Incomprensioni

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È  una settimana che io e Nicolò non ci vediamo, in questi giorni ci stiamo sentendo solo per telefono e dire che il mio ragazzo comincia ad essere impaziente, è dire poco. Il fatto è che questo sarà uno degli esami più tosti che devo affrontare, non che dopo la strada che mi condurrà alla laurea sarà in discesa, ma sicuramente questo è il più difficile in assoluto e io voglio prepararmi al meglio delle mie possibilità per riuscire a prendere il voto più alto, per mantenere la media. Ovvio che Nicolò mi manca ma so che devo pur sacrificare pur qualcosa, mi dispiace che sia lui a doverci rimettere, ma il mio futuro è troppo importante per me, non che lui non lo sia, Dio solo sa quanto lo amo, ma in questo momento devo dare la priorità ai miei studi e vorrei tanto che lui lo capisse. Ma purtroppo non riesce a farlo fino in fondo, stasera al telefono mi ha chiesto di venire da me e io gli ho dovuto dire di no per l'ennesima volta e non l'ha presa affatto bene, anzi

<<Sophia  voglio solo venire a farti un saluto, è una settimana che non ci vediamo e mi manchi, mi manca stare con te, rimango solo mezz'ora e poi me ne vado, te lo prometto>> 

Mi si stringe il cuore a sentirlo dire quanto gli manco ma non posso cedere 

<<Nico mi manchi anche tu, ma davvero lo so che poi non sarà solo mezz'ora e che non te ne vorrai più andare, ti conosco>> 

<<E dai piccola non mi dire di no, ho bisogno di stare un pò con te, ho bisogno di te amore>>

Anch'io avevo bisogno di lui ma cerco di resistere alla tentazione di dirgli di si 

<<Nicolò ti prego non insistere, non rendere le cose ancora più difficili di quanto non lo siano già>>

<<Appunto Sophia, permettimi di venire e non ne parliamo più>>

<<Ho detto di no Nico, ci sentiamo domani, buonanotte>> 

Prendo e chiudo la chiamata, so che se non faccio così alla fine mi prenderà per sfinimento, imposto il telefono su silenzioso e mi rimetto sui libri.

"Pov's Nicolò 

È una settimana che non vedo Sophia e mi manca cazzo, lo so che non è tanto tempo ma sono abituato a stare con lei ogni giorno e a quanto pare, senza non riesco proprio a starci e non voglio nemmeno doverlo fare, mi rendo conto che l'esame che sta preparando è uno dei più importanti e difficili, so quanto significhi per lei superarlo con il massimo dei voti, io non voglio distrarla certo dai suoi obiettivi e non ho intenzione di passare per il fidanzato egoista ma ho davvero bisogno di vederla, fosse anche solo per pochi minuti. Volevo andare da lei stasera, ma me lo ha categoricamente impedito, non solo, mi ha anche chiuso il telefono in faccia, cosa che mi ha mandato ancora di più in bestia, inoltre non risponde alle mie chiamate ora, per cui anche se mi ha chiesto di non farlo, decido di fare di testa mia come al solito e vado da lei"

 Dopo circa tre quarti d'ora sento il citofono suonare, vado a vedere chi è, anche se lo immagino già, infatti mi ritrovo davanti il viso del mio ragazzo 

<<Sophia sono io apri>>

Dal tono di voce, sembra anche piuttosto incazzato, lascio la porta aperta e aspetto che salga, quando entra in casa noto che è sul piede di guerra, ma lo sono anch'io, dato che gli avevo chiesto espressamente di non venire e lui ha fatto di testa sua, come al solito 

<<Nicolò che ci fai qui? Mi sembrava di essere stata chiara in proposito>> 

Mi lancia un'occhiataccia 

<<Sono qui perché non rispondevi più a quel cazzo di telefono e poi te l'ho detto, avevo voglia di vederti>> 

<<A quanto pare quello che voglio io non conta>> 

Rimani - Nicolò ZanioloWhere stories live. Discover now