'' Gus, guardami negli occhi '' dico chiudendo l'anta dell'armadietto e richiamando l'attenzione del mio amico. Spalanca gli occhi in modo esagerato e si avvicina al mio viso, fino ad appoggiare la fronte sulla mia '' lo vedo, vedo il demone che ti sta divorando '' dice con voce teatrale. Lo allontano spingendolo via '' fai il serio, ti devo chiedere una cosa importante '' si ricompone e, mentre infila le mani nelle tasche di jeans, mi guarda '' okay, faccio il serio '' prendo un bel respiro e lo guardo '' pensi che io sia puttana? '' scoppia a ridere come se avessi detto una battuta comica. Si piega a 90 gradi mentre la sua sonora risata proruppe dalle labbra. Gli dò uno schiaffo sulla nuca, e lui si rialza non smettendo di ridere '' sei seria? '' incrocio le braccia al petto '' serissima '' deglutisce sumorosamente, cosa che mi fa alzare gli occhi al cielo, e si china un pò come per studiarmi il viso. Poi mi mette una mano sulla fronte '' se non sei seria, vuol dire che sei malata '' tolgo con un gesto impaziente la sua mano '' non sono malata '' '' allora non sei sana di mente '' '' sono a posto anche in quello '' '' allora stai vedendo delle serie tv che ti stanno facendo il lavaggio del cervello '' '' come fa una serie tv a farmi il lavaggio del cervello? '' si scompiglia i capelli '' ti fanno credere cose che non sono vere, come per esempio ... gli alieni ti rapiscono per studiarti, invece gli alieni ti rapiscono per papparti il cervello '' aggrotto le sopracciglia '' Gus, che ti sei bevuto oggi? '' '' whisky, mio padre ne ha lasciato un pò sul tavolo '' deglutisco '' ha ricominciato a bere? '' chiedo preoccupata. Diventa improvvisamente serio, alza le spalle '' ho paura di si. Penso che non riuscirà mai a superare la morte di mia madre '' mi mordo il labbro e gli stringo la spalla cercando di fare un sorriso rassicurante. La mamma di Gus morì poco prima che ci conoscemmo. Non mi ha detto nulla di sua madre, e non so niente di suo padre, a parte i problemi con l'acol, non so neanche quale aspetto abbia. Gus non mi invita mai a casa sua quando c'è suo padre, non mi ha mai spiegato il perchè, e io non ho insistito. Capisco quando una persona non ha voglia di parlare. Gus sorride e, inaspettatamente, si avvicina e mi abbraccia, affondando il viso nell'incavo del mio collo. Ricambio l'abbraccio e gli accarezzo la schiena, un gesto un pò goffo ma mi ritrovo in una situazione un pò strana per me. Quando si stacca mi sussurra un piccolo '' scusa '' che io liquido con un gesto della mano. Gli sorrido e guardo oltre la sua spalla, un pò per caso. Il mio cuore inizia ad accellerare, la mia mente corre di nuovo verso quello che è successo ma non è successo, i palmi delle mani cominciano a sudare e le dita diventano tutto un formicolio. Kim si avvicina con passo disinvolto verso il suo armadietto e quando mi vede sorride radioso e io ricambio il sorriso. Si avvicina al suo armadietto e si volta per aprirlo, ma io non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Devo essere davvero malata. '' sul serio? Mister OcchiAzzurri? '' '' cosa? '' dico riuscendo a staccare gli occhi da Kim e a posarli su Gus. Hanno entrambi il nome composto da tre lettere. Si, Gus è un diminutivo ... mi chiedo se anche Kim lo sia ... ma cosa mi passa per la testa? '' cosa? '' ripeto. Gus raddrizza la schiena e sposta gli occhi scuri da me a Kim e viceversa. Poi si posano definitivamente su di me '' ti piace Baston? '' '' cosa? '' '' è la terza volta che ripeti 'cosa? ' il che non è incoraggiante '' '' co ... cioè no, assolutamente! A me non piace nessuno ... '' incrocio le braccia davanti al petto e sbuffo '' sicura? '' poi aggiunge '' come hai fatto a baciarlo? '' ''COSA?'' dico con voce stridula, molto sorpresa dalla domanda che mi ha fatto. Come fa a sapere? Chi glielo ha detto? Gus mi guarda con le palpebre socchiuse '' ti ho chiesco come hai fatto ha conoscerlo ... ti senti bene? '' sospiro di sollievo '' ho capito male, scusa '' mi guarda divertito '' cosa avevi capito? '' liquindo la cosa con un gesto della mano '' non è importante '' '' allora? '' cerco di ricordare la domanda. Rispondo senza riflettere, ancora concentrata sullo strano frainteso '' gli ho lanciato uno yo-yo un faccia '' lui scoppia a ridere immediatamente '' cosa? Ma io ti amo! Sei una grande! '' dice abbracciandomi forte, dandomi un rumoroso bacio sulla guancia. ''okay, okay, ho bisogno di spazio vitale '' dico facendolo staccare e aggiustandomi la maglietta '' che fai stasera? '' mi chiede il mio amico '' mangerò pizza davanti la tv, guardando vecchie sitcom americane '' '' una serata originale insomma ... '' alzo le spalle '' non mi va molto di uscire, mi dispiace '' lui alza il pollice '' tranquilla, ma promettimi che domani dedichi l'intera giornata al sottoscritto. è una proposta che non puoi rifiutare '' ridacchio '' e se la rifiuto? '' fa una faccia di finto dolore '' non puoi, insomma ... sono Gus '' '' questo è il grande problema '' si mette una mano sul cuore '' mi ritengo ufficialmente offeso '' sbatto le palpebre '' è anche la ragione per cui ti voglio così bene '' le sue labbra si stendono in un sorriso contento '' allora è deciso? Domani sei tutta mia? '' alzo il pollice '' sarò la tua schiavetta ... ovviamente scherzo '' aggiungo subito vedendo il suo sorriso trasformasi in malizioso. La campanella suona e saluto Gus, mentre mi avvio verso la mia classe.


#Spazio Autrice

lo so, il capitolo è corto e (secondo me ) non è uno dei migliori e avrei potuto fare di meglio, ma ... la scuola mi uccide e non solo quella. Anche tutti gli impegni che mi stanno schiacciando e il mio computer che praticamente vola nelle mani dei miei famigliari, una deve scrivere la tesina e il suo computer è rotto, l'altra deve prendere delle ricerche per gli esami e non ha il computer. Non sto molto bene, e penso di avere dei gravi problemi nell'organizzazione. Prometto che il prossimo capitolo sarà più lungo e eccitante :)

perdonatemi e spero che il capitolo vi piaccia comunque

un bacio

Dreamer84

La Ragazza Yo-YoWhere stories live. Discover now