Ricorderai

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Gabe

Mentre tornavo a casa in macchina mi salì la rabbia.
Cosa cazzo mi stava succedendo?
Ok, la volevo scopare e quindi?
Cos'era quella gentilezza Gabe?
Non mi sono mai interessato al far stare bene una ragazza, chissene fregava!
Poi piomba lei e ciao buoni propositi.
Ritrovarmela con le valigie e vederla sola a quell'ora mi ha fatto preoccupare.
Cosa assolutamente non da me!
Non mi aspettavo che mi avrebbe voluto ammazzare..
Ok, forse si! Me lo meritavo lo so ma in parte però! Lei poteva dire di no invece mi ha assecondato e porca puttana era stato pazzesco.
Sentivo ancora il suo sapore nella mia bocca.
Era dolce, come lo era lei e questo mi faceva incazzare ancora di più!
Non mi aspettavo tutto questo, così come non mi aspetto di ritrovarmela davanti così presto!
Ma volevo che le fosse chiaro come io la vedevo! Era una donna adulta con un cervello e un corpo stupendo.
Era bellissima cazzo e doveva sapere quanto valesse.
È vero al liceo era un cesso ma ora..non era lei, non poteva essere lei, era così cambiata! Era un'altra persona per me..non riuscivo a collegare quella trasformazione.
L'anatroccolo che diventa un cigno.
E che cigno accidenti!
Uno sguardo del genere è capace di fotterti il cervello.
Mi sono avvicinato e le ho detto quello che pensavo.
Sapeva che ho sempre detto la verità nuda e cruda.
Ma io volevo vedere lei nuda, sotto di me, con il mio cazzo dentro di lei e magari su tutti i mobili di casa mia, sentendo le sue urla.
Avrei voluto ripassarmela ancora e ancora e ancora...
Mi stavo trasformando in un ragazzino con la tempesta ormonale e i brufoli!
Poi quando ho visto che era calma, l'ho fatta girare e gliel'ho appoggiato.
Immaginavo come sarebbe stato metterglielo dentro, specialmente nel culo.
Improvvisamente immaginare T a pecora, mentre le tengo i capelli e vedo nello specchio di fronte a noi, con il suo sguardo da cerbiatto che mi guarda eccitata è una delle scene più porche di sempre.
Rischiavo di venire ancora solo così.
Poi la mia mano si è animata e sono sceso sotto al suo vestito.
Non portava ancora le mutande e questo mise a dura prova il mio autocontrollo.
Poi la toccai e andai fuori di testa.
Le dissi quanto cazzo mi eccitava perché era vero, volevo sentire le sue reazioni alle mie parole sporche.
Non ci pensai due volte e la chiusi in macchina, sui sedili posteriori.
Dopo aver messo le valige dietro, tornai da lei e la fissai.
Volevo guardarla di nuovo, mi piaceva quello sguardo che aveva, un mix tra l'incazzatura e l'imbarazzo.
Quegli occhi erano così profondi che mi persi di nuovo.
Poi fece una cosa che non avrei mai potuto immaginare.
Alzò il vestito e me la fece vedere.
Sgranai gli occhi e mi si seccò la bocca.
Cristo.Santo.
Era rasata, non completamente ma al punto giusto e la vedevo già bagnata.
Bagnata per me.
Vidi quella visione magnifica e si, era senza dubbio cresciuta bene, in tutti i punti giusti.
Non dissi nulla, non riuscivo a emettere un suono, poi lei mi disse che mi avrebbe permesso di scoparla.
Che non aveva più nulla da perdere ormai.
Senza nessun imbarazzo, sbattendomela letteralmente in faccia.
Non me lo sarei fatto ripetere due volte!
Mi misi sopra di lei attento a non farle male e iniziai a baciarla.
Era ancora più incredibile la sua bocca sulla mia in quel momento che sul terrazzo.
Le ficcai due dita dentro, poi decisi che volevo sentirmela addosso.
La feci sedere e le abbassai le spalline del vestito, il reggiseno e lei mi aiutò a togliere tutto, poi rimase nuda.
Non ero pronto a questo.
Mi piaceva quello che vedevo ed era evidente. Non potevo nasconderlo nemmeno se ci avessi provato.
Volevo sentire la sua pelle nuda e iniziai ad accarezzarla ovunque.
Lei mi guardava con quello sguardo che mi piaceva tanto. Come se fosse fiera di sé stessa e allo stesso tempo mi stesse sfidando. E poteva esserlo eccome!
