25:Adak

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Sento il corpo indolenzito, una forte fitta trafigge verticalmente la mia spina dorsale come una lungo chiodo conficcato dal collo al coccige.

Mi sforzo ad aprire gli occhi e vengo pervaso da una luce bianca eterea ed ospedaliera mi accoglie mentre il ricordo del falso inserviente mi avvolge, <<Porca puttana pure il paradiso dei mafiosi puzza di infami!>> grido rialzando di scatto il busto.

<<Calma Adak>>> mi ammonisce una voce famigliare,

<<Zio?>> domando ancora stordito.

<<Sì sono io Adak>> mi rassicura accomodandosi al mio fianco mentre  la mia vista diventa più nitida, <<Non devi affaticarti!>> mi ammonisce <<Ne tanto meno farti prendere da emozioni improprie>>. 

<<Sono passati tre giorni, Adak,>> dice mio zio con voce grave. <<Sono stato molto preoccupato per te. I miei uomini ti hanno ritrovato in uno stato terribile, drogato e pieno di ferite>>

Mentre parla, inizio a sentire un'ondata di ricordi sgorgare dalla profondità della mente. Immagini sfocate di interrogatori brutali e laceranti dolori cominciano a farsi strada tra le nebbie della confusione. Tento di capire cosa fosse successo durante quei tre giorni scomparsi, ma le risposte sembravano ancora lontane. Con un senso crescente di ansia, fisso mio zio in cerca di spiegazioni, cercando di mettere insieme i pezzi mancanti di quel terribile enigma.

<<Cosa mi è successo?>> domando. 

È l'unica cosa che io voglio sapere, cosa diamine mi è successo. 

<<Che cosa ricordi?>> mi domanda a sua volta.

L'eco delle mie parole si scontra con l'eco delle sue. 

<<Mi hanno torturato?>> chiedo, cercando di far emergere i ricordi più chiari.

Mio zio annuisce con un'espressione severa. <<Sì, Adak. Ma hai dimostrato una forza incredibile. Non hai rivelato nulla. Quando siamo arrivati, gli uomini che ti tenevano erano già in fuga, spaventati. Sei stato un vero uomo d'onore.>>

Un senso di orgoglio per la mia resistenza e la determinazione riempie la mia mente, ma è rapidamente oscurato dall'ansia e dall'angoscia. Ma la ritmicità con cui la parola onore rimbomba nelle mie orecchie è incommensurabile. 

<<Dobbiamo stare all'erta, Adak.>>

Mentre le parole di mio zio penetrano nella mia mente. Poco alla volta mi rendo conto che sono stato catapultato, sin da piccolo, in un mondo di pericolo e inganni più profondo di quanto avessi mai immaginato. 

La mia vita è stata messa in pericolo, cosa peggiore è che anche quella di mio figlio è in pericolo. 

Ed io sono qua dolorante, in Russia, tra le gelide braccia del Generale Inverno a crogiolarmi nell'ansia e nello sfinimento.

Il freddo della Russia avvolge la mia mente, un parallelo inquietante al gelo che ho sentito nell'anima da quando ho intrapreso questa vita nel mondo del crimine. Guardo fuori dalla finestra, vedendo la neve che cade delicatamente, il paesaggio innevato che sembra così tranquillo ma che nasconde un mondo di intrighi e pericoli.

<<Mio figlio>> mormoro tra me e me, mentre penso a quanto sia vulnerabile in questa situazione. Devo fare tutto ciò che è in mio potere per proteggerlo da questa oscurità, per assicurarmi che non debba mai affrontare gli stessi pericoli che ho dovuto sopportare.

Ezra è la mia redenzione.

Thalia sarà mia moglie, sua madre, il mio ed il suo primo amore.

<<Adak>> mia zio riprende, <<dobbiamo fare luce su ciò che è accaduto. Dobbiamo scoprire chi è dietro a tutto questo e assicurarci che non rappresenti più una minaccia per la nostra famiglia. Ma devi stare calmo e concentrato. Non puoi permettere che l'ansia e la paura ti sopraffacciano.>>

Ascolto le parole di mio zio e assicuro a me stesso di rimanere saldo, di onorare il mio nome e il mio ruolo nella famiglia. Dev'essere fatto tutto ciò che è necessario per proteggere chi mi è caro e preservare l'onore che è il fondamento di tutto ciò in cui crediamo.

<<I Weigmann sono dietro a ogni cosa!>> grido contro di lui.

<<Ma hanno una talpa>> asserisce lapidario <<Tuo fratello e il tuo migliore amico stanno torturando i miei inservienti infedeli o sospettati, quel nome uscirà!>> mi assicura con una scintilla negli occhi.

Questa sarà solo l'inizio di una lunga e pericolosa lotta per il potere, un'odissea che mi costringerà a confrontarmi con le tenebre che si nascondono nel mio mondo.

Le cicatrici sul mio corpo si rimarginano lentamente, ma le ferite nella mia mente sono profonde. 

Tuttavia, sono determinato a risalire la china, a scoprire la verità e a proteggere la mia famiglia a ogni costo.

E così, immerso in un mare di incertezza e pericolo, mi preparo a intraprendere il mio prossimo passo nell'oscura danza della vita che ho scelto, cercando la redenzione e la sicurezza per me stesso e per mio figlio.



















Spazio dell'autrice:

Hi guys it's me Kandell!

Volevo scusarmi con tutti voi per la lunga attesa, ma la scuola è ricominciata (per l'ultima volta): gli impegni sono tanti e il tempo è poco. 

Spero che questo capitolo vi piaccia ma tranquilli presto torneranno presto Thalia, Pope, Elis, Zaihrah e Blair. 

Ma attenti che spesso le cose non vanno come devono.

Sinfully us - Peccaminosamente noiHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin