Ne voglio ancora

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T

Ritorno giù al pub.
Non ci posso credere e non voglio farlo.
Ho appena tradito Mark e tutto ciò in cui ho sempre creduto.
Mai avrei pensato di poter fare una cosa del genere.
Lui non si merita questo!
Ero una schifosa traditrice e quel che è peggio, mi sentivo una merda due volte.
La prima era per quello che avevo fatto ovviamente!
La seconda? Per la sensazione che mi turbava. Mi era piaciuto cazzo. La mia relazione con Mark? Era come se fossero appena state spazzate via! E quel che è peggio, era che io mi sarei sposata! Non era accettabile.
Dirlo alle ragazze? Fuori discussione!
Ma lo avrei detto a Mark! Lui doveva saperlo, non se lo meritava. Lo avrei perso, un ragazzo meraviglioso, una relazione durata anni buttata nel cesso per un momento di goduria con quell'essere.
Ancora una volta per colpa sua, ero a pezzi. Ma il mio corpo non era d'accordo. Mi sentivo fisicamente bene, anzi, la mia amica in basso voleva il bis anche solo ripensando all'episodio sul tetto. Basta!
Avrei dovuto lasciare il mio ragazzo.
Avevo bevuto è vero ma non potevo dare la colpa all'alcool.
Avevo 30 anni, ero una donna adulta.
Avrei dovuto dirlo a Mark...
Lo raggiungo e lui nota subito la mia faccia da funerale.
-" Ehi, amore che hai?"-
Lo guardo senza dire una parola e lo trascino in un punto tranquillo del corridoio.
-"Ascolta, dobbiamo parlare!-"
Gli dico senza troppi giri di parole.
Lui attende con la preoccupazione in viso, in silenzio.
-" È successa una cosa stasera che ha cambiato tutto! Mi sento una merda per questo, non so come dirtelo..
Ma devo farlo perché tu non meriti tutto questo.
Sei meraviglioso, in tutti i sensi.
Spero che un giorno tu possa perdonarmi ma mi rendo conto che è una cosa impossibile."-
Lui sembra riflettere, poi si avvicina.
-" Cosa è successo? Perdonarti di cosa?"
Mi chiede in modo spaventato.
Quando vede che non gli rispondo, comincia a incazzarsi.
-" Mi devi dire cosa è successo! Mi stai spaventando!Parlamiii!"
Io lo guardo e senza aspettare oltre, sbotto.
-" Ho baciato un altro stasera.
Non so se è perché ho bevuto ma non ho scusanti, io ti ho tradito.
Insultami se vuoi, me lo merito!"
Lui non dice niente, chiaramente sconvolto.
Poi realizza e il suo viso si indurisce.
Vedo l'ira crescere nel suo sguardo e mi preparo, sapendo che ha ragione!"
-" Come hai potuto fare una cosa del genere? Sei impazzita? Hai rovinato tutto!! Non posso crederci... non riesco nemmeno più a guardarti!!-"
Si siede un momento per riprendersi..
Poi pronuncia le fatidiche parole!
-Prendi le cose da casa nostra e vattene! Sparisci dalla mia vita! Ho chiuso con te!!"
Mi dice e se ne va via sconvolto.
Sapevo che sarebbe finita ma non potevo dire niente.
Ho appena rovinato tutto e la colpa è di quella merda sul tetto.
Se lui non avesse iniziato a baciarmi, tutto questo non sarebbe successo!
È colpa sua, lo odio ancora di più!
Esco dal locale, dopo aver pagato e prendo un taxi.
Vado a casa e la trovo vuota.
Prendo i miei vestiti e decido di andare dai miei.
So che mi faranno domande su domande ma non mi importa, voglio solo non pensare più a niente.
Volevo morire...
Mi ritrovo davanti allo specchio con le valige in mano.
Tutto questo non sarebbe dovuto succedere.
Mi guardo e non mi riconosco. Non più!
Scendo ormai dalla mia ex casa e mi affretto a chiamare di nuovo un taxi.
Poi però decido di camminare..
Cercando di spegnere il cervello. Non riesco nemmeno a piangere, mi sento svuotata, senz'anima.
