[Capitolo 19] - Gelato

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«Seori- disse senza pensare alle conseguenze-ti va di uscire?» la giovane lo guardò allibita.

Min Yoongi le aveva chiesto di uscire senza alcuna vergogna. Questa consapevolezza le cadde addosso come una secchiata di acqua gelida in un giorno d'inverno.

Era assurdo.

Yoongi non la degnava di attenzione da quando avevano iniziato a convivere.

Ciò che avevano instaurato era agli occhi di tutti un legame puramente lavorativo.

Stranamente non era lei la più sconvolta ma bensì il resto del gruppo.

Hoseok aveva la bocca spalancata.

Seokjin e Namjoon si guardarono sbigottiti «Cosa?» chiese Seori tornando in sé.

«Andiamo a fare una passeggiata?» ripeté il cugino.

Non capiva cosa avesse in mente.

Era stato lui ad ordinarle di non avvicinarsi eppure era lì, come se niente fosse, davanti a lei ad attendere una risposta «Va bene?!» rispose riluttante.

Aveva il presentimento che se avesse rifiutato se ne sarebbe pentita e non aveva intenzione di avere rimpianti.

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In dieci minuti entrambi furono pronti per uscire.

Yoongi tremava impercettibilmente al pensiero di restare finalmente solo con lei.

Il loro rapporto si era congelato con l'inizio della convivenza e non avevano più avuto modo di stare insieme «No Taehyung-iee tu non vieni» disse voltandosi il più grande.

Taehyung si era avvicinato all'uscio della porta d'ingresso e stava indossando il cappotto in tutta fretta con l'intento di accompagnarli «Tae lasciali in pace- lo rimproverò Seokjin avvicinandosi a lui e mettendogli una mano sulla spalla- Togliti il cappotto e rimani qui».

Il più piccolo si rivolse al compagno mostrando lo sguardo più dolce che aveva in repertorio ma non notando dei cambiamenti, sbuffò e si spogliò.

Seori sorrise divertita.

Non aveva intenzione di tirarsi indietro e senza riflettere ulteriormente superò con passo sicuro Yoongi, lo prese sottobraccio e lo guidò fuori casa sentendosi gli occhi addosso.

Indossarono le scarpe silenziosamente e con forza spinse il maggiore fuori dall'abitazione, girandosi nuovamente verso il resto del gruppo con un sorriso smagliante «Vi voglio bene, ci vediamo più tardi».

Dopo essersi chiusi la porta alle spalle, respirarono a fondo e si scambiarono degli sguardi d'intesa. Si alzarono le mascherine e si diressero in macchina.

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Viaggiare con Yoongi era noioso come lo era stare con i suoi genitori.

Seori era rigida.

Seduta composta accanto al ragazzo con gli occhi fissi sull'esterno.

Lo sfrecciare delle ruote sull'asfalto e il lento fuoriuscire dei respiri, erano gli unici suoni che giungevano all'udito.

Si sentiva a disagio e Yoongi per quanto si sforzasse a trovare un argomento di discussione, li escludeva tutti per motivazioni secondo lui più che valide.

Portò la mano verso la radio e l'accese per colmare quello spazio che loro erano incapaci di riempire.

Le melodie delle varie canzoni si susseguirono, alternate dai commenti dei centralinisti.

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