Chapter 38

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Dei rumori assordanti interruppero il mio sogno, a quanto pare c'erano dei lavori in corso ed il suono che emettevano le macchine operatrici non aiutava a rilassarsi. Decisi di prepararmi, indossai un maglione bianco con un paio jeans colore nocciola. Indossai i miei amati stivali bassi e scesi a fare colazione.

Caroline e Diana erano andate a fumare, così iniziai ad avviarmi in sala. Appena entrai in sala, il caos regnava, così come alcune grida e schiamazzi.

I cornetti sembravano terminati e uno sbuffo uscì dalla mia bocca. Bevvi la spremuta d'arancia ed uscì di corsa.

«Dove corri straniera?» mi voltai di scatto e vidi Damon, raggiante già di prima mattina.

«In cerca di cibo commestibile» misi il broncio

«Oh poverina» ammiccò, prendendomi in giro. Notai diverse ragazze guardarlo ma lui sembrava che non se ne rendesse conto o forse non gli importava.

«Sei molto richiesto dal popolo femminile» scrollò le spalle e mi mise un braccio sulle spalle.

«Vieni con me» ci fermammo alla reception e si allontanò per alcuni minuti. Ritornò con un cornetto, i miei occhi s'illuminarono a quella vista.

«Ma com-» mi interruppe zittendomi.

«Grazie al mio faccino» lo spintonai scuotendo la testa. La pasta soffice del cornetto diede un tocco magico a quella prelibatezza.

«Hai sporco qui» si avvicinò leccandomi la guancia.

«Che schifo!» ridacchiai pulendomi. Terminato il cornetto, raggiungemmo gli altri pronti a partire per questa nuova giornata.

«Ragazzi, oggi visiteremo Piazza di Spagna e la fontana di Trevi» ci avvisò entusiasta la professoressa, sorrisi per la sua espressione. Dopo una decina di minuti, il pullman si fermò ed iniziammo a scendere uno alla volta.

«Allora signorina, cosa ci facevi con Damon Smith?» ammiccò Caroline, prendendomi sotto braccio.

«Oh, ci siamo conosciuti quella sera in terrazza» tossì paonazza

«Un bocconcino del genere non passa di certo inosservato» sollevò le sopracciglia

«Se vuoi, te lo presento» sorrisi

«Oh Caroline è pericolosa» disse Diana, scrutandola.

Ci fermammo davanti alla fontana e una persona mi venne in mente: Thomas. L'avevo accantonato per un po' ma ecco che i suoi occhi mi comparvero.

Lanciai una moneta, chiudendo gli occhi. Questa fontana era popolare proprio per questo, oltre che la sua bellezza. Era tradizione prendere una moneta ed esprimere un desiderio.

«Hai desiderato me» sussurrò Damon, ridendo. Il nostro rapporto era strano, sembrava come se ci conoscessimo da una vita ma invece era solo da un paio di ore.

«Che ne dici di darmi il tuo numero?» presi il suo telefono e digitai il numero, salvandolo in rubrica.

«Stasera ti porto a mangiare la pizza» mi avvertì

«Non mi piace molto la pizza» dichiarai

«Non hai mai assaggiato la vera pizza» sorrise. Tornammo in hotel e nel menù c'era la cacio e pepe, non so cosa fosse ma sperai avesse un buon sapore come la Carbonara.

Presi un po' di spaghetti e li portai alla bocca. Che goduria!! Avevamo un sapore particolare, il pepe dava quel tocco magico ma non era per nulla invadente.

«Ho la pancia che a momenti scoppia» commentò Caroline, che appena tornate in camera, si era lanciata sul letto come un missile e stava poltrendo già da un po'.

«Sto amando troppo la cucina italiana!» era tutto così buono, vorrei provare la cucina delle altre città ed un giorno vorrei tornarci sicuramente.

«Perché ti stai preparando?» chiese incuriosita Diana.

«Damon mi porta a mangiare la pizza» subito sogghignarono entrambe

«Siamo solo amici» le avvertì

«Ti interessa qualcuno?» chiese Caroline ma non sapevo cosa rispondere. Forse perché non volevo che la domanda mi facesse pensare a qualcosa...a qualcuno.

«No» ribattei e andai in bagno.

«Finalmente!» Trovai Damon fuori la mia stanza, spazientito.

«Sono passati cinque minuti!» ridacchiai alla sua faccia.

«Forza, andiamo» uscimmo e percorremmo alcuni vicoli, molto belli. Tanta gente vi era all'interno, dopo circa cento metri intravidi un'insegna "Pizzeria".

Damon entrò, facendomi aspettare sul muretto e dopo un quarto d'ora circa uscì, con due cartoni di pizza fumanti. Aprì il cartone e un profumo invase le mie narici.

«Devi sapere che la vera pizza nasce a Napoli, purtroppo dista un po' quindi non è possibile raggiungerla. Un po' di anni fa, venne un pizzaiolo napoletano e decise di aprirsi una pizzeria qui» Presi una fetta e diedi un morso mentre ascoltavo il suo racconto.

«Ma è buonissima!» esclamai socchiudendo la bocca al primo morso.

«Ne è valsa la pena, fidarsi di me» disse fiero, scimmiottai la sua voce.

«Piccola ingrata!» fece per prendermi ma iniziai a correre. Sentì i suoi passi vicini, cercai di correre più possibile ma mi afferrò subito. Le sue mani abbracciarono dolcemente i miei fianchi, aveva dei gesti così premurosi...il suo opposto.

«C'è qualcosa che non va?» mi spostò la ciocca di capelli dal viso.

«No no tranquillo, grazie per la pizza» sorrisi debolmente e proseguimmo

«Come si chiama?» lo guardai stranita non capendo a cosa si riferisse.

«Chi?» scosse la testa divertito

«Il ragazzo che tortura i tuoi pensieri» lo guardai senza espressione

«Non m'interessa!» mi morsi il labbro

«Intanto hai ammesso che c'è qualcuno» sorrisi

«Sai è la prima volta che ho un'amica» ammise imbarazzato

«In che senso?» domandai

«Di solito erano amiche di "letto" ma noi abbiamo un legame diverso» accarezzò la mia schiena.

«Mi ritengo fortunata allora» ribattei fiera di me.

«Devi» mi pizzicò la guancia. Anche per me era la prima volta che legavo così tanto con un ragazzo in meno di quarantotto ore.

«Ma tu sei l'amica di Charlotte?» domandò

«Si» a proposito di Charlotte, chissà perché continuava ad ignorarmi. Da quando eravamo partite non mi aveva rivolto nemmeno per sbaglio la parola, come se le avessi fatto qualcosa.

«Ecco dove ti avevo vista!» esclamò

«Agli incontri di pugilato» continuò

«Non ti ho mai visto» dissi grattandomi la fronte

«Conosci Thomas?» dissi curiosa

«Tutti lo conoscono» accese una sigaretta permettendo alla nicotina di entrare nei suoi polmoni.

Miei Lettori/Mie Lettrici ecco a voi il capitolo 38🦋
Kate e Damon sono sempre più vicini e lui sembra conoscere Thomas.
Kate sta per tornare, con la speranza di non rivederlo. Sarà veramente così?
A presto
~Nanny

Un amore dannatamente folleWhere stories live. Discover now