Lungo la strada a un semaforo, vedo una macchina nera che sembra seguirmi ma non ci dò troppo peso.
Non so perché ma mi sento osservata.
Poi appena scatta verde, la vedo accostare e sento subito la sua voce:
-" Vai da qualche parte PINGUINO?"-
La mia disgrazia rideva, consapevole di essere vittorioso e continuava a spassarserla come niente fosse successo, come se tutto quello non mi avesse uccisa...
In quel momento lo avrei ammazzato, quanto è vero Dio, non sarebbe sopravvissuto!
Prendo le chiavi di casa e comincio a rigargli la fiancata della macchina e a colpire con forza le ruote.
Sento un -"Ehi che cazzo fai, non ti azzardare a toccare la mia macchina pazza sfigata!"- e lo vedo scendere di corsa!
Comincio a colpirlo e come cerca di fermarmi, con una certa soddisfazione, lancio colpi ben mirati, che sono sicura gli provochino dolore, o almeno spero.
Riesce a bloccarmi le mani mentre inveisco in urla di rabbia e frustrazione!
-" È colpa tua, tutta colpa tua, pezzo di merda, mi hai rovinato la vita! Ti odio! Voglio che tu muoia, sei un essere orribile! TI ODIOOO! Per colpa tua il mio ragazzo mi ha lasciato! Mi hai tormentato per anni a scuola e ora di nuovo, la mia vita va in pezzi perché hai deciso di nuovo di entrarci. Te la godi vero a vedermi così? Mi fai schifo e adesso mi faccio schifo anche io!"
Avevo perso i freni ormai, ero fuori controllo ma la voglia di fargliela pagare era tanta, troppa da poter controllare.
Volevo ammazzarlo.
-" Non mi godo proprio niente, stavo tornando a casa quando ti ho vista con le valige e ho capito..!"-
Mi disse in tono fermo e controllato.
Certo lui era impassibile, tipico dello stronzo. Mica ce l'aveva un cuore lui.
Di colpo mi prese e mi abbracciò.
Rimasi di pietra e iniziò ad accarezzarmi i capelli.
-" Non volevo che le cose andassero così, per quel che vale mi spiace.. anche se vedendovi insieme avevo capito da subito che non sarebbe durata.
Adesso sei sconvolta e lo capisco ma meglio ora che dopo credimi!"
Io mi allontanai di scatto:
-" Mi ha lasciata per quello che abbiamo fatto! Per quello che per colpa tua ho fatto! Se non mi avessi baciato tutto questo non sarebbe successo. Poi scusami, non sarebbe durata? Ma chi cazzo ti credi di essere per impartirmi giudizi? Tu non sai niente di me e di come sono in una relazione!"
-" Io non saprò nulla di te ma penso di aver capito com'è lui!"
Lo guardai con sguardo assassino.
Lui continuò:
-" Siete completamente agli opposti voi due... per carità,non sto dicendo che non sia un bravo ragazzo ma non è quello di cui hai bisogno te!"
-" E di chi avrei bisogno io?"-
Gli chiedo con le braccia conserte e incazzata più che mai.
-" Tu non sei fatta per tipi come lui.
Tu sei passionale, competitiva, hai bisogno di un UOMO che ti faccia sentire quanto ti ama, non solo in camera da letto.
Uno che ti faccia tremare le gambe e gemere così forte da farti sentire in tutto il mondo"-
Rimasi scioccata dalla sue parole.
Mentre le diceva, iniziò ad accarezzarmi una guancia in modo dolce, così strano per uno come lui..
Poi iniziò a scendere e quando vide che mi ero in parte calmata mi fece girare di scatto, in modo da ritrovarmi così con la sua schiena dietro la mia. Sentivo tutto, il suo petto così tonico, tutto.
Nel mio orecchio oltre a sentire il suo respiro, sentivo anche le sue parole.
La sua voce si abbassò, divenne roca, come se si stesse confessando.
-" Ti avrebbe resa felice ma sarebbe stato tutto troppo tiepido.
Tu non vuoi questo, non hai bisogno di questo, tu hai il fuoco dentro..!"
Scese con la mano sul mio braccio in modo così lento da farmi venire i brividi, poi si abbassò e mi baciò il collo, ma non mi prima di avermi leccato un'orecchio.
