CAPITOLO 22 parte 1⚠️

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Leyla

Mi incammino verso la porta e quando arrivo il moro alza lo sguardo da terra e mi fissa.

"Devo passare" dico

"Prima devo dirti una cosa, ti prego ascoltami" mi prega lui

"Mi hai già detto quello che sei riuscito a dire qualche ora fa, quindi ora lasciami passare" rispondo.

Faccio per spingerlo e sgattaiolare in stanza ma la sua mano mi afferra il polso, bloccandomi completamente.

"Ley ti scongiuro"

"Ora sono impegnata, me ne parlerai un altro giorno" borbotto frustata.

Lo vedo abbassare la testa e alleggerire la pressione sul mio polso, subito mi scanso e apro la porta, mi chiudo dentro a chiave e poi faccio un sospiro di sollievo.

"Se non vuoi perdonarmi ti posso capire ma ti prego di ascoltarmi prima"aspetta una mia risposta ma non arriva così continua ".... i-io non so come comportarmi con te, sei diversa dalle altre ragazze, quella mattina non ho saputo come reagire con te vicino dato che fino a qualche mese fa ero abituato ai suoi modi di fare, ma poi quando ti ho vista andartene mi sono reso conto che con te era diverso e che non potevo comportarmi così quando. quando nei miei pensieri c'eri sempre tu."

Il mio cuore inizia a battere fortissimo così forte che sento che tra poco mi scoppia in petto.

Non può essere vero, non posso paragonarmi a Sarah che è mille volte più bella di me. Come può dire che preferisce me a lei? E' surreale.

"Stasera ho ho cercato di dirti che volevo che mi portassi tu il compito perché volevo vederti ma da idiota non ne ho avuto il coraggio. Io sto cercando di perdonarmi ma a volte non ci riesco e finisco per fare cazzate. Ti prego Ley ti prego non odiarmi.."

Perdonarsi per cosa?

In cuor mio so che in parte ho già perdonato Aiden per quello che è successo qualche giorno fa con Sarah, ma come faccio a dirgli che la sua sorta di "amica" mi ha minacciata?

Aspetto qualche secondo e quando capisco che se ne è andato mi guardo in giro, vedo Emma sulla soglia della porta del bagno che mi guarda.

"Ti va di spiegarmi cosa è successo?" mi chiede sorridendomi dolcemente, annuisco e poi mi siedo sul divanetto aspettando che lei faccia altrettanto.

Le spiego tutto quello che è successo negli ultimi quattro giorni e lei rimane in silenzio ad ascoltarmi.

"Ammetto che è stato stronzo però Ley a me sembrava veramente dispiaciuto fuori dalla porta"

"Emma il fatto è che in parte l'ho già perdonato, ma che senso ha fargli credere che la cosa è risolta quando io non riuscirei a ricambiarlo?"

"Perché dici così?" mi chiede confusa

"I-io non sono capace ad amare.." sussurro imbarazzata

"Ley" mi prende le mani nelle sue " Non per forza devi saper amare ma se ne vale la pena allora imparerai ad amare con la persona giusta, ma questo lo deciderai te se ne vale o no la pena, non ti dico di perdonarlo così e basta ma di dargli una possibilità, ma se il risultato non andrà a buon fine allora saprai almeno di averci provato"

"H-ho paura di rovinare tutto"

"Ley non rovinerai nulla, ok? Se una cosa deve succedere allora succederà ma la colpa non sarà tua affinché tu ci crederai fino all'ultimo" mi sussurra abbracciata a me.

"Grazie Emma" sussurro di rimando.

**

(Giorno 1)

Mi preparo per la prima lezione del giorno e poi saluto Emma. Quando apro la porta vedo sul pavimento un borsone nero, come quello per mettere il cambio dopo una giornata di allenamento, e un bigliettino appoggiato sopra:

"Riempilo di soldi entro 5 giorni, dopodiché alle 10 di mattina recati in cortile dove troverai un auto nera. P.S non ti conviene scappare"

In un attimo la mia mano inizia a tremare e il respiro a farsi corto, cerco di calmarmi facendo respiri profondi e di regolarizzare il battito cardiaco.

"Ley che ti sta succedendo?" chiede Emma mentre mi si avvicina

"No-non riesco a respi-" cerco di dire

"Ley, Ley guardami, respira, sono io" mi incoraggia " Respira, va tutto bene"

Chiudo gli occhi e faccio ciò che mi dice e dopo qualche minuto riesco a tranquillizzarmi.

"Cos'è sta roba?" mi chiede vedendomi tenere in mano il biglietto e il borsone a terra.

"Sono loro" dico mentre le mostro il pezzo di carta.

"Dio, chiamo Ayla di venire" dice correndo in stanza per acciuffare il suo telefono.

Passano dieci minuti e poi vedo subito Ayla che mi si avvicina abbracciandomi.

"Ley stai bene?" mi chiede preoccupata

Annuisco con la testa ma quando guardo dietro di lei vedo altre due figure, Aiden e Arthur.

"Non ti preoccupare sono venuti per dare una mano" mi sussurra lei.

Vedo Emma discutere con loro mentre Ayla rimane con me.

"Posso vedere il biglietto?" mi chiede Aiden, glielo do e lui si mette ad esaminarlo

"Hai idea di chi potrebbe essere?" mi chiede Arthur

"Ma che razza di domanda è, è ovvio che non lo sa sennò tu non saresti qua" ribatte Ayla

"Tua sorella sa di questa situazione?" mi chiede Aiden

"No"

"Forse è meglio avvisarla dell'accaduto, potrebbe sapere qualcosa che ci potrebbe tornare utile" continua il moro.

Ha ragione.

Faccio ciò che dice e chiamo Mia.

"Pronto?"

"Mia mi serve la tua mano, riesci a venire qua?" chiedo

"Mmmm si arrivo subito, mi devi dare qualche ora e sono la"

"ok a dopo" dico e poi chiudo la chiamata

"E' tutto ok?"

"Si arriva tra qualche ora"





I ragazzi mi dicono di far vedere loro i messaggi che mi avevano mandato in passato e poi si mettono a lavorare sul computer per ricavare il numero del mittente.

Ayla ed Emma invece si sono messe a cercare un qualche indizio o impronta lasciato sul borsone

"Caspita ma per riempirlo di soldi servirà un'eternità" ribatte Emma

"Il problema sono i soldi, dove caspita troviamo tutti sti soldi per riempirlo?" fa eco Ayla

"Ragazze ve lo dico io, ci hanno scambiato per miliardari questi" ribatte Arthur con il suo solito umorismo.

Li guardo uno ad uno e il mio cuore perde un battito nel vederli impegnarsi per cercare di aiutarmi a trovare qualcosa, mi sento più leggera come se mi sentissi svuotata dallo stress di questi giorni e mi sento più importante con la loro presenza.

E' questa la sensazione di quando si hanno veri amici?

THE DARKNESS behind the maskWhere stories live. Discover now