CAPITOLO 33

329 7 0
                                    

Leyla




"Em..." mi schiarisco la voce per sciogliere il nodo che mi si è formato in gola.

"Respira, stai tranquilla, cerca di calmarti e poi mi dici cos'è successo" esordisce con calma

Ingoio un groppo di saliva e sospiro rumorosamente.

"Io non volevo rifiutare Aiden, non l'avrei fatto perché mi sento benissimo quanto mi sta vicino, ma... ma mi hanno minacciata con questo" le mostro il video

Emma si mette una mano sulla bocca per lo shock

"Mi hanno ripresa alla festa in villa mentre mi cambiavo il top e hanno editato il video mostrando me nuda" sussurro con flebile voce

"Chi è stato?" mi chiede a denti stretti

"Ivan"

"Che gran pezzo di coglione" ringhia "E poi?"

"Mi ha obbligata a stare con lui e prima mi ha mandato questo messaggio"

Lo legge e poi prende il suo telefono e fa delle foto ai messaggi dall'inizio alla fine

"Ora ascoltami" mi dice prendendo in mano le mie guance "Domani ti darà la merda, prendila e subito dopo mandami un messaggio, ti dirò io cosa fare, capito?"

Annuisco debolmente dopodiché mi stringe in un caldo abbraccio "Si risolverà tutto" mi sussurra all'orecchio.

si risolverà tutto, si risolverà tutto, mi ripeto questa frase all'infinito sperando con tutta me stessa che effettivamente sia così.

Passo la notte rigirandomi nel letto tra l'agitazione e la paura, quando sono circa le cinque di mattina riesco finalmente a chiudere gli occhi cadendo in un sonno profondo.

**

Emma mi sta attaccata mentre percorriamo i corridoi insieme, manca una mezz'oretta prima della nostra lezione

"Devi fare la faccia più innocua possibile, stai serena e cerca di non far sembrare sospettosa la situazione" emette Em quando mi arriva un messaggio

"Vieni nel ripostiglio al piano terra, ora" leggo il messaggio e faccio un cenno ad Em per avvisarla che è lui, dopodiché a passo felpato mi dirigo verso lo stanzino.

L'interno è buio e microscopico da farmi sudare freddo, non devo pensare a quello, non ora.

"Ma ciao cara, come hai festeggiato ieri il tuo compleanno?" mi richiama la sua voce.

"Bene" rispondo "Perché sono qua?" chiedo con fare innocente

"Oh vero, mi stavo per dimenticare del vero piano, anche se non mi dispiacerebbe scoparti in questa lurida stanza" sogghigna beffardo.

Ignoro il commento e cerco di non mostrare nessun emozione nel mentre si tasta i pantaloni alla ricerca di qualcosa, quando lo trova me lo porge, lo prendo con le dita quando mi afferra la mano e mi attira a sé.

"Non fare passi avventati, sennò sai cosa ti succederà" mormora per poi andare via.

Con la mano tremante mando un messaggio ad Em, la quale mi dice di incontrarci nel bagno delle ragazze.

Mi precipito verso il wc delle femmine senza attira l'attenzione degli altri studenti e quando entro cerco di capire dove sia Emma.

"Dove caspita sei" dico a me stessa

"Ley vieni" bisbiglia una voce, pianto i miei occhi verso la porta socchiusa in fondo al bagno e la vedo.

"Dammi la cosa" esordisce allungando la mano verso di me. Glielo porgo e poi sparisce dietro alla porta.

THE DARKNESS behind the maskWhere stories live. Discover now