con le dita sul mento, mi portò verso i suoi occhi.
"Non pensare a loro, non pensare a niente."- Mi disse, mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio -"Guarda solo me!"-
Si rimise in posizione e mi sussurò:" Fidati di me!"-
In quel momento, pensai che forse non potevo farlo. Io lo amavo ma non era abbastanza chiaro cosa fosse tutta quella situazione.
Decisi di mettere i pensieri da parte e di lasciarmi andare. Farmi guidare da lui, era diventata un'abitudine ma anche una liberazione. Cosa avevo da perdere? Non so in quel momento cosa stessero vedendo gli altri ma sperai che significasse qualcosa e trasmettesse il sentimento che per me, era il più puro di tutti.
Quando la musica finì, ci baciammo. Fu un bacio casto ma lungo e dopo mi guardò in modo serio. Io volevo andarmene invece-:" Ehm..comincio a sentire caldo, esco fuori ok?"- Lui annuì.
Mi girai verso le mie amiche. Le loro facce erano così strane..l'unico che sorrideva era Daniel.
Michael invece beveva e mi lanciava saette di odio. Mi avrebbe incenerito se solo avesse potuto.
In quel momento non avevo voglia di affrontare nessuno, vedevo che le altre volevano farmi domande su domande ma io volevo solo prendermi del tempo.
Infatti subito a sbarrarmi la strada ci fu Alice -: "Non ora d'accordo? Voglio uscire un attimo fuori.."-
Vide la mia espressione e decise di non insistere. Meglio per lei o mi sarei incazzata.
Quando sentiì l'aria pungente tirai un sospiro di sollievo. Avevo le orecchie che pulsavano per via della musica e il cuore che batteva a mille.
Ero esausta, non volevo più tornare dentro. Se avessi potuto scappare lo avrei fatto, era tutto troppo ora.
Ero così assorta che non sentiì dei passi dietro di me.
"Innamorarti del tuo ex bullo, non è stata una mossa intelligente sai?"-
Saltai quando mi accorsi che Michael usciì dall'ombra e si piazzò davanti a me, come l'antagonista che affronta l'eroe.
Aveva uno sguardo cattivo e quel ghigno mi fece venire voglia di tirargli un pugno. Che cazzo voleva sto stronzo?
-" Scusami? Credo di non aver capito bene!"- Gli risposi pungente.
Lui rincarò -:"Hai capito benissimo, non fare la furba, sappiamo tutti e due che sei innamorata di Gabe dai tempi in cui eri una cessa sfigata!"-
Lo disse con crudeltà, come se queste parole potessero toccare un qualche nervo scoperto. Peccato che si sbagliava di grosso.
-" Tu si che sei un vero gentleman invece, un rifiuto eri e lo sei rimasto, a quanto vedo!
Vidi la sua tempia pulsare. Touchè stronzo.
Si tolse quel sorriso dalla faccia e si fece serio.
-" Stammi a sentire puttanella, non permetterò a te e alla tua fica schifosa di ingabbiare Gabe chiaro? Noi abbiamo altri progetti, perciò levati dalle palle o gli farò vedere il tuo diario!"-
Lo shock mi colpì in pieno. COOSAAA?!? QUEL PEZZO DI STERCO AVEVA IL MIO DIARIO? Ma come era possibile??
Lì dentro c'erano i miei segreti più inconfessabili, le mie paure, i miei tormenti. E anche cose che era meglio non venissero a galla..Doveva averlo rubato, per forza..
-" Pensi di farmi paura Michael? Lo sai che queste cose con me non funzionano più!"-
Lui rise e si fece ancora più vicino. Sentivo il suo profumo, mi dava il vomito!
-:" C'è un unico modo per scoprirlo non credi?"-
-" Lo hai rubato! Mammina non ti ha detto che non si toccano le cose degli altri?"-
Lui mi toccò i capelli e per poco non lo menai. Poi mi strinse di colpo le spalle e si avvicinò a un millimetro dalla mia faccia.
-" So che cosa vuoi, lui quanto ti dà? Perché possiamo trovare un accordo vantaggioso per entrambi.-"
Fu allora che iniziò a toccarmi.
Sentì la sua mano che risaliva sulla natica...
Fu un attimo! Mi si annebbiò la vista, tutto divenne rosso e lanciai un urlo. Mi venne il vomito!
Gli tirai uno schiaffo, poi un altro, arrivò la ginocchiata nei paesi bassi e lo vidi piegarsi in due.
Quando capiì che si stava incazzando anche lui, presi coraggio e gli tirai un'altro pugno. La mano mi faceva male ma non me ne importava un accidenti, lo stronzo aveva osato toccarmi! Se pensava che fossi una ragazzetta indifesa beh si sbagliava di grosso. Lui però lo fermò e reagì con violenza. -" Mossa sbagliata stronza!"- Mi strattonò e mi tirò uno schiaffo. I miei occhiali volarono dalla mia faccia e sentiì il sangue uscire dal mio labbro inferiore.
Il bastardo mi aveva spaccato il labbro.
Purtroppo non finì lì perché lui continuò. Un'altro schiaffo. Sbam.
Caddi a terra. Si sentiva che la merda faceva palestra cazzo. Non riuscivo a reagire, era troppo forte!
Nonostante io fossi per terra, lui non smise, continuò e mi tirò calci nello stomaco, sulla schiena, sulle gambe, sembrava ovunque! -" Cosa pensi di fare adesso eh?? Avrei dovuto dartele quando eri una ragazzetta del cazzo!! Già allora ti odiavo a morte!! Stasera ti insegno chi comanda!!"- Sentiì il suono di una cintura ma poi di colpo non sentiì più niente. Pensavo di essere morta o quasi. Mi aveva pestato per bene perché mi sentivo morire.
Quando riaprì gli occhi, vidi un'uomo che lo aveva bloccato e messo al tappeto.
Michael era a terra e non si muoveva.
Poi arrivò un'altro uomo, che teneva quello che lo aveva messo k.o.
-" Cristo, fermati così lo uccidi!! TORNA IN TE!!"-
In risposta lui scalciò come un animale, urlando come un pazzo.
-" Lasciami andareeee!!! IO LO AMMAZZO QUEL PEZZO DI
MERDAAAAA!!! Deve crepare!!! Stasera muoreeee!"-
Era Gabe cazzo. E quello che lo teneva a fatica era Daniel. Le urla di Gabe..erano come quelle di un lupo che ululava per il dolore e la rabbia. Era una furia, non si sarebbe fermato, dovevo fare qualcosa.
Non potevo permettere che andasse in prigione per aver ucciso un'uomo.
Con tutto il fiato che riuscì a raccogliere, lo chiamai.
-" ..Gabe..ti.....preeego.."- Sembrava a malapena un sussurro.
Non mi sentiva, così urlai come meglio potei:-" FERMATI!!"-
Lui smise di agitarsi e girò la testa di scatto!
Quando Daniel capì che ora la sua attenzione era rivolta a me, lo lasciò andare.
Lui corse subito verso di me, adagiandosi vicino e togliendomi i capelli dalla faccia.
Lo guardai, poi le forze mi abbandonarono.
Sentì solo che mi chiamava e le ragazze che urlavano e correvano verso di me.

La Mia Vita Senza TeWhere stories live. Discover now