9 - Nuovi testi

266 14 8
                                    

Amity POV:

Edric si allontanò con Luz che lo seguiva, portandola con sé per mostrarle come impostare correttamente la batteria. Boscha si appoggiò al tavolo e per un attimo seguì con lo sguardo quello che stavo facendo.

Anche Emira si avvicinò, afferrò uno dei sacchetti di caramelle e lo aprì. "Dunque~..." Ne mise in bocca alcune, masticando per un attimo prima di deglutire. "Quando assaggerai l'arcobaleno?"

"Riesci almeno ad essere meno subdola?" Sibilai, sbattendo la penna sul tavolo. Emira pensò per un attimo, battendo il dito sul mento. Boscha la guardò e poi guardò me.

"Be' avrebbe potuto dire: "Perché non vai a baciare Luz, Mittens?"" commentò la strega dai tre occhi con un sorrisetto. "Sarebbe stato meno subdolo?"

"Sai, a volte quando faccio una domanda, non voglio una risposta" ringhiai, dando un pugno sulla spalla alla strega dai capelli rosa. Lei si mise a ridere, roteando la spalla un paio di volte. Poi mi rivolsi a mia sorella, puntandole un dito contro. "E siete fortunate che non vi ho ancora sepolti sotto terra."

"Dai Mittens, ci ringrazierai per questo in futuro!" ammiccò Emira, mettendomi un dito sotto il mento.

"Quale futuro? Quello in cui Luz non vuole più parlarmi perché mi odia? Oh sì, sicuro ti ringrazierò." Emira sgranò gli occhi e Boscha sbuffò. "Dico sul serio, Em! Non so nemmeno cosa le piaccia."

"La batteria, la magia, quella serie di libri che ti piace..." contò Boscha, la sua voce si trasformò lentamente in un mormorio e continuò a elencare le cose.

"Non è quello che intendevo!" mi difesi, con Boscha che alzò le mani.

"Oh, intendevi in quel senso" mormorò, guardando mia sorella. Boscha tossì fintamente, cercando di reprimere un sorriso prima di scoppiare a ridere. Emira mi mise una mano sulla spalla mentre Boscha cadeva a terra ridendo.

"Mittens, sorellina..." Emira dovette fare una pausa, schiarendosi la gola per smettere di ridere. "Basta dare un'occhiata a quella ragazza per capire che gioca per entrambe le squadre." Come se questo non bastasse, Edric e Luz rientrarono nella stanza.

Il mio sguardo si rivolse ai due, osservando Edric che faceva alcuni movimenti con le mani. Sospirai. Mi voltai e continuai a scrivere, ascoltando i loro passi che si avvicinavano.

"Cosa sta succedendo qui?" chiese Edric mentre Boscha si alzava dal pavimento, asciugandosi gli occhi. Luz si spostò alla mia sinistra, chinandosi e appoggiandosi al tavolo. Le mie orecchie si abbassarono leggermente per la sua presenza, ma mi sforzai di nasconderlo.

Boscha faticava ancora a parlare, il suo corpo era sopraffatto dalle risatine. Così Emira decise di sostituirla. "Solo Mittens che fa la Mittens." Edric annuì, fortunatamente senza fare altre domande. Luz si chinò, scrutando per un attimo il mio quaderno.

"Stai scrivendo dei testi?" chiese, la sua voce era morbida rispetto a quelle di Edric ed Emira che avevano iniziato una conversazione. Feci una risatina amara, gettando leggermente la penna a terra.

"Ci sto provando" mormorai, fissando i pochi versi che avevo scritto.

"Ti dispiace se ci provo anch'io?" La guardai, notando l'eccitazione repressa nella sua voce e le stelle nei suoi occhi. Ma, prima che potessi darle una risposta, Edric mi sostituì.

"Sì, Mittens, falle fare un tentativo!" mi disse, appoggiandosi allo schienale della mia sedia. "Ti toglierebbe sicuramente un peso dalle spalle, e poi non sarebbe male vedere le cose sotto una nuova luce, no?" Mi voltai a guardarlo, notando che le sue orecchie sbattevano dolcemente, appena sufficienti a muovere la punta.

Music Under The Spotlight - Lumity [TRADUZIONE ITA]Where stories live. Discover now