7. You and me

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All of the things that I want to say just aren't coming out right

I'm tripping on words

You've got my head spinning [...]

There's something about you now

I can't quite figure out

[Lifehouse]

***

Lauren arrestò la corsa innanzi all'insegna della discoteca locale, The Meeting. Rifiatando, ripiegò su se stesso l'orlo inferiore della canottiera, ormai più che fradicia, dopo otto chilometri di asfalto assolato, e lo strizzò vigorosamente. Allungò i muscoli delle gambe con il supporto dello steccato ligneo che separava il marciapiede dai ciottoli della spiaggia.

Era sua abitudine, per almeno tre volte alla settimana, percorrere Magazzeno in tutta la sua lunghezza. Di solito raccattava una maglietta leggera e un paio di pantaloncini della Salernitana dismessi da suo fratello Christopher all'età di quindici anni, e volava in meno di un'ora da casa al limitare del comune adiacente, e poi viceversa. Era una gazzella, agile e resistente in ogni organo e giuntura.

- Hai intenzione di allagarmi la proprietà? - scherzò Diego, lanciandole una borraccia d'acqua fresca.

Non era chiaro se alludesse solo alla copiosa quantità di sudore riversa sul cemento oppure a qualche altro fenomeno acquatico più salace, che nella sua opinione doveva necessariamente coinvolgere alcune fanciulle che sedevano al bancone. Come invidiava quella capacità di stazionare sempre al centro dell'attenzione, anche quando ne rifuggiva, introversa com'era!

Lauren, che aveva seguito il suo pollice destro mentre indicava un punto indefinito del locale alle sue spalle, rispose con un gesto noncurante e ingollò un sorso d'acqua. Nell'orizzonte raccolto dal suo sguardo fulgido non esisteva silhouette diversa da quella di Camila.

- A che ora suonate stasera? – rilanciò, asciugandosi gli avambracci sui fianchi.

Diego diede un'occhiata fugace all'orologio che gli cingeva il polso. Storse la bocca in una smorfia.

- Non importa - disse. - Tanto arriverai in ritardo uguale -.

- Permaloso - lo rimbeccò l'amica, allontanandosi rapidamente, convinta di poter quantomeno aspirare a una puntualità rovinata di poco.

Corse con così tanta foga verso casa, tra i clacson delle automobili che schivava, e un attraversamento pedonale e l'altro, e l'armonico sottofondo prodotto da decine e decine di stoviglie, che i raggi aranciati del sole calante riuscirono a malapena a distinguerla nei colori in cui si confuse, come un camaleonte.

***

Fu di ritorno giusto un'ora dopo: non sufficiente a dichiararsi puntuale, ma abbastanza per dimostrarsi di parola. The Meeting era già divenuto una calca danzante, ammassata ai piedi del palco su cui Diego era impegnato in un assolo di sassofono, e suo fratello Brando alla consolle.

Nonostante non lo fossero, possedevano l'alchimia di due gemelli; di Castore e Polluce. Ma prima che agli applausi dedicati loro sopraggiungesse un tempo cosiddetto morto, la già celebre introduzione a Girls just want to have fun inondò l'ambiente, suscitando nei clienti della discoteca una nuova estasi dei sensi.

Salutato l'amico fugacemente, Lauren non riuscì ad azzardare un movimento a ritmo, poiché la folla si aprì come le acque bibliche del Mare di Giunco, toccate dal bastone di Mosè, ma anziché l'asciutto del fondale, rivelò la figura snella di Camila.

Ella indossava un paio di leggins leopardati sotto a un top corto in pelle, cosicché vi fosse una pari quantità di pelle esposta e coperta. Si scatenava senza remore sulla voce di Cyndi Lauper. Danzava anche con i capelli, per l'occasione disciolti; spostando il peso da un piede all'altro, ondeggiava in perfetta sincronia con la base della canzone.

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