1 - Bentornata

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Luz POV:

Due anni.

Due lunghi anni da quando sono stata l'ultima volta alle Isole Bollenti. Due anni in cui ho a malapena mantenuto i contatti con i miei vecchi amici, o con la mia mentore. Due anni da quando ho iniziato a imparare e praticare la magia.
Due lunghi anni in cui, per la prima volta, ho visto casa lontana da casa. Bizzarro no?

E ora, era finalmente giunto il momento per me di tornare indietro. Rimasi sulla soglia della mia stanza, un borsone pieno di tutto ciò di cui avevo bisogno sulla spalla e una chiave stretta in mano.

Guardai la chiave che Eda mi aveva dato un paio di anni fa. L'occhio giallo brillante nella parte superiore della chiave splendeva ancora come quando l'ho ricevuto per la prima volta. Ci passai sopra con il pollice, osservando la luce che si accumulava nella pupilla.

Prendendo un profondo respiro, guardai ancora una volta la mia stanza, un dolce sorriso si formò sul mio viso mentre osservavo le pareti abbastanza vuote del mio vecchio "luogo sicuro". Poi, dandogli le spalle, mi infilai la chiave in tasca e scesi le scale, pronta per tornare alle Isole Bollenti.

Questa volta, per restare.

I miei passi echeggiarono rumorosamente dalle pareti mentre scendevo velocemente le scale, quasi cadendo nel frattempo. Saltando gli ultimi tre gradini, mi aggrappai alla ringhiera e rimasi in sospeso per un momento.

"Mamma? Io ora vado!" gridai, spostandomi verso lo specchio appeso al muro. Guardando il mio riflesso, mi sistemai rapidamente il berretto e diedi un colpetto al colletto della giacca prima di spararmi con le pistole fatte con le dita. Stupido, ma efficace. Sembro ancora in forma.

Improvvisamente, da dietro di me, vidi mia madre apparire allo specchio. La vista del suo riflesso mi fece sussultare, quasi sobbalzare. La mia borsa cadde a terra con un forte tonfo. Mi mise le mani sulle spalle per tenermi ferma, assicurandosi che non cadessi.

"Oh cavolo! Sei solo tu." Iniziai a ridere, guadagnandomi uno sguardo leggermente confuso da mia madre. "Ho pensato che fossi un chissà che mostro per un secondo" dissi tra una risata e l'altra.

"Spero che non ci sia niente di fragile nella tua borsa" disse, facendo un piccolo sorriso. Guardai la mia borsa, poi scrollai le spalle.

"Vabbe', anche se ci fosse, sono sicura che si potrà aggiustare con un po' di magia." Le feci l'occhiolino, guadagnandomi un leggero sospiro. Mi guardò dall'alto in basso per un momento, le sue mani si spostarono sul mio colletto per aggiustarlo.

I suoi occhi incontrarono i miei prima di attirarmi rapidamente in un abbraccio. "Mi mancherai mija" disse piano, abbracciandomi un po' più forte. Esitai per un momento, poi decisi di ricambiare l'abbraccio.

"Wow! Ehi, ti comporti come se non mi dovessi mai più vedere" mormorai mentre si allontanava da me. Intravidi i suoi occhi luccicare leggermente.

"A volte sembra che non lo farò" disse piano. "Voglio dire, ti sto lasciando andare a vivere in un'altra dimensione."

"Onestamente, sono ancora sorpresa che tu me lo stia lasciando fare" rimarcai, guadagnandomi un piccolo sbuffo e un altro sorriso.

"Sono sorpresa anch'io" mi rispose, spostando gli occhiali per asciugarsi gli occhi. Mi chinai per raccogliere la mia borsa, gettandola sopra la mia spalla. Gli occhi di mia madre passarono da me al mio berretto. "Ne hai davvero bisogno?" chiese, allungando una mano per togliermelo dalla testa.

Mi allontanai rapidamente, colpendole leggermente la mano. "Ehi! Fa parte del mio stile!" dissi, sistemandolo leggermente sulla testa.

"Anche indossare una camicia a quadri come una giacca è il tuo stile?" Annuii con la testa, e lei fece un leggero sospiro. "Se lo dici tu."

Music Under The Spotlight - Lumity [TRADUZIONE ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora