'' non c'è molta gente oggi '' dico sbuffando e appoggiandomi sul bancone. Sam mi lancia un'occhiata divertita, continuando a pulire il bicchiere di vetro per poi appoggiarlo vicino agli altri '' già, ma almeno si sta bene '' in effetti l'aria si era riscaldata, e il tempo era piacevole, dall'entrata entravano odori primaverili, non proprio consoni a questa stagione fresca. Slego lo chignon e metto la pinza in bocca per matenerla, mentre mi sistemavo i capelli in un altro chignon più resistente. è in quel momento che entra Kim. Le mani in tasca, gli occhi chiari che vagavano curiosi intorno a lui, come se fosse la prima volta che vedeva quel posto. Quando i nostri sguardi si incontrano, mi ritrovo a schiudere le labbra e la pinza cade per terra. Quel minuscolo suono mi risveglia e io abbass lo sguardo, mantenendo ancora con una mano i capelli. Mi abbasso e prendo la pinza, mettendola sui capelli per mantenerla e solo allora mi alzo. Kim è proprio davanti a me, seduto tranquillamente sullo sgabello. In quel momento entra un'altra ragazza, e quando volta il viso verso di me, la riconosco. Lena, la sorella di Kim. Aprendosi in un sorriso si avvicina e si siede vicino al fratello. Kim mi guarda sorridendo, senza notare minimamente la sorella. Ricambio il sorriso '' ciao '' lo saluta '' ciao Taylor '' ricambia. La sorella sbuffa '' Kim, ti ho già chiesto scusa '' dice Lena rivolgendosi al fratello, ma questo continua a guardarmi. '' una birra, per favore '' dice Kim mordendosi il labbro. Sposto lo sguardo da lui alla sorella, che continuava a chiedere scusa. Alla fine annuisco e mi dirigo verso il frigo, prendo una bottiglia di birra e ritorno al bancone.Lena continuava a parlare, mentre Kim guardava con aria stufa lo schermo del telefono, prima di alzare gli occhi al cielo e rimettere in tasca il telefono. Mi avvicino a loro e prendo lo stappabottiglie '' ... è solo che eravate così carini, e lei me lo ha chiesto con così tanta dolcezza ... '' dice Lena catturando la mia attenzione. Mentre stappo la bottiglia, lancio uno sguardo furtivo a Kim. Le mani erano congiunte sul bancone e le fissava ossessivamente, le narici del naso dilatate. Era arrabbiato, con la sorella. Era evidente che voleva ignorare la sua voce ma non ci riusciva. Lena smette di parlare e io porgo la bottiglia a Kim, per poi chiedere '' tutto okay? '' prende un sorso di birra e quando alza il collo noto della barbetta sotto il mento. Abbassa di nuovo la testa e mi guarda annuendo '' si, sto abbastanza bene '' Lena sbuffa e porto l'attenzione su di lei, guardandola. Gli occhi chiarissimi, i capelli di un castano più scuro di quello di Kim, un viso da bambolina. La ragazza si gira e mi guarda con i suoi enormi occhi '' ti prego aiutami '' dice sbattendo le ciglia velocemente. Sorrido '' ehm ... come posso aiutarti? ''       '' contringilo a parlare con me '' ridacchio, mi volto verso Kim e mi appoggio sul bancone '' perchè non le parli? '' lui fa una finta espressione confusa '' chi? '' alzo un sopracciglio '' tua sorella,Kim ... '' lui sospira e abbassa lo sguardo '' faccende complicate ... '' lancio uno sguardo a Sam che rideva silenzioso. Quando mi vede, indica Lena impegnata ad osservare irritata il fratello, '' carina ... '' dice in linguaggio muto, annuendo malizioso. Alzo gli occhi al cielo '' te lo dico io allora ... '' dice Lena, rivolgendosi a me e facendo alzare subito lo sguardo al fratello. Prima che quest'ultimo potesse dire qualcosa, la ragazza dice '' non risponde alle chiamate e ai messaggi dell sua ex, lei si vuole rimettere insieme a lui, perchè ha capito di aver fatto una scelta sbagliata, perciò le ho proposto di venire qui, e le ho assicurato che c'è un posto a casa ''      '' Lena! '' esclama arrabbiato Kim, voltandosi a guardarla. La sorella sorride trionfante, poi ritorna seria '' verrà,Kim, tu lo sai ... '' lui alza gli occhi al cielo '' il nonno non la farà mai entrare a casa ... ''  lei incorcia