32 - Riunione della band

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"Hai davvero intenzione di tirarmi su la doccia da terra?" Lanciai un'occhiata alla strega, facendola ridacchiare di nuovo.

"Dai, hai capito cosa intendo." Mi alzai in piedi e mi avvicinai a Willow, passandole le braccia sulle spalle e appoggiando il mento sulla sua testa.

"Ho comunque pensato che sarebbe stato bene specificare" mi disse, frugando nella cassettiera e tirando fuori una canottiera e un paio di pantaloncini. "Ma sì, puoi farlo. Ma non prendere tutta l'acqua calda."

Risi, dandole una leggera scrollata. "Ah, e io che pensavo che ai bei fiori come te piacesse l'acqua fredda." La mia voce aveva un tono stuzzicante, che fece ridere la strega vicino a me.

"E io pensavo che i baciatori di piante come te volessero fossero più garbati?" chiese lei, facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Oh, ma io lo sono, dopo tutto, sono sempre delicata e tranquilla con te." La strega emise un basso squittio, poi ridacchiò, spingendomi leggermente via. "Cosa? È la verità!"

"Vai a farti la doccia, strega flirtante che non sei altro!" riuscì a dire, con la voce leggermente più alta del normale. Io risi, dandole un leggero spintone.

"Va bene, va bene, vado!" Feci una pausa, poi tornai verso il suo armadio. "Ma prima, rubo un po' di vestiti. Dove tieni tutte le mie maglie che ti ho regalato?" Scostai alcune delle sue magliette appese, ma Willow mi respinse gentilmente.

Disegnando un piccolo incantesimo nell'aria, un gruppo di maglie si spostò di lato, rivelando una delle mie maglie azzurre a maniche lunghe che le avevo regalato tempo fa. "Ecco quella, se la vuoi per forza..." La tirai fuori dalla gruccia, e la guardai per un attimo.

"Questa andrà bene" borbottai, girando la maglia per vedere i segni degli artigli che decoravano la schiena. "Sono sinceramente sorpresa che tu ce l'abbia ancora..."

"Certo che ce l'ho ancora! Quella è una di quelle morbide!" Piegò le braccia sul petto, le guance leggermente gonfie e le orecchie basse. Una risatina bassa si levò mentre toglievo la maglia dalla gruccia e la ripassavo a Willow.

Lei mi passò un paio di pantaloncini e io le feci un sorriso e un piccolo saluto. "Va bene, ci vediamo in cucina, ok?" Willow annuì con la testa. "Perfetto! Spero che non ti dispiaccia se ti rubo la colazione quando ho finito."

"La finisci di provare a rubarmi tutto?" mi chiese mentre uscivo dalla sua stanza, dirigendomi verso il bagno. Risposi con una scrollata di spalle, sentendo Willow chiudere la porta dietro di me.

Mi feci una doccia veloce, indossando i vestiti che Willow mi aveva prestato prima di arruffarmi i capelli con l'asciugamano. Spazzolandomi velocemente i capelli, mi guardai allo specchio sorridendo. "Ancora una star" borbottai a nessuno, prima di aprire la porta del bagno, osservando il vapore che usciva nel fresco corridoio.

Guardando la porta di Willow, notai che era ancora chiusa, il che significava che stava ancora facendo il suo allenamento. La fissai per un attimo, poi volsi lo sguardo verso le scale, dirigendomi lentamente verso di esse.

La mia mano si posò leggermente sul corrimano e il mio sguardo si spostò nella stanza. Notai che qualcuno era seduto in cucina, e il suono leggero di un libro che veniva sfogliato mi fece storcere leggermente le orecchie.

"Buongiorno, signor Park." L'uomo emise un leggero suono di sorpresa, facendo frusciare il suo giornale fluttuante. Alzò lo sguardo verso le scale, passandosi una mano nella barba prima di rivolgermi un familiare e caldo sorriso, con gli occhi che si addolcirono.

"Buongiorno Boscha" mi salutò, con la voce piena di un tono allegro. La sua mano spinse leggermente il giornale sul tavolo prima di girare la testa per guardare l'ora. "Vuoi che ti prepari la colazione?"

Music Under The Spotlight - Lumity [TRADUZIONE ITA]Where stories live. Discover now