Direi che aveva lavorato sodo per quel corpo.
Mi inginocchio e mi tolgo la camicia.
La sorprendo a guardarmi. Ci manca solo che le scenda la bava.
Mi è sempre piaciuto essere guardato e desiderato, ma il fatto che fosse lei, dopo l'odio che ha provato per me negli anni passati mi rendeva euforico.
Le feci un sorrisetto e la sfottei di nuovo:
-"Ti piace quello che vedi?"
-"Mi piace da morire, penso che potrei venire anche solo guardandoti così!"
Decisi che me lo avrebbe dimostrato.
Volevo sfidarla in tutti i sensi.
-"Fallo!"
Lei rimase di sasso.
-"Toccati.." le dissi, con la voce più erotica che potessi avere.
I suoi occhi diventarono più oscuri e vidi la sfida prendere forma.
Iniziò ad accarezzarsi le labbra, poi scese sul collo, sul seno e si pizzicò i capezzoli.
Dovetti fare appello a tutto il mio autocontrollo perché volevo farlo io.
Ero in tensione e le mani prudevano dalla voglia di toccarla..
Poi scese ancora e si massaggiò il clitoride. Cominciai a sentire caldo, andavo a fuoco!
Poi si mise due dita dentro, inarcò il bacino e chiuse gli occhi.
Emise un gemito.
Bastò quello e impazzì! Non ce la feci più!
Assaltai la sua bocca, volevo vederla venire.
Decisi di controllare il ritmo della sua mano e la senti ansimare.
Era una visione magnifica..
Doveva saperlo.
Volevo contaminarla, farla sentire sporca, farla impazzire.
Poi le dissi una cosa che mi sarei dovuto tenere per me.
-" Sei la cosa più bella che abbia mai visto cazzo!"-
Lei venne e sperai che non mi avesse sentito.
Il mio pene stava esplodendo, volevo essere dentro di lei.
In quel momento però non potevo.
Avevo superato un confine e dopo tutto eravamo ancora in macchina.
Non me la sarei scopata sui sedili posteriori.
Lo avrei fatto nel mio letto, poco ma sicuro.
La aiutai a vestirsi e scesi, chiedendole se aveva un posto dove stare.
Mi disse dai suoi e la accompagnai.
Scese un silenzio di tomba, che mi permise di guardarla dallo specchietto retrovisore.
Non incrociò mai il mio sguardo, era persa nei suoi pensieri.
Spero che stesse pensando a quello che era appena successo. Io per lo meno non riuscivo a smettere.
Arrivati, scesi e le misi le valigie fuori.
Lei arrivò davanti a me e mi guardò.
Abbiamo sempre avuto questo modo di comunicare io e lei, con questo sguardo che diceva tante cose senza parlare.
Riuscivo a capire come si sentisse semplicemente guardandola. Per me lei è sempre stata un libro aperto.
Già da ragazzina, sapevo quando stava male, se si sentiva in imbarazzo o aveva paura.
In quel momento, lei mi stava chiedendo "E adesso?"
Non le trasmisi nulla col mio sguardo.
Me ne andai e voltandomi per andare alla macchina la sentì dire -"Grazie!"
Mi bloccai.
Grazie per cosa? Per averle dato un passaggio? Per averla fatta venire?
Per aver cagato fuori dal vaso esponendomi con il "Sei bellissima cazzo!"?
Immagino per la prima.
Ciononostante non le avrei permesso di cavarsela così.
Era in debito con me e gliel'avrei fatta pagare.
Non avevo nessuna intenzione finirla.
L'avrei lasciata dopo essere riuscito a farmela.
Me l'ero promesso.
Andai via e la lascia così, mentre mi guardava.
Vidi la sua espressione dagli specchietti e la vidi crollare a terra.
Stavolta non mi fermai.
Doveva stare da sola, ne aveva sicuramente bisogno.
Non so perché ma vederla così, mi fece sentire una merda. Mi sentivo uno stronzo. Tutto quello che mi aveva detto colpendomi era vero!
In macchina quando la vidi piangere stavo per dirglielo, non potevo sopportare di vederla così per colpa mia. Prenderla in giro era una cosa ma quì era diverso, le avevo distrutto il fidanzamento.
Anche se non me ne sarebbe dovuto fregare un cazzo! Decisi di smetterla in quel momento e di farla godere. Non ero mai stato bravo a parole e sperai di poterla aiutare a non pensare almeno in quel modo.
Direi che ci sono riuscito...

