Una strana serata

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E' sabato e siamo venuti in un locale, con Giorgia e Bruno, la serata scorre tranquilla fino a quando non lo vedo arrivare, mi chiedo cosa ci faccia qui, se l'abbia invitato il ragazzo della mia amica, mentre avanza verso di noi, non posso fare a meno di notare quanto sia bello, ma cerco di scacciare quella considerazione dalla mia testa, che cavolo vado a pensare, lui non fa per me, prima me ne convinco e meglio sarà per tutti. Ci saluta, poi guarda me e mi sorride con strafottenza esclamando

<<Sophia a quanto pare ci rivediamo, te lo avevo detto che sarebbe successo>>

<<Se fosse dipeso da me e se avessi saputo della tua presenza, molto probabilmente non sarei qui ora>>

Replico piccata e lui finge di mostrarsi dispiaciuto mentre ribatte

<<Non mi freghi Sophia, so che avevi voglia di rivedermi...>>

<<Tu sei troppo convinto di te stesso Nicolò, scendi da quel piedistallo>>

<<E' solo una constatazione la mia, l'ho visto come mi guardavi poco fa>>

E' vero lo stavo ammirando spudoratamente ma non gli darei mai e poi mai questa soddisfazione

<<Sei odioso e insopportabile, oltre che arrogante oltre ogni limite>>

<<Puoi cercare di negarlo quanto vuoi, ma ho solo detto la verità e lo sai bene anche tu>>

Sto per replicare per mandarlo a quel paese, quando lui aggiunge lasciandomi alquanto stupita

<<E comunque, anch'io avevo voglia di rivedere te>>

Non so cosa dire adesso, di certo non mi aspettavo quest'ammissione da parte sua, ora ogni traccia della sua strafottenza sembra essere sparita, ma non ho il tempo di formulare una risposta adeguata ammesso che ce ne possa essere una che vengo afferrata per un braccio e trascinata via dalla mia pazza amica, che urla con entusiasmo, anche troppo oserei dire ma conoscendola non mi stupisco più di tanto

<<Sophia, la nostra canzone, vieni a ballare>>

Mentre seguo in pista Giorgia, che dovrò ringraziare per avermi salvato da una situazione imbarazzante, mi sento ancora gli occhi di Nicolò puntati addosso. Non lo vedo per il resto della serata, chissà che fine avrà fatto, mi chiedo poi perché mai dovrebbe interessarmi, non me ne importa niente di lui mi dico, convincendomi che sia effettivamente così. Quando lo vedo però, è seduto su un divanetto e mi sembra abbastanza ubriaco, ma che cavolo ha combinato? Dovrei fregarmene e lasciarlo al suo destino, ma io non sono fatta così, per cui mi dico, al diavolo, e lo raggiungo, cercando di attirare la sua attenzione

<<Nicolò?>>

Alza il suo sguardo vacuo su di me, si ha decisamente bevuto e nemmeno poco, mi rendo conto

<<Sophia>>

<<Va tutto bene? Tu stai bene?>>

<<Sto benissimo non vedi?>>

E nel dirlo cerca di tirarsi su, fallendo miseramente e barcollando di qua e di là

<<Si lo vedo che stai proprio bene>>

Cerco di sorreggerlo per quanto mi sia possibile farlo con uno della sua stazza, mi guardo intorno in cerca dei miei due amici ma non ce n'è traccia, fantastico penso, dovrò cavarmela da sola a quanto pare, cerco di afferrarlo come meglio posso

<<Vieni ti porto fuori, hai bisogno di prendere un po' d'aria, ti farà bene>>

<<Non vengo da nessuna parte, lasciami stare>>

Rimani - Nicolò ZanioloWhere stories live. Discover now