CAPITOLO 3

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Aiden

La raggiungo appena in tempo per afferrare l'enorme felpa che indossa.

Sento che sta per dire qualcosa così la precedo.

"Prego sbadata"

Vedo che sta per ribattere ma subito noto che si è irrigidita di colpo e sta guardando qualcosa o meglio qualcuno dietro di me.

Mi giro, curioso del perché si sia pietrificata e vedo un ragazzo un po' più basso di me, capelli sul nocciola biondo, occhi verdi e un viso da vero stronzo.

"Guarda guarda chi c'è, come va Leyla cara?" chiede con una voce fastidiosa che mi viene da picchiarlo.

"C-che ci f-fai qui?" balbetta la sbadata.

Mi giro e vedo che ha gli occhi leggermente lucidi e capisco che sta cercando di trattenersi.

Perché si sta comportando così? Chi è sto tizio?

"Cosa vuoi che faccia in una scuola?" dice per poi ridere di gusto.

Giuro che se non la smette gli spacco quella testa di cazzo che ha.

Non vedendo che risponde mi paro davanti a lei.

"Chi cazzo sei tu?" chiedo mentre la mia rabbia sta salendo.

"Oh, non te l'ha detto? Sono il suo adorato Ivan" dice sogghignando.

"Se continui ad infastidirla ti giuro che ti faccio scomparire quel sorriso del cazzo che hai in faccia" sputo arrabbiato.

Mi guarda da capo a piedi e poi guarda dietro di me per poi avvicinarsi a Leyla.

"Ci sentiamo, dolcezza" dice per poi uscire dall'aula.

Mi volto per avere spiegazioni ma subito corre via verso il bagno delle ragazze.

Perché si è comportata così? Non è da lei non rispondere alle persone dato che ha sempre da ribattere. Senza rendermene conto sono ancora in piedi in mezzo alla porta, mi decido allora di andare verso il corridoio per andare dai miei amici.

Mentre cammino sento tutti gli sguardi delle ragazze puntati su di me, ma non ci faccio caso perché nella mia mente c'è solo quella ragazza sbadata che non so per quale motivo sento che c'è una qualche connessione fra di noi che mi fa pensare di averla già vista da qualche parte, ma che non riesco a ricordare ora.

Mi avvicino al mio gruppetto e vedo che ci sono tutti tranne mio fratello, Arthur, che come al solito si sarà intrattenuto con qualche ragazza.

"Finalmente sei arrivato Aid, ci stavamo chiedendo se ti fossi cacciando in qualche casino" dice Cedric, il biondo del gruppo e anche quello che ama mettersi nei casini,un po' come me.

"Parla quello che si è fatto mettere i piedi in testa da una ragazza" ride Blake, il più razionale e normale tra noi quattro.

"Divertente e comunque stasera si va al Bear's Lair?" chiede il biondino.

"Si come sempre" rispondo.

"Ehilà, di che state parlando?" dice la voce stridula di Sarah.

"Che stasera si va al Bear's Lair, per divertirci un po'" ribatte Cedric.

"Allora veniamo anche noi" rispondono all'uniscono le tre "vipere" come dicono tutti.

Dopodiché ci dirigiamo ognuno alla propria aula.

**

A fine delle lezioni mi dirigo verso la palestra della scuola, per allenarmi.

Quando sto per svoltare l'angolo sento una voce familiare.

THE DARKNESS behind the maskWhere stories live. Discover now