le braccia '' si, se dirai che sei veramente innamorato di lei! ''     '' Maledizione, Lena! Io non sono innamorato di Helen, non più! '' non lo grida, ma la sua voce era dura è profonda, e mi entra nelle orecchie echeggiando. Una piccola parte di me ricorda l'ultimo bacio tra noi, che ha scatenato mille emozioni dentro di me. Ecco, quella parte era contenta di quell'affermazione, e sperava che amasse qualcun'altro. Che amasse me. Eppure quella era solo una minima parte, mentre tutto il resto la sopprimeva. Non aveva senso pensare tutto quello. Io non lo amo. Ma quando lui si gira verso di me e mi guarda con quei suoi occhi speciali, quell'affermazione diventa più piccola mentre quei pensieri sciocchi si intensificano. Lo guardo a mia volta e il mio cuore comincia a battere più forte. Lui distoglie lo sguardo, prende una banconota dai suoi jeans e la poggia sul tavolo, poi mi saluta con un sorriso, prende la bottiglia e se ne va. Lo guardo andare via, pensieroso, e noto sempre di più la somiglianza con suo nonno. '' Taylor, giusto? '' dice Lena risvegliandomi. Mi giro per guardarla e annuisco '' c'è ... c'è qualcosa tra te e mio fratello? '' dice indicando la porta e guardandomi con le sopracciglia aggrottate. '' cosa? '' chiedo confusa. Alza le spalle e lascia cadere la mano '' i vostri sguardi erano così ... ''     '' ... intensi '' finisce Sam apparso nuovamente al mio fianco. Ridacchio nervosa '' non siamo in un film, ragazzi '' dico prendendo uno straccio e pulendo una macchia immaginaria sul bancone. Lena sospira e quando le mando uno sguardo, la trovo ad osservarmi. Ha la stessa espressione di quando qualcuno vuole chiedere qualcosa ma non è sicura volerlo fare. Un pò complicato. Ma Lena non mi chiede nulla nè a me nè a Sam. Il mio amico ci prova con lei, ma è una ragazza tosta. Non lo pensa un granchè e infatti, quando se ne va, sembra piuttosto scocciata. '' Dici che ho fatto male a dirle che ha un odore buonissimo? '' chiede Sam uscendo dal bar. Ridacchio, mentre chiudo la porta e giro la chiave quattro volte. Arriccio il naso voltandomi verso di lui '' forse un pò azzardato '' gli lascio spazio e lui cala la saracinesca '' ma che azzardato, era una mossa da maestro ... '' dopo un breve scambio di battute ci salutiamo e ognuno va per la sua strada. Arrivo quasi subito a casa. Chiudo la porta alle mie spalle e quando entro Dolores esce dal corridoio, per poi fermarsi e guardarmi pensierosa. Le lancio uno sguardo interrogativo '' c'è qualcosa che non va? '' lei deglutisce e si avvicina sciogliendo le braccia '' Taylor, vorrei che ricominciassi ad andare dalla psicologa '' la guarda scuotendo la testa '' no, non voglio ''       '' Taylor, voglio che ... ''  allunga una mano ma io mi scanso '' no, non ci voglio più parlare ''reprimo i ricordi di ogni seduta. Ogni parola che dicevo, ogni risposta alle domande che mi poneva mi facevano galleggiare nelle sensazioni, nei ricordi, nella paura. '' perchè? '' le chiedo quasi sottovoce. Lei sospira '' perchè ... perchè ho paura per te. Con quello che è successo con tuo fratello, quello che ha provocato ... ''      '' no! '' le labbra di Dolores adesso sono una linea sottile '' hai ancora 17 anni, decido io cosa è bene per te! Quindi tu mi ascolterai adesso, Taylor, farai quello che ti dico '' .

#SpazioAutrice

Come dice una mia nuova amica, Wattpad è posseduto :') avevo messo il capitolo qualche giorno fa e infatti mi chiedevo perchè alcune di voi mi mandassero messaggio come '' ti prego aggiorna'' '' sto morendo'', ed io ero tipo '' ma ho aggiornato qualche giorno fa, fatemi respirareH'' ma poi ho visto che la storia non è stata aggiornata e ho cercato di capire perchè non mi facesse mettere il capitolo. Bhe, non so perchè ma almeno e l'ho fatta. Scusate il ritardo ( mostruoso ritardo) spero che il capitolo vi piaccia.

vi adoro ( come sempre) un bacio

Dreamenr84

La Ragazza Yo-YoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora