Chapter 48

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Thomas
Guardo la sua finestra, torturandomi le dita. Sono uno stupido! La faccio solo soffrire, inoltre non riesco a capire... Perché sto qui?

«Non vorrei mai averti conosciuta, Evans» sussurro per poi avviarmi alla macchina.

Apro la porta di casa, trascino il mio corpo fino al divano. Accendo una sigaretta, cerco di rilassarmi e placare questo mal di testa che mi martella.

Spengo la cicca e vado a chiudere la valigia, tra due ore ho il volo e ho un'amara sensazione che mi attanaglia lo stomaco.

Mi prudono le mani mentre apro la sua chat, cerco di scrivere qualcosa di sensato ma finisco per cancellare ogni parola. Mi faccio una doccia fredda e mi dirigo in aeroporto.

Scovo la figura di Drake, con un caffè in mano. Me lo porge e lo bevo tutto d'un sorso, mi guarda dalla testa ai piedi, soffermandosi sul mio viso.

«Allora sei pronto?» mi dà una pacca sulla schiena, sospiro stringendo il manico della valigia.

«Andiamo!» rispondo, cercando di scacciare ogni pensiero.

«Ma come siamo contenti di partire» commenta sarcastico ma lo ignoro. Alterno lo sguardo tra l'aereo e l'ingresso dell'aeroporto.

«Non verrà, idiota!» mi spintona verso il gate

«Non sto aspettando nessuno» borbotto con disappunto.

«Come no, l'hai fatta soffrire. Cosa ti aspetti! La cosa positiva è che non ti vedrà più» scuote la testa e prende la sua valigia. Ha ragione, la cosa migliore è andarmene. Ho commesso solo un errore a ritornare a Los Angeles.

«Cazzo!»

Kate
Il cinguettio inizia a farsi sentire, irrompendo nella stanza. Provo a socchiudere gli occhi doloranti, gonfi a causa del pianto. Il suono di un messaggio mi fa sperare, prendo il telefono e noto che è Drake.

«È p-partito» sussurro

"Piccola, sono partito. Ci vediamo tra sei mesi, prenditi cura di te. Ti voglio bene."

Vado a farmi una passeggiata, nonostante siano ancora le cinque. L'aria fresca colpisce il mio viso, facendomi rabbrividire. Cammino come un robot, giungo sotto casa di Damon.

Compongo il suo numero e dopo diversi squilli, la sua voce impastata di sonno, giunge a capolinea. Mi apre il cancello e silenziosamente raggiungo la sua camera.

«Lo sai che ora è, Kate?» farfuglia strofinandosi gli occhi. Le tapparelle della sua camera sono chiuse, trattenendo le prime luci dell'alba.

«Posso dormire qui?» dondolo sui talloni, si sposta facendomi spazio. Tolgo le scarpe e mi sistemo nel letto. La sua mano accarezza i miei capelli, facendomi ritrovare un po' di sollievo. Sospira duramente, come se avesse già capito il motivo per cui sono qua.

«Ssh» mi dà un bacio sulla fronte e mi copre con le lenzuola. Chiudo gli occhi, cadendo in un sonno profondo.

Apro gli occhi, coprendoli dai raggi di sole. Mi stiracchio, il mio stomaco brontola. Mi siedo, Damon mi osserva sorridendo.

«Mangia qualcosina» mi porge il sacchetto, con all'interno un cornetto.

«Che ore sono?» addento il cornetto, godendomi questa prelibatezza.

«Le quattro» strabuzzo gli occhi

«Ho dormito così tanto?» mi gratto il mento meravigliata.

«Sì, ma non importa» sorride in modo premuroso.

«Grazie» gli dico sinceramente. Non so cosa avrei fatto se non ci fosse stato lui.

«Che ne dici di ordinare una bella pizza stasera e vederci un bel film?» alza le sopracciglia, facendomi ridere.

«Uh, va bene. Ma devo cambiarmi» annuisce, guardando il mio aspetto.

«Vuoi che ti presti qualcosa di mio o vuoi tornare a casa?» domanda

«Passiamo da me, dopo vogliamo andare da Charlotte?» gli domando, attendendo una sua conferma.

«A quanto pare avete chiarito» mi scompiglia i capelli e gli schiaffeggio la mano.

«Sì, quindi non fare le tue solite battute squallide» lo ammonisco

«Le mie battute sono favolose. Comunque perché non invitiamo anche lei?» fa spallucce

«Possiamo chiederglielo» le invio un messaggio

«Ha det-» mi blocco alla vista di una canna.

«Da quando fumi canne?» incrocio le braccia, alzando il sopracciglio.

«Un tiro ogni tanto, vuoi?» inspira il fumo sul mio viso, facendomi tossire.

«Charlotte sta preparando la borsa, quindi andiamo a prenderla» lo avviso ed usciamo di casa.

Arriviamo a casa mia, salgo in camera per farmi una doccia e mi cambio. Prendo una borsa per mettere all'interno: il pigiama, il caricatore ed il cambio per domani mattina.

«Più tempo no, eh?» sbotta esasperato, scoppio a ridere per la sua espressione.

«Zitto, che lo fai anche tu!» faccio spallucce. Raggiungiamo Charlotte, che ci aspetta fuori casa con un sorriso raggiante.

«Finalmente!» inizia un battibecco tra Damon e Charlotte, guardo fuori dal finestrino il tramonto ed un sorriso debole spunta sul mio viso.

«Kate stai bene?» mi chiede Charlotte, annuisco. Ci dirigiamo in camera per sistemare il letto con le coperte, i genitori di Damon sono spesso fuori per lavoro e questo è uno di quei periodi. La sua situazione familiare somiglia a tratti alla mia.

«Ragazze ho prenotato la pizza, tra quindici minuti dovrebbe arrivare» annuncia, iniziamo a preparare la tavola e prendo la brocca riempita d'acqua.

«Che film guardiamo?» chiede Charlotte

«Mmh non so, provo a cercare qualcosina su internet» scelgo tra i diversi film, uno di Natale. Nel frattempo arriva la pizza, e dopo aver cercato di pagare la pizza, fallendo, ci sediamo pronti a mangiare.

«Mi manca la pizza dell'Italia» commento imbronciata.

«Si può sapere chi ha scelto questo film?» borbotta Damon, suscitando delle risa in Charlotte. Dopo una mezz'ora di film si addormentano, starebbero così bene insieme. Li guardo e mi rendo conto di quanto sia fortunata ad avere la loro amicizia.

È proprio vero, gli amici curano ogni male. Per quanto tu possa stare bene da solo, un amico cambia tutto. Ti rende questo mondo meno noioso di com'è già. L'amico cura dove l'amore punge. L'amico vero ci sarà sempre, nel bene e nel male.

«Grazie» sussurro e mi stringo ai loro corpi. Dopo interminabili minuti, cado tra le braccia di Morfeo.

Miei Lettori/ Mie Lettrici ecco a voi il capitolo 48. Come state? Spero tutto bene.
Mi dispiace non aver pubblicato in questi giorni, ma sono stati abbastanza impegnativi.
Spero di essermi fatta perdonare con questo nuovo capitolo🌈
Ritornando al capitolo, Thomas è partito, lasciando Los Angeles, i suoi amici ma soprattutto Kate. Come pensate che stia vivendo questo momento?
Ci sentiamo nel prossimo capitolo 🌼
~Nanny

Un amore dannatamente folleWhere stories live. Discover now