[LOG 10 - DATA FRAGMENT 01/02]

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01.41 PM
25.01.2067

Le tracce di sangue mi conducono lontano dal complesso industriale, all'interno di un anonimo condominio, privo di numero civico, e poi fin su all'ultimo piano. Una strusciata di rosso contro la parete del corridoio, come se qualcuno vi si fosse accasciato contro. Una porta socchiusa e una macchia secca sulla maniglia abbassata. Uno strano borbottio raschiato proviene da oltre il muro, versi soffocati.

Sa già che sono qui? Merda.

Irrompo all'interno della piccola camera da letto con il calcio della pistola stretto in mano. Il fatto che nessuno mi abbia tagliato la gola varcando la soglia sembra strano. La stanza buia, cupa, con una sola luce sfarfallante in fondo. Seguo le gocce di sangue sul pavimento fino all'impronta di una mano stampata sul divano. Uno strano vocio continua a ronzarmi intorno senza che io riesca a percepirne la provenienza. Una vecchia televisione è accesa su un canale morto, coperta per metà da una giacca di pelle.

Dove sei SamuraiGirl?

Qualcosa scricchiola quando la calpesto, per un attimo sobbalzo pensando di essere finito su una mina. Socchiudo gli occhi ed espiro lentamente nel rendermi conto che è soltanto un pacchetto accartocciato di Lucky Strike.

» Vaffancul-...

Un lampo di luce mi fa scattare come una molla, impreco ribaltando un tavolino, spalanco la porta con un calcio e puntando l'autorevolver premo il grilletto. Per un istante ogni altro suono viene coperto dallo sparo, che rimbomba in uno spazio così stretto. Il proiettile attraversa una fronte rugosa e poi si pianta nel muro dietro. Non spilla neanche una goccia di sangue. La testa volteggia per aria, bloccata in una breve animazione che continua a ripetersi all'infinito.

» Vaffanculo!

Abbasso la pistola nel rendermi conto di aver sparato ad un ologramma.

Non è qui?

L'immagine tremola, parole distorte e incomprensibile, una voce meccanica. L'olo-proiettore è una piccola sfera grigia dimenticata per terra. La raccolgo e la picchio contro lo spigolo di un comodino, uno sfarfallio elettrico mi fa sobbalzare e perdere la presa. Quando sbatte contro il pavimento emette un bip e si spegne, facendo svanire l'ologramma.

» Fantastico.

Scuoto il capo e torno a seguire le tracce rosse sul pavimento, che dal salotto mi conducono fino a uno strettissimo bagno impregnato dal forte odore dell'alcol. Un piccolo cubicolo quasi occupato per intero da un vano doccia. Sangue secco contro le paratie di plastica e altro incrostato intorno allo scarico. Raccolgo una bomboletta di bio-schiuma e la scuoto, per poi gettarla via nel rendermi conto che è vuota.

La bio-schiuma è per le emergenze, conta di risolvere le cose in frette, ma... cosa devi risolvere? Che cazzo stai facendo?

Faccio per raccogliere un pezzo d'ovatta insanguinato quando una voce improvvisa mi fa sobbalzare. Torno nella camera da letto e per poco non sparo di nuovo all'ologramma. Espiro nel riporre la pistola.

Dice qualcosa di incomprensibile in giapponese, ma alla fine riconosco alcune delle parole dette dal panzone. Mi fermo a fissare il volto di un uomo sulla sessantina, dalla pelle increspata coperta da chiazze nerastre e nei. Le labbra secche e contratte, dalla paura. Gli occhi vacui che guardano nel vuoto, verso di me. Aggrotto le sopracciglia quando dice qualcosa nella mia lingua.

» È stato il demone rosso... il demone rosso!

Ancora? Che c'entra con la notte del demone rosso?

Dopo alcuni secondi la registrazione riprende da capo, continua a ripetere le stesse parole ancora e ancora. Me ne dimentico mentre mi guardo intorno. Inizio a rivoltare la stanza come un dannato.

Silicium Souls II: AratareOn viuen les histories. Descobreix ara