Chapter 15 : past

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8 novembre 1995

Era la seconda volta che uscivamo, io e Wu intendo, anche se non lo definirei di certo un appuntamento.

Avevo finito di lavorare da poco, come sempre, per questo avevo deciso di fermarmi al Tulip e ordinare qualcosa di caldo da bere, per riprendermi dalla spossante giornata, ma anche per rivedere il ragazzo che tanto amavo.

Tenevo con cura il manico del mio zainetto, che continuava a oscillare vicino alle mie gambe, proprio per il mio passo veloce. Mi accorsi solo dopo della mia velocità, sfrecciai davanti la strada principale del quartiere di Mong Kok, facendo lo slalom tra i passanti. Le mie gambe seguivano il ritmo del mio cuore, sempre più emozionato e palpitante.

Non vedevo Liang Wu da quella sera, dal nostro primo appuntamento, ormai erano giorni che pensavo solo a lui. Soprattutto quando mi preparavo alla mattina, abbottonandomi la camicia e pettinandomi i capelli, ma anche per tutte le ore di lavoro interminabili, dietro la merce del negozio in cui lavoravo. Sistemavo le diverse confezioni sugli scaffali, impilandole minuziosamente e assicurandomi fossero allineate. In questi gesti un po' macchinici e noiosi potevo rivedere il suo viso, il suo sorriso, il modo in cui mi parlò quella sera. Le farfalle nello stomaco mi scombussolavano tutto il corpo, facendomi viaggiare su una nuvola soffice e piena di serenità. Avevo abbandonato ogni ansia e ogni frustrazione nei confronti della mia situazione economica, vivendo la mia quotidianità con più leggerezza.

Così mi sedetti nei tavolini esterni del Tulip, posizionando il mio zainetto nella sedia vicino. L'insegna era già accesa e rifletteva una luce rossa direttamente sul marciapiede. I miei occhi continuavano a perlustrare lo spazio interno del locale, alla ricerca del suo viso. Lo notai subito dopo, con un vassoio in mano e la camicia bianca leggermente tirata all'altezza del suo petto. Sorrisi, ero sicuro fosse di turno. Anche lui mi vide e così, con passo deciso e sicuro di sé, venne da me. Il suo grembiule nero stretto in vita copriva per metà i suoi pantaloni scuri, alzandosi ogni qualvolta muoveva un passo verso la mia direzione.

<< Sicheng >> mi disse con aria gioiosa e piena di energia. Era il mio sole, quello che illuminava le mie giornate e che scacciava le fitte nuvole formate nel mio cuore.

<< Wu >> risposi seguendo il suo sorriso contagioso. Il mio stomaco era in subbuglio, così lo strinsi leggermente, per attutire la sensazione dell'amore.

<< Cosa posso portarti oggi? >> mi chiese tirando fuori il taccuino dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni.

<< Mmmh... >> cercai di prendere tempo per ordinare, per osservarlo più da vicino, solo per qualche secondo in più << Un latte caldo con la zucca sarebbe perfetto >>

<< Ottimo, te lo preparo io personalmente allora >> e ammiccò, con il suo solito fascino. Io molto probabilmente arrossii, ma cercai di nasconderlo con il colletto alto della mia giacca.

E poi se ne andò, rimettendosi al lavoro. Lo intravidi dietro al bancone, con la tazza in mano e il latte caldo che usciva dalla macchinetta, poi aggiunse della purea di zucca grazie a un cucchiaio, mescolandolo meticolosamente. Ci aggiunse un po' di panna, nonostante non fosse richiesto e nonostante di solito i dipendenti non la mettessero nelle bevande dei clienti. Voleva per caso essere gentile? O voleva fare colpo su di me?

Poi tornò accelerando il passo. Io, ancora un po' impreparato, decisi di accavallare le gambe e di appoggiare le braccia sui braccioli della sedia, mostrandomi più sicuro di me. Un leggero sorriso, gli occhi semi sbarrati tanto da farli allungare, la giacca sbottonata al colletto. Stavo facendo tutto questo per lui, per farlo innamorare.

<< Eccomi >> disse energicamente appoggiando il vassoio al tavolo, per poi spostare la bevanda verso di me << Ti ho aggiunto la panna, pensavo ti potesse piacere >>

2046 | Dong SichengWhere stories live. Discover now