12 - Chiamata a tarda notte

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Amity POV:

Erano sempre le notti prima degli spettacoli a stressarmi di più. Mi aggiravo nella mia stanza, con le sopracciglia serrate, a momenti facendo un buco nel pavimento.

I miei pensieri erano di tutti i tipi, tutto ciò che poteva andare bene o male mi passava per la testa più velocemente di una corsa di topi. Gemetti, strofinandomi le tempie. Tutto questo stupido stress mi stava facendo venire il mal di testa.

"Perché mi sto preoccupando? Non va mai male niente" mormorai con un sospiro, e il mio sguardo si posò sul fiore che Luz mi aveva regalato qualche giorno fa. Smisi di camminare e mi avvicinai lentamente alla pianta viola, notando che i petali stavano iniziando a cadere.

"Luz... è per questo che mi sto preoccupando" dissi con voce più dolce, cullando delicatamente il fiore nel palmo della mano. Non è che pensassi che avrebbe fatto una brutta figura sul palco, anzi. Ma ero comunque nervosa.

Negli ultimi giorni è stata sorprendentemente tranquilla, mentre tutti gli altri erano tesi e in difficoltà, lei è rimasta la solita Luz, entusiasta e scherzosa.

Ma non riuscivo a capire se fosse tutto forzato. Era così positiva per cercare di calmare i nostri nervi? O lo faceva per calmare i suoi? Poteva essere un mix di entrambe le cose, ma non ne ero certa. Ma forse non era niente di tutto questo e non era affatto stressata. Mi sfuggì un altro basso sospiro, prendendomi mentalmente a calci per non averle chiesto come stava.

Negli ultimi giorni mi ero talmente abituata alle reazioni degli altri che non mi era nemmeno passato per la testa di controllare come stesse Luz. "Ottimo lavoro, Amity" ringhiai a me stessa, passandomi le mani tra i capelli. "Accidenti, non le hai nemmeno chiesto se è agitata. Un lavoro fantastico, idiota!"

"Non c'è bisogno di prendersela con te stessa, Mittens." Sobbalzai, voltandomi per vedere Emira appoggiata al telaio della porta con le braccia conserte. Si spostò più avanti nella mia stanza, con gli occhi che si guardavano intorno per un momento. "Ma, a dire il vero, Luz probabilmente è un po' agitata. Voglio dire, dopo tutto è il suo primo spettacolo. D'altra parte, stiamo anche parlando di Luz, per cui non si sa mai."

Spostai lo sguardo da mia sorella al fiore, aggrottando le sopracciglia per i petali cadenti. Facendo un piccolo incantesimo di ringiovanimento, sorrisi quando i petali si rialzarono. I passi di Emira si avvicinarono a me e sentii che stava sbirciando alle mie spalle.

Con una piccola risata, mi diede una leggera pacca sulla schiena. "Lo sai che potresti semplicemente fare un incantesimo di imbalsamazione, vero?" Prima che potessi dire qualcosa, aveva già lanciato un incantesimo sul fiore viola. "È più facile che fare un mucchio di piccoli incantesimi di ringiovanimento. E probabilmente è molto più sicuro se vuoi conservare il fiore."

Annuii con la testa, continuando a fissare il fiore per un attimo prima di voltarmi e dirigermi verso il mio letto, prendendo posto. Emira mi seguì, sedendosi accanto a me, stringendo le mani in grembo.

"Allora, cosa ti serviva?" chiesi, gli occhi di Emira si allargarono leggermente. Fece una pausa, fissando per un attimo il mio pavimento; seguii il suo sguardo, chiedendomi cosa stesse guardando.

"Sono solo venuta a controllare. So come ti comporti le sere prima" rise, dandomi una leggera spinta. "E poi, hai davvero un bel ritmo quando cammini, eh? Hai consumato tutta quella parte del pavimento." Emira indicò il punto in cui camminavo prima, dandomi un'altra spinta.

Entrambe tornammo a tacere e io non potei fare a meno di rigirare le dita. Poi, facendo un respiro profondo, Emira si appoggiò un po' di più al letto. "Sei nervosa?" le chiesi dolcemente, senza guardarla per vedere la sua reazione.

Music Under The Spotlight - Lumity [TRADUZIONE ITA]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora