32. Somebody else

72 10 0
                                    

So I heard you found somebody else

And at first, I thought it was a lie

[The 1975]

***

In verità Lauren non lo sapeva ancora; o meglio, non associava a Christopher il nome di Camila perché nessuno dei suoi familiari l'aveva implicato, informandola della novità. Non credevano fosse un dettaglio rivelante, quando invece lo era; eccome se lo era! Difatti, allorché lo vide impresso con l'inchiostro su decine e decine di manifesti pubblici affissi in ogni angolo del paese, e ne venne sopraffatta, temette di avere un grave mancamento. Avvicinandosi a uno di essi, il sangue che affluiva al cuore ed effluiva in aorta accusò un profondo tuffo, cui seguitarono intense palpitazioni di sgomento. Non poteva davvero credere a quel che leggeva: Christopher Jauregui e Camila Cabello, presto sposi.

Subito si preoccupò di cosa ella doveva aver pensato, nel sentirsi rifiutare senza spiegazioni: sicuramente non che fosse inconsapevole, accidenti!

Occorsero diversi minuti di paralisi, prima che realizzasse la gravità della questione. Allora strappò il manifesto incriminato e si affannò a tornare a casa. Scalzò rapidamente le scarpe all'ingresso, ma non ebbe nemmeno la lucidità di sfilarsi il cappotto che già saliva le scale per il piano superiore.

- Chris! – gridò, fumante di collera, ignorando il viso arcigno di Ottilia che era appena emerso dalla cucina. – CHRIS! -.

- Sto al cesso! – rispose una voce stentorea e altrettanto stizzita.

Senza esitare, irruppe nel bagno a metà del corridoio.

Christopher non si scompose di una virgola, tanto era concentrato sul riflesso che lo specchio gli proponeva. Coperto di candida schiuma da barba ancora in parte, egli stava definendo con minuziosa cura un paio di baffi inediti; a matita, più sottili di quelli che gli crescevano naturalmente. In forza di essi, non le concesse nemmeno un'occhiata fugace.

- Che vuol dire che ti sposi con lei? – interrogò, mostrando l'annuncio con le mani un po' tremule.

- Vuol dire quello che vuol dire. Credimi che non sono per niente felice di prendere in moglie quella stronza, ma papà non sente ragioni -.

Egli terminò di radersi nel silenzio più assoluto. Si sciacquò la faccia con acqua fredda, poi unse con abbondante brillantina i neonati baffi e i capelli. Cacciò la canottiera intima nei pantaloni, assicurandola con la cintura, e sopra di essa indossò il maglione in tweed color ruggine che aveva abbandonato sulla lavatrice. Diede un'ultima occhiata confidente allo specchio e fece per uscire.

- Beh? – lamentò, quando notò la sorella maggiore ancora innanzi alla porta, con una mano serrata sulla maniglia. – Mi devi dire altro o posso andare? -.

- Addò? -.

- Da Mimmo, in sartoria. Mi piglia le misure per l'abito da cerimonia. Vuoi venire? -.

La naturalezza con cui si spiegò fu il vero colpo di grazia per Lauren. Come poteva considerare un fatto di poco conto, adoperarsi per i preparativi di un matrimonio?

Negando con un remissivo cenno del capo, lasciò che egli scivolasse in corridoio, fresco di lozione dopobarba e essenza di bergamotto, cardamomo e gelsomino. Ella invece, aperta la finestra, sedette sul bordo della vasca da bagno. Osservò con somma frustrazione il manifesto che ancora si rigirava tra le mani prima di cavare l'accendino di tasca e darlo in pasto alle fiamme.

A vedere come esso spariva gradualmente, la delusione trasmutò in soddisfazione; ma era un sollievo insufficiente. Se avesse potuto bruciare anche quel legame che andava formandosi, non avrebbe esitato.

FieldsOnde as histórias ganham vida. Descobre agora