Stava facendo di nuovo quella magia con il mio corpo, io non riuscivo a muovermi, era come se mi sentissi una marionetta e il mio corpo non rispondesse ad altri se non a lui!
Scese ancora di più finché non arrivò alla mia coscia e si insinuò sotto il vestito.
Il mio respiro divenne più rumoroso, chiusi gli occhi. Bastava un suo tocco per non farmi capire più niente. Questo è male, un vero problema.
Poi riprese:
-" Hai bisogno di un uomo che ti faccia gridare, che ti faccia venire così forte da renderti stordita, che ti faccia eccitare anche solo con il suono della sua voce..."
Ero una cretina, sapevo che dovevo allontarmi ma volevo che mi toccasse e non smettesse mai più.
Eravamo attratti fisicamente, c'era poco da fare e sentivo dalla sua erezione che anche il suo corpo era d'accordo con il mio.
-" Hai bisogno di qualcuno che sia capace di accenderti!"
Ok questa non me l'aspettavo, sembrava troppo serio per uno come lui dire questo.
Poi la sua mano si spostò e mi toccò...
Andai in imbarazzo, sapevo di essere bagnata dopo il suo tocco addosso.
-" Cazzo quanto sei bagnata! Riesco a sentire quanto sei eccitata!"-
Poi mi trascinò in macchina, sui sedili  posteriori, chiudendomi dentro.
Mise le mie valige nel bagaiaio ed entrò, dopodichè si richiuse la porta dietro di sé e mi inchiodò guardandomi.
I vetri erano oscurati ed era tardi, fortunatamente nessuno aveva visto il nostro spettacolino con tanto di mani.
-" Cosa stai facendo? Perché mi hai chiuso in macchina con te?"
-" Perché voglio guardarti!"
Non capivo cosa volesse da me, dopo tutto quello che gli avevo detto avrebbe dovuto essere incazzato.
Invece mi guardava come se volesse divorarmi.
Non aveva ancora mollato la presa, non si sarebbe stancato.
Potevo sentirlo nell'aria.
Voleva scoparmi, non ero scema! Voleva usarmi, avermi e gettarmi poi via come una pezza da due soldi.
Erano così le cose? Volevo che lo facesse, così tutto questo sarebbe finito e avrei ricominciato daccapo con la mia vita andata in pezzi ormai tre ore fa.
Alzai il vestito e lo guardai senza più ritegno.
Lui guardò in basso, ero ancora senza mutande e con la luce della macchina si vedeva tutto più chiaramente.
Sgranò gli occhi e rimase così, come se vedesse una fica per la prima volta in vita sua.
Senza nessun imbarazzo ma con la sola rassegnazione, parlai.
-" Volevi guardarmi giusto? Bene, guardala. Perché è questo che vuoi vero? Vuoi solo scoparmi e andartene no? Allora eccoti servito.
Ti dò il permesso di avermi.
Non ho più nulla ormai, distruggimi pure! Fammi dimenticare.."
Mi fissò e con lentezza calcolata si mise sopra di me.
Ci fissammo e sentii le sue dita infilarsi dentro di me.
Rimasi sorpresa di sentire quelle dita andare così delicate...
Lui mi studiò, sembrava che mi vedesse come un enigma, poi sempre con le dita cominciò a toccarmi il clitoride.
Cominciai ad ansimare, sentivo il suo respiro addosso, anche lui era col fiato corto, chiaramente eccitato.
Poi mi guardò dritto negli occhi e mi baciò, era un bacio diverso da quelli sul tetto.
Era dolce, delicato, così leggero da farmi piangere.
Sembrava che mi stesse consolando.
Le lacrime iniziarono a scendermi ai lati delle guance e cercai di asciugarmele velocemente. Non volevo sembrare ridicola.
-" Non piangere, non lo sopporto!"-
Mi disse con tono freddo.
Ero una cretina.
Lui cominciò ad accelerare e cominciai a gemere sempre più forte.
-" Mh, si così va meglio, questa si che è musica per le mie orecchie."
Dio quanto lo detestavo, era ovvio che per lui era solo tutto un gioco.