Arrivo a casa di Michael.
Sento le urla da fuori ed è insieme a Daniel.
Quei due mi faranno diventare pazzo!
Apro con la copia delle chiavi e salgo.
Me li trovo sul divano a giocare a carte con tre ragazze dall'aspetto super sexsi e noto che una non ha praticamente niente addosso.
Mi vedono e iniziano a rompermi le palle!
-" Ah ma allora sei vivo? Pensavo stessi ancora tra le gambe di qualcuna!"- Mi punzecchia Michael.
A volte mi sembrava geloso di tutto quel mio successo con le donne.
"- Infatti ho appena finito con una.."-
-Uuuh racconta bello dai!" si intromise Daniel -"...E non tralasciare i dettagli!"-

Risero tutti e due, con le ragazze che mi guardarono, in particolar modo quella senza quasi nulla addosso. Mi ricordava...meglio non pensarci!
-"Beh, almeno potreste imparare qualcosa dal migliore amici!"
Risi di gusto e mi lanciarono delle patatine che io prontamente schivai.
Salii in bagno, volevo farmi una doccia.
Mi tolsi tutto ed entrai sotto il getto della doccia.
Inizia a pensare a tutto quello che era successo e il mio cazzo si animò.
Pensai a lei, a com'era stato sentirla nuda sotto di me, immaginare tutti i modi in cui avrei potuto farmela e iniziai a toccarmi.
Lo presi in mano e iniziai ad andare su e giù. Sentire il suo sapore, immaginare quello della sua pelle, era troppo intenso da descrivere.
Mi faceva incazzare sentirmi così ma allo stesso tempo mi eccitava da morire sapere che ero io a farla accendere in quel modo. Accellerai e immaginai la sua bocca che me lo leccava e succhiava.
Quello fù il colpo di grazia. Venni in modo incontrollato, mi sentivo esausto e mi rifeci un'altra doccia per pulirmi dal casino.
Uscì e mi guardai allo specchio!
Ero nella merda fino al collo e lo sapevo.
Sentì bussare e andai alla porta.
La aprì e mi ritrovai davanti la ragazza che mi aveva fissato quando sono entrato.
Doveva andare in bagno mi disse, ma sapevamo tutte e due che era una balla.
Ero coperto da un asciugamano in vita che finì subito per terra e la tirai dentro.
Avevo bisogno di scoparmi quella ragazza, per dimenticare.

Ero nel letto degli ospiti con la stessa ragazza vicino e quando ripensai a quello che avevamo appena fatto, non immaginai lei.
L'avevo messa a pecora e scopata senza ritegno... ma non era lei che vedevo.
Non erano i suoi capelli che tenevo in mano stretti a pugno, non erano suoi quei gemiti, non era suo quel culo.
Le venni dentro con violenza ma io immaginavo un'altra persona sotto di me.

Dovevo fare qualcosa!

La Mia Vita Senza TeOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz