23. They don't know about us

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They don't know how special you are

They don't know what you've done to my heart

They can say anything they want

'cause they don't know about us

[One Direction]

***

"Faiano

21 agosto 1984


Cara Cheechee,

non ho idea di come trasformerò in inchiostro tutta l'incredibile estasi che mi permea, ma oggi farò un tentativo. Sarà mia premura ricercare le parole più esatte per descrivere ciò che l'ha provocata.

È stato il mio bell'amore, il mio amore latino! I'm in complete awe of her, if you know what I mean. Non so parlarne senza balbettare, senza perdermi nell'emozione del suo ricordo, nel conforto della sua presenza, nella dolcezza che è solita rivolgermi... Ho bisogno di un aiuto divino, my dear, perché divino è stato il tocco che mi ha soggiogato e condotto in cima alla mia stessa esistenza, lì dove non ero mai stata.

Non provo rimorso, non provo ripugnanza: trabocco di una gioia e di una delizia che quasi trascendono i miei sensi, esaurendo le riserve di raziocinio. Al suo fianco sono fatalmente euforica; talvolta temo di svenire all'improvviso. In sua assenza mi pare che il tempo rallenti, sfidandomi a resistere a qualcosa che ho però smesso di combattere.

Mi dirai che sono impazzita, che sto commettendo un azzardo nel perseverare, e forse avrai pure ragione, ma io non sono più in grado di oppormi a questa cosa viva e vampeggiante che batte insieme al mio cuore. Barricatemi in camera e io troverò una via di fuga. Incatenatemi al fusto di un albero, esposta alle intemperie, e io mi arrangerò per liberarmi e correre da lei. [...]

So di non avertene ancora parlato, ma per quanto la tua generosa offerta mi alletti, il cuore mi comanda di restare. C'è qualche possibilità di vedersi, quest'inverno?

Rispondimi presto, mi raccomando.


Con affetto e riconoscenza, tua Mila"

***

La prima domenica che seguì a quella missiva, ritta in piedi tra i banchi di destra in una fina mise color lilla, Camila pareva rilucere come un diamante ben lavorato. In verità non seguiva la funzione con la solita attenzione, anzi; non la stava seguendo affatto, persa in una discreta e fugace contemplazione di una chioma corvina che ricambiava in maniera complementare.

La volta fortuita che i loro sguardi riuscirono a trovarsi, come due stelle che collidano, parvero produrre milioni di scintille; e in esse non v'era colore dell'iride che mancasse. Quel verde, però, quell'amorevole sfumatura di verde che pareva esistere solo negli occhi di Lauren e non altrove, in natura, soverchiava senza difficoltà tutte le altre tinte. In adorabile virtù di essa, Camila perdeva cognizione del rosso, quale sangue che aveva sentito ribollire durante la lunga notte che avevano condiviso; del blu cobalto, quale mare notturno in cui avevano nutrito e definito una tentazione altrimenti informe; del giallo dorato, come le spighe che avevano favorito il primo incontro tra le loro labbra; dell'arancio pesca che il tramonto aveva assunto, il cinque luglio precedente, e costretto Lauren alle lacrime; del paonazzo, come i lividi che avevano rimediato, camminandosi incontro e giungendo allo scontro; e infine dell'indaco, come il crepuscolo che propiziava i loro appuntamenti segreti.

Una canzone incisa diciotto anni prima la lusingava silenziosamente con le sue parole: Mi sei scoppiato dentro al cuore, all'improvviso, all'improvviso. Era una delle preferite di sua madre Sinuhé: spesso la usava per richiamare più facilmente alla memoria i dettagli della lunga porzione di vita trascorsa con Alejandro. Talvolta, poiché ne possedeva il vinile originale a quarantacinque giri, la faceva risuonare gloriosamente sul grammofono del soggiorno. Sedeva sulla poltrona vacante del marito e, calate le palpebre, prendeva a viaggiare con la mente per lunghi tratti di giornata.

Non v'era dubbio che Camila preferisse usufruire del jukebox, dati i tempi che correvano, tuttavia, se avesse mai dovuto godere di una previsione estremamente positiva del futuro, allora, una volta trovata la canzone adatta, avrebbe voluto custodire un vinile di essa come fonte di ricordo di un amore mai perduto. Perché dunque, non iniziare a cercarla nel repertorio offerto da Diego Brancaccio?

Poiché ella, seppur fosse inginocchiata contro il banco in apparente preghiera, pareva assorta in qualcosa di estremamente piacevole, che la induceva quasi a dondolare a ritmo, Lauren sollevò un sopracciglio: cosa non avrebbe dato per conoscere i suoi pensieri, per raggiungerla, accovacciarsi accanto, sussurrarle Amore bello all'orecchio...

Quando la funzione tuttavia terminò, come di consuetudine, si recò assieme a Christopher al camposanto; tra le braccia un fascio di rose di seconda fioritura, rugiadose e profumate d'estate. Sorrideva di un sorriso insolito, luminoso, che presumeva di catturare ogni particella di luce presente nell'aere afoso.

Oh, mamma, meditava, spolverando la lapide di Clara, sono al settimo cielo.

***

Poiché Michael non riusciva più a fasciarsi nel medesimo, mai vanescente dolore (d'altronde che altro avrebbe dovuto provare circa quella che considerava un'enorme giustizia, figlia di un debito mal assegnato?), anziché presso il tumulo di Clara, si recava al bar del paese; spesso per un assaggio di un neonato distillato del proprietario, Tonino. Ma quel giorno non contemplava affatto l'ennesimo naufragio alcolico (più che dimenticare infatti, sembrava ogni volta ricordare con maggior vividezza), piuttosto un summit dai termini cruciali.

Alejandro Cabello sedeva al coperto in disparte, ben lontano da occhi curiosi e orecchie ficcanaso. In evidente attesa, intrecciava le mani sul tavolo in una posa austera, dietro a un bicchierino di liquore appena riempito. Nel notare il socio ormai in prossimità, si aprì in un sorriso cordiale. Alzandosi per accoglierlo affabilmente, stese la ritta in avanti.

Michael la strinse con decisione e prese posto di fronte a lui. Quando cominciò a parlare mosse così impercettibilmente le labbra che in verità parve ancora tacere. Solo Alejandro riusciva a udirlo e, consapevole della segretezza di quell'accordo in particolare, annuiva di conseguenza.

Esso non si basava sui dettagliati resoconti numerici che mesi prima avevano favorito lo sviluppo dell'alleanza economica, e che ormai era ben nota a tutti gli abitanti del paese, ma su un atto di lealtà già concordato agli albori. Se uno di loro fosse retrocesso proprio in quel momento, la ferita della faida avrebbe cessato di cicatrizzarsi, e anzi; avrebbe ripreso a sanguinare.

- Rimaniamo così, allora? -.

- Ne sono convinto -.

- Bene -.

Alejandro annuì nuovamente. Come a sigillare il patto, vuotò il bicchierino dell'ultimo dito di liquore. Ma non appena il socio si voltò per chiedere una consumazione per sé, contrasse il viso in una smorfia; una consapevolezza bruciava assai più dell'alcol: Camila non l'avrebbe mai perdonato.

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