[LOG 06 - DATA FRAGMENT 04/04]

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» E ora, signori spettatori, senza perdere altro tempo, diamo inizio alle danze! Bip!

Prima ancora che l'ologramma di Bibble sia esploso in una cascata di luce multicolore mi proietto in avanti, superandolo e scattando verso il cyborg. La sua risposta è un urlo gutturale e dei pesanti passi in corsa che scuotono il terreno come fosse un gigante. Uno scoppio secco annuncia il ruggito della motosega; il tempo arriva quasi a fermarsi e la catena dentata a scorrere al rallentatore, non appena il booster adrenalinico si attiva. Sorrido.

È un qualcosa che non potrai mai darmi Chris'...

Come una bolla che scoppia il tempo riprende a scorrere di colpo, la motosega descrive un arco circolare intenzionato a segarmi a metà all'altezza del torso.

Scarto di lato, caricando su una gamba per tuffarmi in avanti. Lo spostamento d'aria del colpo mi investe la schiena mentre i denti della motosega mi carezzano il cranio, impigliandosi nel tessuto del cappuccio e strappandomelo via. Atterro sulle mani, sfruttando il momentum del balzo faccio roteare le mie gambe, ancora sospese, e raggiungo il cyborg con una spazzata. Il piede scalzo, dai potenti muscoli al grafene e dalle ossa in titanio rinforzato, affonda nella gamba del cyborg come fosse una vibro-lama. Quando lo stabilizzatore muscolare va in pezzi l'arto del colosso cede e crolla in ginocchio con un boato. Un colpo di reni e balzo in piedi, la motosega cala su di me ma il colpo è così maldestro che non mi serve nulla più di un passetto laterale per evitarla. Mentre l'arma morde il pavimento e frammenti di cemento mi investono, i capelli liberi dal cappuccio mi ricadono sulle spalle.

Il suo ginocchio diviene un trampolino per proiettarmi in alto, per cavalcare quel bestione di metallo. Si inarca tutto per disarcionarmi mentre tenta di afferrarmi, i suoi movimenti gonfi e patetici a causa di quei suoi muscoli artificiali così gonfi. Con una mano mi afferra il bavero della giacca, per non essere scagliata via afferro una delle lame affilate sul mio cranio. Mignolo e anulare della mano destra diventano il prezzo da pagare per resistere. Mentre le dita mozzate baciano il terreno passo l'altro braccio intorno al suo avambraccio. Il cyborg sussulta cercando di disincagliare la motosega dal cemento. I muscoli al grafene si gonfiano come cavalli imbizzarriti, la pelle della giacca si tende e poi con uno schiocco secco si lacera, mentre la corazza del suo avambraccio si incrina, si crepa e poi scoppia. In un istante, così come tutto è iniziato, tutto finisce.

La motosega si libera. Una torsione della mano menomata spezza la lama dal suo cranio. Lascio andare il braccio distrutto, sollevo il pugnale improvvisato e lo abbatto contro la sua spalla sinistra, in una giuntura tra due placche metalliche. Come un incantesimo che viene annullato da uno schiocco di dita, il braccio crolla di colpo al suolo. Balzo via mentre il colosso sconfitto si abbatte sulla schiena con la violenza di una valanga.

Il silenzio assoluto che aveva rapito gli spettatori esplode in una cacofonia confusa e frenetica di urla, grida e ingiurie. Ma tutti, chi più chi meno, domandano una cosa soltanto. Domandano che lo spettacolo non finiscano qui. Domandano il sangue. Il suo sangue perché ho vinto, il mio nel caso avessi perso. Nessuno, a parte me, sente i lamenti del cyborg.

Scuoto il capo guardandolo dall'altro verso il basso.

Credevi che dire addio al tuo corpo mortale ti avrebbe donato la forza? Ti credevi forte?

Sulle mie labbra, quel sorriso iniziale, è ormai decaduto in un ghigno di delusione. "Sangue!" viene ripetuta all'infinito dalla folla, come se fosse una sol voce. Di colpo mi pento di essere venuta qui questa sera. L'eccitazione per lo scontro è morta nel momento stesso in cui lui non si è dimostrato all'altezza. Nel momento in cui non è riuscito a farmi provare il brivido della morte, la sensazione di correre sul filo di un rasoio che mi manca così come manca l'ossigeno a qualcuno sul punto di annegare.

» E invece non sei altro che un piccolo verme.

Ignoro l'ologramma di Bipple che si materializza al mio fianco.

» Non vali niente.

Una morsa mi afferra il cuore.

Un'occasione sprecata...

» Sei feccia inutile.

Un secondo prima sollevo il tallone.

Un secondo dopo gli esplode il cranio, dipingendo il cemento con la sua materia grigia.


[FINE DATA FRAGMENT 04/04]
[FINE LOG 06]

Silicium Souls II: AratareWhere stories live. Discover now