Io stavo soffrendo e lui la stava buttando sull'ilarità. Tipico di Gabe.
Poi di colpo si mise in ginocchio, mi fece sedere e mi levò il vestito, rimasi in reggiseno.
Mi fece ridistendere.
Poi mi studiò dalla testa ai piedi e vidi che tutto quello che vedeva gli piaceva. Questo non mi rese più nervosa anzi, mi piaceva che avesse capito che ormai ero una donna e non più una ragazzina.
Mi accarezzava con la mano ovunque, sentivo i brividi sulla pelle, mi piacque da morire vederlo mentre si sbottanava la camicia.
Vidi i suoi muscoli e mi si seccò la bocca.
Era stupendo, tremendamente sexsi, mi accendeva la libido con tutto quel ben di dio esposto.
Vide che ero come imbambolata e mi sorrise: -" Scommetto che ti piace quello che vedi vero ?" -
Decisi che doveva saperlo.
-" Mi piace da morire, penso che potrei venire anche solo guardandoti!"
Ritornò serio di colpo, con lo sguardo mi guardò lì in basso e disse:" Fallo!"
Spalancai gli occhi.
-" Toccati.."
Lo disse in quel modo da mettermi k.o.
Quando parlava così mi faceva morire.
Avrei potuto fare qualsiasi cosa.
Presi coraggio e cominciai a toccarmi con la mano, accarezzandomi le labbra e scendendo fino al mio seno.
Osservava ogni mia mossa ed era così assurdo tutto ciò.
Mi strizzai un capezzolo, poi feci la stessa cosa con l'altro.
Si vedeva che era in tensione, voleva toccarmi ma non avrebbe potuto.
C'era una sfida e volevo vincerla..
Poi scesi lungo la pancia e con lentezza calcolata, scesi giù.
Cominciai a fare piccolo cerchi sul mio clitoride e mi lasciai sfuggire un gemito.
Lui scattò quando cominciai a inarcarmi mentre infilavo le dita dentro di me.
Mi baciò mettendomi la lingua in bocca e sentire il suo petto contro il mio mi diede una scarica nel basso ventre.
Lui prese la mia mano e iniziò a guidarmi mentre mi masturbavo.
Dettava lui il ritmo mentre mi guardava gemere e mi baciava senza ritegno.
Ero vicina al culmine e parlò:
" Hai idea di quanto cazzo tu sia fottuttamente sexsi? Eh? Di quanto tu mi ecciti?"
Non sapevo cosa dire..
-" Voglio vederti mentre godi e sentirti tremare mentre vieni!"
Stavo per esplodere, quando arrivò il colpo di grazia.
"- Si, cosi! Voglio che vieni! Sei bellissima, la cosa più bella che abbia mai visto cazzo!"
Venni e mi accorsi che si era reso conto di aver parlato troppo.
Non era da lui, troppo smielato per Gabe.
Lui non faceva complimenti, non era affatto delicato. Era uno stronzo e come tale si comportava!
Ma allora perché dirmi questo? C'era qualcosa di strano.
Lo percepivo, dal modo in cui mi toccava,mi guardava, dal modo in cui mi aiutò col vestito.
Non disse nulla.
Poi prima di scendere si girò e disse:
-" Hai un posto dove stare?"
-"Si torno dai miei!"
Ci pensò un attimo poi mi rispose:
-" Fammi strada, ti accompagno."
Poi andò davanti al posto del guidatore e partì.
Lungo il tragitto scese un silenzio di tomba.
Nessuno dei due sapeva cosa dire..
Poi arrivammo, scese subito dall'auto,tirò fuori le valige e me le mise davanti al portone del palazzo.
Mi guardò uscire dalla macchina e mi posizionai di fronte a lui.
Mi fissò di nuovo con quello sguardo freddo e si allontanò senza dire niente.
Gli dissi un "Grazie" a voce alta.
Lui si fermò e cupo mi disse:
-" Aspetta a ringraziarmi, Pinguino!"
Poi si mise in macchina di corsa e partì.
Io rimasi a guardarlo andare via.
Poi crollai, con le mie lacrime

La Mia Vita Senza TeWhere stories live. Discover now