21 - Licenziato

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Scuotendo la testa, lasciai la mano di Luz per slegarmi i capelli, le mie orecchie si abbassarono per un attimo prima di rialzarsi. Facendo scivolare l'elastico al polso, la guardai, notando i suoi occhi spalancati. Il suo sguardo mi fece ridere, poi le feci un occhiolino, osservando il rossore che le saliva sulle guance.

Reclinò la testa all'indietro, coprendosi il viso con le mani mentre emetteva un basso strillo, facendo chiaramente attenzione alla ferita. La sua reazione mi fece ridere, il che non fece che peggiorare il suo strillo. "Sei tenera quando fai così" mormorai, non essendo del tutto sicura che avesse colto quello che avevo detto.

"Furba Blight, davvero furba" disse Luz, coprendosi ancora il viso.

"Ehi, l'ho imparato da te, Noceda" risposi, facendola bloccare. Abbassò lentamente le mani dal viso, che era di un rosso acceso, prima di strizzare gli occhi verso di me.

"Ok, aspetta, non puoi essere un pomodoro rosso vivo quando mi addormento e poi trasformarti in un flirt quando mi sveglio. Chi sei e cosa hai fatto alla mia Amity?" Ci bloccammo entrambe per un minuto, mentre le mie orecchie si abbassavano lentamente e diventavano rosse. Poi Luz si lasciò sfuggire una risatina nervosa, strofinandosi entrambe le guance. "Ok... quindi ora siamo entrambe rosse, bene."

"Già..." borbottai, sentendo un sorriso sbilenco salirmi alle labbra prima di una piccola risatina. "Dio, è così strano..." dissi, allargando gli occhi quando le parole mi sfuggirono di bocca. "Non come un brutto tipo di stranezza! È solo che... non mi ci sono ancora abituata!" Mi spaventai, rabbrividendo mentalmente per la mia reazione. "Hai capito cosa intendo, vero?"

"Ho capito." Luz ridacchiò, trasalendo leggermente per il dolore, ma mantenendo comunque un sorriso sul volto. "Ma ehi! Probabilmente non ci vorrà molto per abituarsi, no?" Scrollai le spalle, riprendendo la sua mano e iniziando a fare dei cerchi sul suo palmo con il pollice.

"Probabilmente" dissi, soffocando un altro sbadiglio. Entrambe restammo in silenzio, rilassandoci l'uno con l'altro. Non ho idea di quanto tempo fossimo rimaste seduti così, ma è stato bello.

"Sai cosa voglio fare adesso?" mi chiese Luz, rompendo il silenzio e facendomi drizzare le orecchie alle sue parole. Io risposi mormorando, facendola sorridere. "Vorrei tipo... accoccolarmi con te."

La sua risposta mi fece quasi soffocare, con la sensazione di avere il viso in fiamme. "Cosa?" riuscii a dire, ma Luz si limitò a ridacchiare.

"Voglio dire, è chiaro che non possiamo farlo adesso perché..." Fece un gesto sul fianco mentre fissava il soffitto. "Questo. Ma quando starò un po' meglio, potremo farlo. Solo noi due che ci rilassiamo, tu che mi passi le dita tra i capelli mentre ci addormentiamo... Sembra bello, non credi?" La sua voce era dolce, molto più sognante di prima.

Invece di dire qualcosa, annuii con la testa, le guance in fiamme mentre la mia mente andava a mille. Ma i miei pensieri vennero interrotti quando il mio scroll emise un improvviso ronzio, facendoci trasalire entrambi. Allontanai le mani da Luz e tirai fuori la mia pergamena per vedere di cosa si trattava.

Era un messaggio di Em. "Mittens, testa fra le nuvole, andiamo a fare un giro allo studio? Anche perché la donna gufo dice che dovresti far riposare Luz." Sgranai gli occhi e digitai velocemente un messaggio di risposta.

"Em, sinceramente sono stanca. Non ho voglia di stare allo studio." Emisi un sospiro, facendo sparire la pergamena.

"Che c'è?" chiese Luz, alzando un sopracciglio.

"Dovrò andare via tra poco. Eda vuole che tu riposi un po'." Vidi i suoi occhi allargarsi leggermente, poi sorrise, abbassando lo sguardo. La mia pergamena ronzava di nuovo, mentre Luz borbottava qualcosa sottovoce.

Music Under The Spotlight - Lumity [TRADUZIONE ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora