capitolo 7 - lutto

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Elias POV:
Sono passati tre giorni da quando ci è stata data la notizia della mamma di Maddie. Tre giorni che si è chiusa nella sua stanza, senza parlare, mangiando a malapena. Vederla così mi spezza il cuore. Vorrei poter fare qualcosa. Poi mi ha colpito, dopo la morte della mamma mi sono rinchiuso per anni. Questo è ciò che pensava la mia famiglia quando l'ho fatto. Non credo che potrei sopportarlo se si fosse rinchiusa per anni. Sono entrato in cucina per vedere la signora Lucinda che preparava il pranzo.

"Questo è per Maddie?" le chiesi.

Si è girata e ha visto la targa a cui mi riferivo: "Sì, signor Valentino, stavo proprio per portargliela".

"Posso?" le ho chiesto, devo parlarle, almeno una parola fuori.

"Certo." Rispose lei.

Presi il piatto e mi diressi di sopra nella sua camera da letto. Ho bussato prima di svegliarmi. L'ho vista seduta in un angolo a guardare fuori dalla finestra.

"Maddie? Ti ho portato il pranzo." Le ho detto.

"Mettilo sulla mia scrivania." Mi disse, con la voce incrinata come se stesse cercando di non piangere. L'ho messo sulla scrivania e mi sono avvicinato a lei. I suoi occhi erano rossi e gonfi e avevano delle occhiaie che li circondavano.

"Hai dormito ultimamente?" le ho chiesto, lei non ha risposto, invece si è messa a piangere. Mi sono avvicinato e l'ho abbracciata. Mi sono seduto accanto a lei sul divano mentre singhiozzava nella mia felpa con cappuccio. Ho iniziato a strofinarle i cerchi nella schiena per cercare di calmarla.

"Sai Maddie, se hai bisogno di parlare sono qui per te. So che quando le persone dicono di capire cosa stai passando in realtà non lo capiscono, ma in realtà lo so. Anche mia madre è morta. E ricordo il dolore, la perdita, mi ricordo di essermi tagliato fuori da tutti per anni." La mia voce si è calmata. "Per favore, non tagliarti fuori come ho fatto io. Non aiuta. Peggiora le cose. Ciò che aiuta, è essere circondato da persone che ti amano. So che non mi comporto sempre così, ma tu sei la persona più importante della mia vita, e voglio che tu sia felice, ma non posso farlo se non mi fai entrare."

"È solo" Sono rimasto scioccato, questa è stata la prima cosa che ha detto in tre giorni. "Era più di una mamma, lo sai. Era la mia migliore amica. Facevamo tutto insieme, era sempre lì per me. Quando ero triste, quando ero malata, quando mi sono rotta il braccio in terza elementare e avevo essere in un cast per 5 mesi. Lei era lì per me. E ora non lo è, non sono nemmeno riuscita a dire addio." Singhiozzò.

La strinsi più forte, "Lo so Mads, lo so, ma pensa all'ultima volta che l'hai messa in FaceTime, scommetto che hai detto che l'amavi prima che finisse. Questo è un arrivederci." Dissi subito pentito delle mie parole. "Crap Maddie mi dispiace, non volevo che suonasse così. Non sono brava in queste chiacchiere. Vorrei essere come Sam, è fantastico con le chiacchiere tra ragazze o come lo chiami tu." Ridacchiò un po', e mi è sembrato di staccarmi un peso dalle spalle quando l'ha fatto. "Ricorda solo che non è un addio per sempre, la rivedrai in futuro, un futuro molto lontano, come quando avevi 170 anni." Ridacchiò di nuovo.

"Voglio solo che sia orgogliosa di me"

"Lo è, lo so che lo è" mi guardò negli occhi. "Perché se ha anche il minimo orgoglio in lei che ho di te. È già la mamma più orgogliosa del pianeta. Sei fantastica Maddie, nessuno sano di mente non potrebbe essere orgoglioso di te" sorrise. " Promettimi che non ti nasconderai di nuovo nella tua stanza tutta triste se me ne vado? O almeno non piangerai".

"Promettimi, ed Elias, sei una ragazza fantastica." Me lo disse ed entrambi ridacchiammo.

"I tuoi cibi si stanno raffreddando." Le ho detto.

Si alzò dal nostro abbraccio e afferrò il piatto "sai, sento che avrebbe un sapore migliore se mangiassi al piano di sotto." Sorrisi, sta uscendo di nuovo dal suo guscio. Sorrideva è tornata, illuminando ogni stanza.

"Sì, lo penso anch'io." Le dissi mentre uscivamo dalla porta.

Siamo entrati nella sala da pranzo e i ragazzi stavano finendo. Quando hanno visto Mads, la loro postura è cambiata.

"Ehi ragazzi" disse loro. Sorrisero tutti mentre lei si sedeva a tavola e mangiava. Eravamo tornati ad essere una famiglia semi normale.

Family Secrets (Traduzione) storia di "lilyeteller"Where stories live. Discover now