Chapter 31

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AVVERTENZE: QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE DI SESSO ESPLICITO🚫

"Oh baby, I don't know you. Oh oh baby" urlai a sguarciagola mentre l'acqua scorreva sul mio corpo. Insaponai i miei capelli con il mio shampoo fruttato ed uscì una volta terminato.

Asciugai accuratamente il mio corpo per poi passare ai capelli. Lavai i denti e subito dopo la crema indossai il mio adorato pigiama di pile.

"Lalalala" canticchiai ma appena entrai in camera, un urlo fuoriuscì dalla mia bocca.

«Sorpresa» trovai Thomas seduto sul mio letto mentre squadrava il mio aspetto.

«Come sei entrato?» lo guardai in malo modo

«Oh baby, I hate you» ripeté ammiccando. Mi aveva ascoltata?

«Vattene!» arrossì colpendolo senza ottenere risultati.

«Sai mi stavo chiedendo, è buona educazione rispondere» sventolò il telefono, ritornando serio.

«Avevo la batteria scarica» mi difesi, rivolgendogli qualche occhiata.

«Da una settimana, direi di cambiare la batteria» attorcigliò una mia ciocca di capelli, ancora un po' umida, fra le sue dita.

«Non dovresti essere a qualche festa?» constatai sorridendo falsamente.

«Stasera passo» rispose fissandomi, facendomi imbarazzare.

«Vieni con me» mi porse la mano, lo guardai con un cipiglio non capendo.

«Dove?» chiesi

«In un posto» si alzò, sovrastandomi con la sua altezza.

«Vorresti uccidermi?» alzai gli occhi al cielo

«Prepara una borsa» ordinò. Lo guardai stranita, sospirò e si alzò aprendo il mio armadio.

«Hey, maleducato!» gli tirai il braccio

«Vieni con me» mi fissò intensamente da farmi tremare le gambe. Sospirai e mi voltai preparando dei vestiti. Mi cambiai, indossando una tuta e scesi trovandolo già in macchina. Entrai, posando la borsa sui sedili posteriori e lo guardai

«Dove andiamo?» domandai ma non rispose, così tra una strada ed un'altra, mi addormentai.

«Kate» mi sentì scuotere, aprì lentamente le palpebre ritrovandomi davanti ad una casetta.

«Dove siamo?» biascicai, aprì la portiera scendendo e lo seguì sentendo l'odore della salsedine.

«Non ci posso credere, il mare!» saltellai emozionata, mi tolsi le scarpe e mi avvicinai alla riva, a causa delle temperature era gelida.

«Ti piace?» mi chiese Thomas ed annuì. Entrammo nella casetta, molto rustica con un bel camino.

«Di chi è questa casa?» lo guardai

«È mia» si avvicinò al camino impolverato e provò ad accenderlo.

«Perché siamo qui?» domandai guardando il movimento delle sue braccia che flettevano mentre accendeva il camino. Una volta acceso, man mano il calore iniziò a riscaldare la stanza.

«Chi è Emily?» il mio cuore perse un battito, come faceva a sapere di lei?

«Come la conosci?» lo guardai agitata

«Urlavi nel sonno di andarsene» spiegò guardandomi come se volesse studiarmi.

«Te lo sarai immaginato» sviai dal suo sguardo interrogatorio e mi avvicinai alla finestra.

«Kate» sussurrò alle mie spalle

«Io non conosco niente di te, della tua famiglia. Perché dovrei parlarti solo di me!» sbraitai indispettita

«Fatti i cazzi tuoi!» si innervosì

«Ecco, fatteli pure tu» ribattei con i nervi tesi

«Chi è il tuo ex?» tentò di nuovo di ottenere risposta, cambiando argomento ma fallendo miseramente.

«Di nuovo con quel discorso?» sbuffai

«Cosa nascondi?» continuò guardandomi dubbioso.

«Io e te non dovremmo essere qui. Questo è il fatto!» conclusi, il fatto che lui fosse qui con me e mi avesse portata qui, sembrava tutto irreale ed era terribilmente sbagliato.

«Invece siamo qui, insieme» sussurrò. Sollevai lo sguardo e avevo appena commesso uno sbaglio. Mi ero persa nei suoi occhi. Mi alzai sulle punte ed avvicinai le mie labbra alle sue, stampandogli un bacio a fior di labbra. Si distaccò guardandomi, mi afferrò la nuca per poi baciarmi appassionatamente. Picchiettò la lingua, chiedendomi l'accesso. Il bacio divenne subito passionale, come se le nostre labbra si fossero cercate per un lungo tempo.

«Una volta» sussurrò baciando il mio collo.

«Una sola» ripetei, accarezzandogli i capelli. Finimmo in un batter d'occhio nella sua stanza. Si staccò guardandomi come a chiedermi il permesso e dopo averlo ottenuto, iniziò a togliermi la maglia. Mi fece sdraiare sul letto e subito ricominciò a baciarmi il collo. Passò al mio ventre e si fermò abbassandomi il pantalone. Mi coprì immediatamente, ma subito tolse il mio braccio.

«Tu con me non devi coprirti» mi guardò intensamente negli occhi, provocandomi una mandria di elefanti nel mio stomaco.
Divenni panoazza e per nascondere il mio rossore, gli tolsi la felpa. Passai delicatamente la mano sulle sue spalle, per poi baciarlo.

«Sicura?» sussurrò nel mio orecchio. Annuì in risposta e si toglie il pantalone. Ben presto l'imbarazzo crebbe da parte mia, appena il nostro intimo finì per terra. Prese una bustina argentata dal pantalone, che si rivelò presto come un preservativo. Lo infilò e si china su di me. Avvicinò la punta e lo strinsi forte. Entrò in un colpo facendomi urlare dal dolore.

«Ahia!» piagnucolai, si fermò baciandomi ed aspettando che mi abituassi alle sue dimensioni. Iniziò a muoversi dopo una ventina di secondi, aumentando le spinte man mano. Lo guardai ma lui sembrava distaccato, come se fosse da un'altra parte, un cipiglio si formò in mezzo alla mia fronte. Presi il suo viso e lo baciai. Si scostò grugnendo, per poi spingere più forte.

«Mi fai male!» lo richiamai ma lui era altrove. Una lacrima solcò il mio viso sopportando il dolore. Accelerò ancora di più per poi venire. Si distaccò dal mio corpo e solo allora mi guardò. Dolorante mi rannicchiai, non guardandolo nemmeno in faccia. Mi alzai tremolante e andai in bagno, guardai il mio riflesso allo specchio, i miei capelli erano spettinati e il mio collo arrossato in alcuni punti. Il mio labbro prese a tremare ma cercai di placare il dolore nel cuore. Uscì dal bagno, trovandolo con la testa fra le mani.

«Kate c-» iniziò ma lo interruppi con un gesto della mano. Mi infilai sotto alle coperte, spegnendo le luci.

«Io scopo così» disse ma non riscontrando risposta, continuò. «Ho sempre scopato così!» continuò a giustificarsi

«Ma io non sono c-come loro» sussurrai con un sapore amaro alla bocca dello stomaco.

«Cazzo! Non puoi pretendere da me che io sia diverso!» si alzò, dando un calcio al comodino. Deglutì cercando di dire la cosa giusta.

«Infatti va bene così. Abbiamo scopato e termina qui» chiusi gli occhi, pregando che si facesse al più presto mattina.

Miei Lettori/Mie Lettrici ecco a voi il capitolo 31🦋.
Sembra che la notte trascorsa tra Thomas e Kate non sia andata bene.
Cosa ne pensate?
A presto
~Nanny

Un amore dannatamente folleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora