[Capitolo 12] - Light or Poison

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Incondizionatamente da ciò che li aveva portati a stare insieme avevano deciso di essere l'uno per l'altro ogni cosa di cui avessero avuto bisogno.

-Min Seori

L'enorme stanza era gremita di persone, i gruppi Kpop affollavano le sedie posizionate sul palco e i fan urlavano dalle tribune.

Seori era a metà tra gli spettatori e gli artisti.

Osservava da esterna l'intera cerimonia, applaudendo all'unisono della folla e sorridendo in modo falso come la maggior parte dei presenti.

Lei non sarebbe stata accanto ai suoi protetti ma le bastava poterli guardare, riuscendo comunque a percepire i loro cuori battere freneticamente.

Aveva dato loro la notizia circa due settimane prima.

L'uscita del nuovo singolo, I Need U, aveva dato una spinta non indifferente alle finanze aziendali, rendendo possibile la realizzazione di uno dei primi obbiettivi del progetto di sollevamento.

Dopo un mese intenso in cui non si erano né visti né sentiti, era riuscita a riunirli tutti e a caricarli anche se con una certa riluttanza, all'interno del minivan dai vetri oscurati.

Il viaggio era durato circa un'oretta e aveva avuto il suo completamento in un vialetto alberato.

Li aveva osservati con attenzione volendo vedere le loro espressioni «Il consiglio di amministrazione ha concordato il vostro trasferimento in una sede abitativa differente dal dormitorio. -l'avevano guardata in silenzio- Verrete spostati qui» disse voltandosi verso le abitazioni alle sue spalle.

Il "qui" era rappresentato da delle villette a schiera color crema. Si concentrarono su quella che sembrava essere l'unica abitazione vuota.

Dall'esterno s'intravedevano delle grandi portefinestre oscurate che davano su quello che doveva essere il giardino interno.

Era su due piani e la parte superiore aveva il tetto piano, caratteristico della Corea del sud con, sullo sfondo, quello che sembrava un lucernario.

«E' uno scherzo?» avevano chiesto facendola sorridere «Se non vi piace la ridiamo indietro. Sono sicura che il CEO sarà felicissimo di...» ma non le diede modo di terminare la frase ritrovandosi stretta in quello che risultava essere un abbraccio di gruppo «Cosa faremmo senza di te?».

Non riuscì a decifrare i propri sentimenti.

Gioia?!

Soddisfazione?!

O forse il suo era solo uno strano tipo di orgoglio?

Si scrollò i giovani di dosso con una mossa repentina delle spalle «Andiamo» disse.

Li guidò fino alla porta d'ingresso «Questo è il codice d'accesso- spiegò- quando sarà finito il trasloco potete cambiarlo».

Bastarono pochi attimi e una volta messo un piede all'interno, i ragazzi sparirono alla sua vista.

«Seokjin Hyung la cucina è enorme» urlò qualcuno dalla porta di fianco all'entrata «Hoseok-ssi guarda c'è la piscina» sentì dall'esterno «Jungkook-iee, Jimin-iee venite su» chiamarono dal piano superiore.

Seori si posizionò di poco vicino all'entrata vicino alle scalinate di accesso alla zona "notte", in modo da non essere d'intralcio a nessuno «È enorme, come hai fatto a convincerli?».

Namjoon l'aveva raggiunta poco dopo e da sopra i gradini la guardava con curiosità «Ho i miei metodi» disse con un sorriso, guardando verso la cucina dove Seokjin, ammirava i fornelli.

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