Prologo

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Cercare di respirare è l'unica cosa che puoi fare quando sai di avere tutti gli occhi e riflettori addosso da sedici anni. Così come un peccatore può solo cercare di respirare mentre lotta per sopravvivere tra le fiamme dell'inferno, io cerco di respirare ogni volta che sento la pressione implodere su di me.

Sono sedici anni che: cerco di respirare mentre lotto per rimanere protagonista della mia vita.

Da sedici anni: ho imparato a lottare per respirare, cavandomela sempre da sola.

È da sedici anni che lotto, per tirare un respiro, mentre cerco di far rimanere integra la mia immagine, posta continuamente all'attenzione dei riflettori.

È da sedici anni che cresco da sola mia figlia, insegnandole a cercare di respirare nel grande fuoco della vita.

È da poco meno di sedici anni che non vedo più Pope, e per questo riesco finalmente a respirare.

Sono passati sedici anni da quella notte.

Era il tre maggio quando, nel mio appartamento nel Queens, creavo la Buch Editors, la mia personalissima casa editrice. La quale nel giro di sei mesi, mi ha resa orgogliosa di me, facendomi diventare la titolare di una delle più importanti case editrici degli Stati Uniti, grazie al mondo del BookTok.

Purtroppo, o per fortuna, non sapevo ancora che la mia vita avrebbe avuto la svolta decisiva, un anno dopo, sempre il tre maggio, quel giorno a Staten Island, nello studio del notaio Markus Kramwell, io ed Elis abbiamo dato i natali e la concretezza al sogno della nostra vita: Enlace.

Il nostro bambino. Il sogno che portavamo dentro dalle superiori. La nostra casa di moda.

Ma io ambivo a qualcosa di più di una semplice casa di moda.

Noi ambivano ad essere di più.

Nel breve periodo, circa un anno, di comune accordo, ho trasformato una società che ambiva ad essere la nuova Zara, in una holding assorbendo prima la Buch Editors, e poi due marchi di moda in fallimento, creando i due brand fautori della fortuna e della fama di: Thalia Notti ed Elis Nubor: Dives e Hausa.

In breve tempo io ed Elis siamo state le più giovani stiliste a calcare le passerelle delle Fashion Weeks, da New York a Parigi passando per la nostra Milano. Addirittura, Anna Wintour ci ha inserite in un numero di Vogue America, e Forbes ci ha menzionate tra le donne più importanti ed influenti di quell'anno.

Tutto procedeva come doveva procedere.

La nostra vita era un film.

La mia vita un sogno divenuto reale.

Potevo dare a mia figlia l'educazione scolastica che io non ho potuto avere.

Potevo togliermi sfizi che un tempo erano sogni, e trasferirmi da un misero appartamento nel Queens ad un lussuoso attico a Manhattan: nel cuore del financial district.

Tutto era bello, lucente, lussuoso e gratificante ma non la mia vita sentimentale.

Mentre crescevo la mia piccola con il mantra di diventare una donna forte ed indipendente, con possibilmente un compagno stabile, io cambiavo uomini con la stessa velocità con cui si cambiano le mutande: nessuno riusciva a tenermi ed io riuscivo a trattenere nessuno.

Perché forse ero rotta dentro. Forse ero inadatta per qualunque uomo si affacciasse nella mia vita.

Mi sentivo con un arto in meno e sfogavo tutto nel sesso, e nel mentre vedevo Elis, la mia confidente e la mia pazzia, felice e contenta con la sua Blair e il suo Max, nel loro non troppo perfetto matrimonio.

Sinfully us - Peccaminosamente noiWhere stories live. Discover now