[Capitolo 16] - Sveglia

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«E' sveglia».

Erano bastate delle semplici parole per mettere in moto la macchina più complessa che il mondo conosca l'essere umano.

Le porte dell'ospedale si aprirono improvvisamente mostrando una lunga fila di giovani che si riversò all'interno della piccola stanza.

I tre inquilini si voltarono verso i nuovi arrivati, accogliendoli con dei sorrisi.

Gli occhi erano dilatati in modo innaturale e nelle pupille riluceva un leggero velo di liquido trasparente che colava con calda amarezza verso la base del mento.

«Seori-ssi-Yoongi si spostò leggermente per permettere a Choa di correrle incontro ed abbracciarla di slancio- Come stai?» chiese con il viso nascosto nei capelli dell'altra.

La donna sentì un peso enorme sul cuore e dei dolori sopportabili lungo tutto il corpo «Sto bene» rispose riluttante.

La corde vocali le dolevano come se avesse urlato per ore terminando ogni singola nota «Sei una bastarda- l'aggredì la compagna- mi hai fatto venire un infarto».

Una leggera risata si propagò da lei ai compagni «Stai bene anche tu a quanto vedo» le sussurrò.

Era stato durante il turno di Yoongi che il miracolo era accaduto.

Aveva passato la notte in ospedale si sarebbe dato il cambio con qualcuno dei ragazzi a meno di un ora.

Si era messo a scrivere come era solito fare «Chi l'avrebbe detto che saresti diventata un pianoforte» aveva detto ridendo ricordando a sé stesso di essere solo.

Gli mancava parlare con lei.

Gli mancava il suo sorriso, la sua risata, gli sembrava di non vederli da un eternità ed era questa la sua paura principale, non poterli più vedere.

I medici erano tutti d'accordo Seori sarebbe tornata tra loro ma quello che non sapevano era quando.

«Yoongi-iee».

Un flebile sussurro gli era giunto alle orecchie.

Si era girato verso il letto della cugina ma non aveva visto cambiamenti «Yoongi-iee».

Si era alzato di scatto dalla sedia e per un momento sperò che la voce che aveva sento non fosse frutto della sua immaginazione «Angel?!».

Preso da ciò che in seguito aveva realizzato essere foga, Yoongi aveva messo la mano accanto al viso della cugina cercando in lei qualcosa che gli facesse capire non fosse un sogno.

Il suo palmo si era riempito in fretta e un senso di serenità lo aveva pervaso e appena i loro occhi si erano incontrati, i pensieri negativi si erano cancellati.

«Buongiorno principessa. Come stai?» le aveva detto con un sorriso.

Seori aveva cercato di metterlo a fuoco «Credo di aver preso una botta intesta» aveva scherzato cercando di alzarsi.

Lui glielo aveva impedito facendola distendere nuovamente sul materasso e correndo a chiamare le infermiere.

«Ci hai fatto prendere un infarto» la voce dei compagni lo risvegliarono.

«Scusate» rispose lei sorridendo.

Seokjin le si avvicinò e si sedette sul letto accanto all'amica «Come ti senti?» chiese.

«Come se mi fosse salito sopra un treno- rispose- ma credo sia normale» lui sorrise richiamando l'attenzione degli altri facendosi portare una scatola "Mamma Seokjin all'attacco*" pensò Seori mentre scartava il pacchetto.

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